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Notizie Radicali - 8 novembre 1977
Finanziamento pubblico (1)

SOMMARIO: CONFERENZA STAMPA AGLIETTA, VIGEVANO, SPADACCIA - ADELAIDE AGLIETTA: "NOI RIVOLGIAMO UN APPELLO A TUTTI I PARTITI E ALLE LORO BASI PERCHE' I FONDI DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO SPETTANTI AGLI ALTRI PARTITI SIANO DEVOLUTI AI RISPETTIVI GRUPPI PARLAMENTARI PERCHE' LI UTILIZZINO, PER FINI DI INTERESSE GENERALE E PER FINANZIARE LE LORO ATTIVITA' E LE LORO FUNZIONI LEGISLATIVE, DI INDIRIZZO E CONTROLLO ANZICHE' LE ORGANIZZAZIONI E LE BUROCRAZIE DI PARTITO".

I FONDI "VENUTI DAL REGIME PER PER CREARE CONTRADDIZIONI NEL NOSTRO PARTITO, COME LI HA GIA' CREATI IN TUTTI GLI ALTRI, LI ABBIAMO AFFIDATI AL GRUPPO PERCHE' LA LORO UTILIZZAZIONE DIVENTI INVECE UN FATTORE DI CONTRADDIZIONE PER IL REGIME E PER LE ISTITUZIONI".

(NOTIZIE RADICALI N. 260, 8 novembre 1977)

Roma, 8 novembre 1977 (N.R.) - Si è tenuta stamani, presso la sede del Partito Radicale a via di Torre Argentina 18 una conferenza stampa di "Adelaide Aglietta, Gianfranco Spadaccia e Paolo Vigevano", rispettivamente Segretaria Nazionale, Presidente del Consiglio Federativo, Tesoriere Nazionale.

Scopo della conferenza stampa era illustrare i risultati del Consiglio Federativo ultimo, tenuto sabato e domenica e fornire alcune precisazioni alla stampa, che volutamente ha mistificato e falsato circa la "presunta" occupazione da parte di alcuni aderenti al PR, della sede nazionale.

"Pubblichiamo il testo completo dell'intervento di Adelaide Aglietta alla conferenza stampa":

"Rivolgiamo innanzi tutto un ringraziamento ai 2981 compagni che hanno partecipato al Congresso di Bologna e agli oltre 1000 iscritti su 4000 che ne hanno fatto un congresso più rappresentativo, più ricco di dibattito e di partecipazione della storia del Partito Radicale. Ringraziamo anche la stampa, ed anche, in primo luogo la stampa avversaria che dando ampio spazio alle opposizioni e alle contestazioni ha sottolineato la democraticità, l'apertura, la disciplina libertaria, del dibattito e del congresso e ha dato maggior rilievo all'ampiezza, alla forza e in definitiva all'unitarietà, nonostante i dissensi e le diversità di posizione delle votazioni e delle deliberazioni conclusive del congresso. Rivendico con orgoglio il fatto che in questo congresso come nei precedenti, un ex radicale, ora avversario dichiarato del partito, abbia potuto parlare godendo degli stessi diritti e dello stesso tempo per intervenire che erano riconosciuti a qualsiasi altro congressista e allo stesso Presidente del Consiglio Fed

erativo. A chi pretende di accusare il Partito Radicale di scarsa democrazia interna chiediamo in quale altro partito dello schieramento politico, di destra, di centro e di sinistra, parlamentare o extraparlamentare, questo sarebbe stato o sarebbe possibile".

"Libertarismo, nonviolenza, tolleranza non significano tuttavia remissività o rinuncia a far valere delle forme e nei modi consentiti dalla legge il diritto di tutelare il partito e i suoi organi dirigenti dalle calunnie di cui sono stati, sono o possono essere oggetto. Questi diritti li faremo valere già nei prossimi giorni con estrema determinazione e con la ferma volontà di difendere il partito e i radicali tutti da una campagna di denigrazione che è lecita fin quando si mantiene nei limiti dell'opposizione politica ed è illecita quando si basa sulla calunnia e sul falso".

