di Lietta TornabuoniSOMMARIO: Il 6 dicembre '76 annuncia una nota dell'agenzia »Notizie Radicali e vistosi manifesti rossi affissi per i muri di Roma, si terrà un contraddittorio pubblico tra Massimo De Carolis, esponente della destra oltranzista democristiana e Marco Pannella. Il tema del contraddittorio è »In quale direzione stanno andando il paese e il Parlamento, in quale dovrebbero andare . Negli Stati Uniti si tratta di iniziative molto comuni, in Italia no. Tra gli articoli di commento (e dileggio): »Mesti connubi , di Lietta Tornabuoni, apparso su »Linus [testo n. 4189]; »De Rege , di Paolo Passarini, su »Il Manifesto [testo n. 4190]; »Una stonata nota di serenità aspettando l'inverno cruento , redazionale, su »Lotta Continua [4191]; »Due attori del caso italiano , di Nicola Adelfi, su »La Stampa , »I dioscuri del privilegio , di Claudio Petruccioli, su »L'Unità [testo n.4192], che è anche il commento più velenoso e astioso.
Gianfranco Spadaccia, in un articolo per »Notizie Radicali , così replica a Petruccioli: »... pretende di dare serie motivazioni ideologiche e culturali ad una campagna che è invece dettata da comprensibili interessi politici ed affidata ai riflessi della polemica di stampo stalinista
(LINUS, dicembre 1976)
M. Pannella e M. De Carolis si sono prodotti insieme a Roma in un numero di varietà prepolitica intitolato »Pubblico dibattito contraddittorio . Dibattito, niente: rispettosi, complimentosi, amichevoli, narcisisti. Contraddittorii, solo loro. Pannella (col tremolo e la chioma bianca da padre nobile, con doppio mento e »fe e liii ci tààà! da antica soubrette) è radicale, libertario, s'è battuto per il divorzio e la legalizzazione dell'aborto, per i diritti degli obiettori di coscienza e la difesa dei drogati, a favore dei carcerati e degli omosessuali: e cerca rilancio presso un partito che di lui non ne può più. De Carolis (piccolo, magro, gobbino, perenne sorriso meccanico, capelli scolpiti e faccia da kommandatur) è un democristiano montanelliano di destra, odia i »diversi , adora i ricchi chiamandoli »tecnocrati , fa il moderno, vo' ffà l'americano: e cerca alleanze (persino da »Re Nudo è andato a bussare) per acquistare un peso politico da sfruttare nella Democrazia cristiana, dove non lo fila nessuno.
A unirli sono le contraddizioni dell'anticomunismo. Pannella dice che per trent'anni i comunisti sono stati complici dei governi democristiani in un'omertà »che ci ha minchionato tutti quanti , dice che Berlinguer ci porterà al golpe. Ma guai a chiamarlo anticomunista. Attacca a piangere e sospirar: i compagni non mi vogliono più bene, ma perché ce l'hanno con me, ma cosa t'ho fatto, Petruccioli, che mi tratti così male sull'»Unità ? De Carolis parla soltanto per dire che i comunisti hanno la coda, il piede biforcuto e la sete di sangue, ma sempre premettendo: »questo non è anticomunismo viscerale , »non lo dico per anticomunismo viscerale , »non sono un anticomunista viscerale , »Dio mi guardi dall'anticomunismo viscerale . Viscerali e anticomunisti, eccoli lì a stringersi la mano.