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Lotta Continua - 8 dicembre 1976
Pannella-De Carolis (3) UNA STONATA NOTA DI SERENITA', ASPETTANDO L'INVERNO CRUENTO...
(Lotta Continua)

SOMMARIO: Il 6 dicembre '76 annuncia una nota dell'agenzia »Notizie Radicali e vistosi manifesti rossi affissi per i muri di Roma, si terrà un contraddittorio pubblico tra Massimo De Carolis, esponente della destra oltranzista democristiana e Marco Pannella. Il tema del contraddittorio è »In quale direzione stanno andando il paese e il Parlamento, in quale dovrebbero andare . Negli Stati Uniti si tratta di iniziative molto comuni, in Italia no. Tra gli articoli di commento (e dileggio): »Mesti connubi , di Lietta Tornabuoni, apparso su »Linus [testo n. 4189]; »De Rege , di Paolo Passarini, su »Il Manifesto [testo n. 4190]; »Una stonata nota di serenità aspettando l'inverno cruento , redazionale, su »Lotta Continua [4191]; »Due attori del caso italiano , di Nicola Adelfi, su »La Stampa , »I dioscuri del privilegio , di Claudio Petruccioli, su »L'Unità [testo n.4192], che è anche il commento più velenoso e astioso.

Gianfranco Spadaccia, in un articolo per »Notizie Radicali , così replica a Petruccioli: »... pretende di dare serie motivazioni ideologiche e culturali ad una campagna che è invece dettata da comprensibili interessi politici ed affidata ai riflessi della polemica di stampo stalinista

(LOTTA CONTINUA, 8 dicembre 1976)

E venuto fuori, purtroppo, nient'altro che l'insofferenza piccolo borghese nei confronti del compromesso storico, dal dibattito fra Marco Pannella e Massimo De Carolis, tenutosi a Roma lunedì per iniziativa di quest'ultimo e della sua »corrente di »Democrazia Nuova . Interlocutori e pubblico (la sala stipata di quasi un migliaio di persone, prevalentemente piccolo borghesi radicaleggianti e democristianeggianti) non hanno saputo e voluto andare al di là di questa insofferenza, che quindi non ha mai ricevuto né una connotazione di classe né tantomeno, un'alternativa politica. Un De Carolis »extra parlamentare , si direbbe, ed un Pannella invece teso a valorizzare il parlamento; un De Carolis preoccupato a non mostrarsi »visceralmente ma ragionevolmente anticomunista, ed un Pannella tutto orientato a rivendicare la propria collocazione al fianco della sinistra »storica , ma a favore dell'»alternativa di sinistra .

Il contraddittorio fra i due personaggi presentati dai mezzi di informazione come i due »controcorrente , l'uno a destra, l'altro a sinistra, è rimasto molto al di sotto delle aspettative del numeroso pubblico, per quanto riguarda lo »show , e politicamente tale da far arrabbiare, non casualmente, molti dei radicali presenti: perché ne è venuto fuori un De Carolis accreditato proprio da Marco Pannella come una specie di simpatico Don Chisciotte nella DC, in fondo innocuo, tanto da sentirsi dire da Pannella che »se tutti i democristiani fossero così, non ci sarebbe male .

Lo sforzo comune era quello di vagheggiare una destra ed una sinistra, rispettivamente, pulita, portatrice di valori propri (magari discutibili, ma pur sempre valori; da qui gli apprezzamenti di Pannella a certe »destre serie del tipo dei repubblicani americani di una volta), non conformista nei confronti dell'effetto cloroformizzante del grande abbraccio

nell'arco costituzionale, compromesso storico o come altrimenti dir si voglia. Permettere a De Carolis di far finta di non sapere niente della strage di stato, dargli credito come alternativa pulita ai dorotei (magari perché »battagliero e senza peli sulla lingua), non ci sembra un'operazione di grande acume politico, anche se alcune constatazioni fatte nel dibattito contro la politica suicida del PCI anche sul terreno semplicemente democratico e antifascista sono senz'altro condivisibili. De Carolis, di contro, ha ringraziato di tanta cortesia e comprensione, accettando di ammettere alcuni »vizi nella DC, esprimendo simpatia per alcune battaglie »minoritarie dei radicali e ricordando che in fin dei conti si tratta di punzecchiature, di una piccola forza di sinistra, che a sua volta avrebbe tutto da temere da un governo egemonizzato dal PCI.

Nei riguardi di un simile »confronto di posizioni è, in realtà, facile per il PCI parlare di »anticomunismo come denominatore comune che unirebbe Pannella e De Carolis, per continuare poi a distorcere il (reale) pericolo reazionario rappresentato da De Carolis in modo tale da legittimare ogni comprensione verso »I'altra DC , quella di Zaccagnini, di Moro, di Andreotti; d'altra parte è quasi sembrato che di fronte ai »cadaveri eccellenti della DC, a Marco Pannella bastasse un po' di vivacità battagliera per accreditare De Carolis, in senso reazionario, della medesima DC che ha fatto maturare, imperversare ed imputridire, appunto, quei »cadaveri .

Della situazione e della lotta di classe non se n'è parlato, né erano presenti i suoi protagonisti: forse per questo il dibattito poteva essere considerato, come disse Pannella concludendo, »come una nota di serenità , prima che inizi l'inverno cruento preannunciato da De Carolis.

 
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