SOMMARIO: I corsivi pubblicati dal quotidiano del Partito Comunista Italiano "L'UNITA'" dal 1966 al 1978 ("il pugno o la rosa", a cura di Valter Vecellio, Bertani editore, 1979)
(L'UNITA', 15-12-1977)
Quanti per vent'anni si son battuti perché la riforma sanitaria diventasse finalmente una realtà sanno dall'altra sera di avere un altro nemico: l'avventurismo dei radicali. Costoro avevano tentato, poche ore prima che cominciasse l'esame della legge, di bloccare il dibattito proponendo una sospensiva e - addirittura - un'eccezione di incostituzionalità.
Per quale ragione? In parole povere, siccome la riforma sanitaria incide profondamente anche nella vecchia legislazione manicomiale (oggetto, questa, di una delle proposte di referendum dei radicali), il Parlamento avrebbe dovuto astenersi dal legiferare almeno sino a quando il referendum non si fosse svolto. E', questo, uno stravolgimento dello stesso istituto referendario inteso (come del resto hanno rilevato in aula, prima che le pretese radicali fossero respinte all'unanimità, non solo i comunisti ma anche dc e liberali) come arma "contro" il Parlamento, usata a fini di parte e contro gli stessi scopi che si proclama di voler perseguire: in questo caso la fine appunto delle vecchie norme sui manicomi. Un episodio di più, questo che testimonia dei pericolosi approdi di un uso irresponsabile di uno strumento costituzionale.