di Adelaide AgliettaSOMMARIO: La critica al Pci che contrappone alla riforma e smilitarizzazione del Corpo degli agenti di custodia proposta dai deputati radicali alcune misure urgenti su specifici problemi.
(NOTIZIE RADICALI N. 85, 31 marzo 1977)
"L'atteggiamento assunto dal gruppo comunista della Camera è estremamente grave. Non tanto per la decisione di accogliere le dimissioni della nostra Emma Bonino, che certo è legittima, quanto per il modo con il quale questa decisione è giustificata è motivata che fa assumere al gruppo comunista il ruolo di gendarme degli attuali squilibri parlamentari e di un modo anomalo e paralizzante di cogestire l'istituzione parlamentare e i rapporti fra Parlamento ed esecutivo.
Devo in particolare respingere le accuse che ci sono state rivolte dall'on. Coccia di avanzare pretese non realistiche e in pratica massimaliste, quasi che una richiesta di riforma riguardante dieci o quindicimila persone, ritenuta necessaria e urgente da due deliberazioni parlamentari, possa essere considerata un problema insormontabile. Mi chiedo quanti decenni dovremo attendere, con questi criteri, la riforma pensionistica che riguarda tutte le categorie e milioni di persone.
Sulla base di questi criteri, neppure minimalistici ma semplicemente rinunciatari, l'on. Coccia contrappone alla riforma carceraria una serie di misure urgenti, nessuna delle quali ha la possibilità, senza riforma, di essere attuata: chiedere di riportare negli istituti penitenziari i duemila agenti distaccati è in linea di principio giusto, ma in pratica l'on. Coccia sa quanto noi che le amministrazioni che si avvalgono della loro opera (ministero, procure, tribunali) resisteranno perché mancano di altro personale.
Quanto all'assicurare turni, l'on. Coccia dovrebbe spiegare come è possibile farlo senza riportare l'organico degli agenti di custodia a livelli normali, e come questo è possibile senza riforma. Si tratta quindi in realtà di argomenti pretestuosi. Ma se questa è la strada prescelta quello che ci limitiamo a chiedere è che qui provvedimenti Bonifacio-Coccia, almeno su questi, si fissino tempi di attuazione impegnativi per il Governo e il Parlamento. A questo e solo a questo si riduce il nostro preteso massimalismo".