"Per quanto riguarda la mozione politica generale, siamo già al lavoro per la sua attuazione. Ieri si è riunita la segreteria per mettere a punto la strategia di difesa dei referendum e le prime iniziative che saranno rese note nei prossimi giorni. Esprimo la ferma protesta dei radicali per la chiusura delle sedi di "Autonomia Operaia"; le leggi speciali varate con l'accordo a sei cominciano a produrre i loro effetti. Ancora una volta è il nostro antifascismo libertario e non l'antifascismo ufficiale che dimostra di avere ragione: la campagna per la chiusura dei covi fascisti alla quale noi siamo stati gli unici ad essere contrari, si è risolta con la chiusura di sedi di estrema sinistra. E' una politica stupida e suicida che rischia di spingere irreversibilmente sulla strada della clandestinità, della criminalizzazione, dell'illegalità e del terrorismo organizzazioni e giovani che potrebbero altrimenti dare un grande contributo alla lotta democratica nel Paese. Contro questa politica e queste leggi speciali

i referendum contro il Codice Rocco e la legge Reale sono gli unici strumenti costituzionali di cui disponga, oggi, l'opinione e il Paese. Ringrazio "Lotta Continua" e il gruppo parlamentare radicale, per le iniziative che insieme al nostro partito stanno conducendo sui fatti del 12 maggio che si conclusero con la morte di "Giorgina Masi". Ogni giorno che passa, ad ogni prova documentaria che si aggiunge, dimostra da che parte sta la verità e da che parte sta la responsabilità di quegli incidenti e di quell'assassinio. Confermo qui che per i radicali quel processo sarà fatto e non sarà facile insabbiarlo. Non ci dimenticheremo di "Giorgina Masi" e faremo in modo che non se ne possano dimenticare il regime e tutti coloro che allora ci denigrarono sostenendo la tesi e la responsabilità di "Cossiga".

"Per quanto riguarda il finanziamento pubblico, ho letto su un giornale che la distinzione fra partito e gruppo parlamentare è una distinzione gesuitica. Lo è forse per gli altri partiti, non lo è per il Partito Radicale, per il quale i deputati radicali, secondo la Costituzione e secondo lo statuto, sono rappresentanti del popolo non soggetti a disciplina di partito".

"Ma se davvero la distinzione fra partito e gruppo parlamentare, se la distinzione fra utilizzazione a fini di partito e a fini non di partito è così irrilevante "noi rivolgiamo un appello a tutti i partiti e alle loro basi, perché i fondi del finanziamento pubblico spettanti agli altri partiti siano devoluti ai rispettivi gruppi parlamentari perché li utilizzino, per fini di interesse generale e per finanziare le loro attività e le loro funzioni legislative, di indirizzo e di controllo anziché le organizzazioni burocratiche di partito". Non è un appello provocatorio, è una proposta formale che potrebbe creare le premesse per risollevare il problema del finanziamento pubblico, sul quale è pendente la nostra richiesta di referendum abrogativo, contro una legge che non ha moralizzato la vita pubblica come dimostrano i recenti casi del Friuli e dei traghetti d'oro, per citare solo i più clamorosi, che ha avuto effetti perniciosi nella vita interna dei partiti rafforzando le oligarchie centrali e di vertici e pr

oducendo conseguenze come le scissioni di DP e del MSI-DN e la recente vertenza giudiziaria del PSDI".

"Ringraziamo anche tutti quei compagni, quelli in buona fede non meno di quelli, molto pochi, che hanno scelto da tempo di essere lo strumento interno degli attacchi che vengono rivolti dall'esterno al Partito Radicale, che con le manifestazioni di questi giorni hanno richiamato l'attenzione della stampa e dell'opinione pubblica sulle deliberazioni che abbiamo preso sul finanziamento pubblico. Abbiamo bisogno dei riflettori della stampa e dell'attenzione dell'opinione pubblica. Ne ha bisogno anche il gruppo parlamentare radicale. Per qualche giorno questi episodi possono servire a giornali come "Repubblica, Paese Sera, Messaggero e Unità" per gettare ombre di sospetto sul partito e sul gruppo. Ma presto non potrà che risaltarne la limpidità e la correttezza delle nostre decisioni e della utilizzazione che sulla base delle indicazioni congressuali il gruppo farà del finanziamento pubblico. Per quanto mi riguarda non ho che da confermare quanto ho già detto: ritengo estremamente positivo che il partito dell'au

togestione e dell'autofinanziamento si sia liberato delle responsabilità di questi fondi che costituivano un permanente fattore di inquinamento. "Venuti dal regime per creare contraddizioni nel nostro partito, come li ha già creati in tutti gli altri, li abbiamo affidati al gruppo perché la loro utilizzazione diventi invece un fattore di contraddizioni per il regime e per le istituzioni". Aspettiamo ora che i compagni che hanno fatto manifestazioni di vario genere all'indirizzo degli organi del partito e del gruppo parlamentare, e le basi degli altri partiti, intraprendano iniziative analoghe nei confronti di questi partiti e dell'uso che essi fanno dei fondi del finanziamento pubblico".

 
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