SOMMARIO: INTERVENTO GIANFRANCO SPADACCIA - "CHI SI OPPONE ALLA SOLUZIONE CHE IL CONGRESSO HA APPROVATO E CHE IL CONSIGLIO FEDERATIVO HA CONFERMATO A MAGGIORANZA QUALIFICATA SUPERIORE DEI DUE TERZI PREVISTI DALLO STATUTO, IN REALTA' SI BATTE PER UNA UTILIZZAZIONE DIRETTA DI QUESTI FONDI DA PARTE DEL PARTITO E A FINI DI PARTITO".
(NOTIZIE RADICALI N. 260, 8 novembre 1977)
Roma, 8 novembre 1977 (N.R.) - "Sempre a proposito della conferenza stampa di stamani riportiamo una dichiarazione di Gianfranco Spadaccia, Presidente riconfermato del Consiglio Federativo".
"Il Consiglio Federativo si è svolto nella pienezza delle sue funzioni e della sua rappresentatività, ed ha assolto, con le deliberazioni di sabato e di domenica ad adempimenti post-congressuali previsti dallo statuto. Il dibattito, che c'è stato, ed è stato ampio, è stato integralmente trasmesso da "Radio Radicale" ed ogni radicale ha potuto ascoltarlo. Sul finanziamento pubblico il dibattito è in atto nel partito dal congresso straordinario di Roma del luglio 1976. Quelle del congresso di Bologna e del consiglio federativo sono soltanto logiche conclusioni di un dibattito che ha investito due congressi ordinari e due congressi straordinari dai quali erano emerse le seguenti posizioni di principio:
1) Non utilizzazione fino a quando non fosse innescato il meccanismo del referendum abrogativo della legge sul finanziamento pubblico.
2) Non utilizzazione a fini di partito.
Chi si oppone alla soluzione che il congresso ha approvato e che il Consiglio Federativo ha confermato a maggioranza qualificata superiore ai due terzi previsti dallo Statuto, in realtà si batte per una utilizzazione diretta di questi fondi da parte del partito e a fini di partito.
La decisione del consiglio federativo ha consentito all'organismo deliberativo del partito di prendere subito all'esame del bilancio preventivo per le spese ordinarie per il 1978 e per il ripianamento del deficit che sarà sostenuto, come il congresso ha deciso, dal Partito Radicale e dai suoi militanti iscritti. Il consiglio ha potuto inoltre già gettare le basi dell'impegnativo lavoro che gli è stato affidato dal Congresso. Dopo un ampio dibattito sono state gettate le basi della costituzione di commissioni per la preparazione di un convegno teorico sul partito, e su liberazione della donna, liberazione sessuale e nonviolenza. Su queste tre scadenze sono stati incaricati di portare proposte alla prossima riunione i compagni "Pergameno" e "Panebianco" (convegno teorico), "Bandinelli" (congresso straordinario), "Laura Fossetti" (convegno liberazione e nonviolenza). E' stata inoltre costituita una commissione generale composta da questi compagni, dal Presidente del Consiglio Federativo e dai compagni "Stanzani
e Corleone" (al quale ultimo è stata affidata la presidenza di una commissione per l'esame degli statuti regionali).
Il Consiglio Federativo ha inoltre costituito una commissione per l'esame delle mozioni particolari, demandate dal congresso, la cui presidenza è stata affidata al compagno "Taschera". Il consiglio federativo ha inoltre nominato una segreteria composta dai compagni "De Merulis", "Filippini" e "Giorgio Spadaccia".