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Pannella Marco - 11 marzo 1977
Il "sacco" del Quirinale
Marco Pannella

SOMMARIO: E' scoppiato, sulla base di documenti resi pubblici negli Usa, lo scandalo delle tangenti pagate dalla Lockheed per l'acquisto da parte dell'areonautica militare italiana degli aerei da trasporto C-130 Hercules. Marco Pannella precisa le sue accuse nei confronti della Commissione Inquirente e del Presidente della repubblica Giovanni Leone: la denuncia è rivolta nei confronti di quell'associazione a delinquere che ha come elemento centrale i fratelli D'Ovidio Lefebvre, cui viene unanimemente riconosciuta la protezione politica di Leone.

(Notizie Radicali Marzo 1977 da " Marco Pannella - Scritti e discorsi - 1959-1980", editrice Gammalibri, gennaio 1982)

La stampa italiana continua a sostenere che il gruppo dei deputati radicali afferma che il Presidente Leone è colpevole di una serie di reati e che chiede all'Inquirente di contestarglieli.

Ciò è quanto meno inesatto. Se c'è polemica diretta da parte nostra, questa è contro l'Inquirente. Abbiamo affermato e ormai documentato che l'Inquirente ha deliberatamente omesso di vedere e di giudicare quel che aveva sotto gli occhi: cioè una gigantesca associazione a delinquere ai danni della difesa e dell'indipendenza, oltre che della onestà, dello Stato; oltre a molti altri obiettivi criminosi. Abbiamo affermato e sostenuto che al centro di questa associazione a delinquere e dell'unico disegno criminoso, cresciuto e realizzato nell'arco di oltre dieci anni, sono i fratelli D'Ovidio Lefebvre, cui finora unanimemente viene riconosciuta una sola, preminente amicizia e protezione politica: quella dell'avv. sen. Presidente Giovanni Leone. Abbiamo rilevato e documentato che nei confronti dei fratelli D'Ovidio Lefebvre v'è stata una indubbia omissione di indagine, in particolare nella vicenda Lockheed, ma non solamente in questa.

Sulla base di informazioni rivelatesi oggi assolutamente esatte, abbiamo reso noto ieri un nuovo documento dell'Inquirente. Diciamo assolutamente esatto: c'è l'assegno dei cinquanta milioni, c'è la firma di Antonio Lefebvre, c'è il destinatario Monsignor Prignon, c'è la data del maggio 1972, sono esatte le qualifiche dello stesso Monsignore. Sulla base di queste informazioni e di un'altra rivelatasi inesatta, Notizie Radicali ha ieri, al condizionale, in forma dubitativa, avanzata l'ipotesi di rapporti diretti fra Monsignor Prignon e il Presidente Leone.

Dalle smentite del Vaticano e del Quirinale il documento acquista a questo punto maggiore pertinenza con le nostre critiche e sollecitazioni nei confronti dell'Inquirente.

Diviene di maggiore gravità. I D'Ovidio Lefebvre appaiono dunque ora chiaramente legati anche a quegli interessi vaticani che sono alla base del "sacco di Roma". Lasciamo dunque, e per ora, pur cadere la strana coincidenza per cui, pochi mesi dopo l'installazione del Presidente Leone al Quirinale, il suo amico abituale, socio e commensale Antonio D'Ovidio Lefebvre, si occupa di una torbida operazione finanziaria e immobiliare proprio a pochi metri dai suoi appartamenti. Per ora non ci interessa e non appare rilevante.

Ma era solamente immaginabile e ora appare probabile che l'azione, l'associazione a delinquere della quale nessuno ormai vorrà negare l'esistenza e le caratteristiche, trovano ben presto i naturali alleati in quella finanza vaticana che dai Monsignor Marcinkus ai Virgillito e ai Sindona, ad altri rivelantissimi istituti bancari e finanziari italiani e internazionali, costituiscono un tumore della finanza italiana, anch'essa, come la città di Roma, sottoposta al sacco sistematico dei rapinatori capitalistici e pseudo cattolici e clericali, indissolubilmente alleati.

La smentita vaticana è una conferma, nervosa e pericolosa per chi l'ha fornita, del perché l'organo di stampa di quello Stato non ha esitato negli ultimi tempi a interferire pesantemente anche nell'affare Lockheed, a difesa degli imputati e degli imputandi.

Dopo questa smentita è possibile e doveroso, per quanto ci riguarda, confermare la nostra indicazione all'Inquirente, e nel frattempo, per verifica e competenza, passare questo documento all'attenzione del magistrato ordinario, per frode fiscale e violazione delle leggi urbanistiche. Nulla di più naturale che in una vicenda, del genere, caratterizzata da molti concorsi in reato, vi siano in questa fase anche concorsi di indagine.

 
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