SOMMARIO: I corsivi pubblicati dal quotidiano del Partito Comunista Italiano "L'UNITA'" dal 1966 al 1978 ("il pugno o la rosa", a cura di Valter Vecellio, Bertani editore, 1979)
(L'UNITA', 23-6-1977)
Cosa possono fare i compagni e gli elettori del PCI preoccupati di conferire al partito "un minimo di forza di contrattazione reale" nei confronti della DC per ottenere "qualche riforma democratica"? Praticamente niente se la provvidenza non avesse inviato loro Marco Pannella che ha tirato fuori dal cilindro la soluzione per raddrizzare il disastroso "bilancio dell'attività ufficiale del vertice del PCI" ed evitare la "sconfitta storica" che si sta profilando: la campagna per gli otto referendum. Di qui l'appello specifico e con tanto di firma in calce che l'esponente radicale lanciava ieri da una vistosissima inserzione pubblicitaria a pagamento sul "Corriere della Sera", appello a non negare "una firma", unica arma della quale disporrebbe ormai il movimento operaio e democratico.
Per l'impudenza e la cialtroneria di questo individuo si sono probabilmente esauriti tutti gli aggettivi. Dopo avere ricercato il confronto con Almirante offrendogli la possibilità di uscire da quel ghetto nel quale lo ha confinato la coscienza di tutto il popolo italiano con lo scopo dichiarato di chiedere anche a lui e ai suoi seguaci le firme per i referendum, costui osa rivolgersi ai militanti e agli elettori del PCI presentandosi come l'ultimo argine di una democrazia moribonda. Non ci sembra il caso di sprecare parole di condanna. La moralità e la coerenza politica del Pannella risalta con assoluta evidenza dal modo come pensa di poter rivolgersi un giorno ad Almirante e un giorno ai comunisti. Questa volta, forse al commiserazione supera lo sdegno.