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Ciuffini Sabina, Pannella Marco - 21 dicembre 1977
MARCO PANNELLA: SONO POVERO MA BELLO
di Sabina Ciuffini

SOMMARIO: Incontro buffo tra Sabina e il battagliero leader radicale. Pannella si dichiara pieno di debiti e inventa ricette per mangiare con pochi soldi. La bellezza (oltre che da Sabina) gli è riconosciuta dalla ragazza che vive con lui in una specie di soffitta.

(TV SORRISI E CANZONI, 21 dicembre 1977)

L'onorevole Pannella assomiglia a Diabolik. Provate ad immaginarvelo e mi darete ragione: ecco i famosi occhi azzurri, le sopracciglia sataniche, l'imprevedibile calzamaglia nera (del resto è l'unico uomo politico italiano che ha il fisico per portarla).

Ironia a parte, la mezza giornata trascorsa con lui è più illuminante di qualunque intervista: la gente gli vuole bene, i commessi della Camera lo adorano, la fioraia e il lattaio lo coccolano, pacifiche casalinghe e insospettabili impiegati lo fermano per strada congratulandosi per questo e per quello. Incontriamo anche un avversario politico che gliene dice di tutti i colori e conclude arrabbiatissimo: "E mettiti il cappotto, una buona volta, che fa un freddo cane!".

"Onorevole Pannella, che cosa è cambiato nella sua vita dopo le elezioni?"

"Faccio esattamente quello che facevo prima, solo che adesso lavoro di più e ho un sacco di debiti".

"Debiti?"

"Proprio così. Io non ho mai avuto molte esigenze. Quando ho le mie sigarette e qualche cosa da mangiare sono a posto, quindi ho sempre speso pochissimo; adesso invece, fra aerei e taxi per arrivare in fretta nei posti, spendo un sacco di soldi".

"Da ragazzo aveva difficoltà economiche?"

"Sono di famiglia borghese e benestante, mi hanno pagato gli studi e non mi hanno fatto mancare niente. Non posso vantare un passato proletario".

"Lei è giornalista, ma negli ultimi tempi ha polemizzato molto con la stampa..."

"Io mi difendo. Il partito radicale è un piccolo partito che fa molta paura. Noi non rispettiamo le regole non scritte di omertà e complicità politica che vigono fra i partiti, non avalliamo ingiustizie e soprusi in nome di alleanze decise al vertice, siamo contrati ai vertici".

"Onorevole Pannella..."

"Smettila di chiamarmi onorevole, per favore".

"Chi ti fa più paura, in questo momento, Andreotti o Berlinguer?"

"Non metterei mai un compagno comunista sullo stesso piano di un democristiano e spero di non doverlo fare mai malgrado tutti gli sforzi di Berlinguer. Faccio delle differenze anche fra democristiano e democristiano: Moro, ad esempio, è il concentrato di tutto ciò che disprezzo nella politica italiana degli ultimi 30 anni... Andreotti è un'altra cosa. Resta comunque il fatto che dietro alla DC c'è una chiesa e dietro al PCI... anche".

"In che senso?"

"Sto parlando della chiesa cattolica e della "chiesa" marxista: mi fanno paura. Il moralismo, il dogma indiscutibile, è la radice di tutti i mali politici e sociali".

"Sei fidanzato?"

L'onorevole ride in modo indecoroso, si diverte un mondo... "Fidanzato?' E che parola è? Cosa intendi, con l'anello e tutto il resto?...".

"Voglio sapere se hai la ragazza."

"E perché dovrebbe essere una ragazza? Lo sai che io aderisco al FUORI, il fronte degli omosessuali".

"E' un ragazzo allora?" Domando con un filo di voce.

"Adesso vedrai...".

Sono invitata a pranzo da Pannella, mi ha comprato un ramo di eucaliptus, dopo lunghe trattative con la fioraia, e mi precede lungo un'interminabile scala, in cima alla quale, dietro una fila di bombole vuote, c'è una porta un po' sbilenca e una casa incredibile.

Non c'è l'ascensore, non c'è il telefono, non c'è il riscaldamento, in compenso c'è una bella ragazza bruna, e io sospiro di sollievo. Pannella fa degli strepitosi spaghetti al burro: "Ti svelo un segreto per le tue lettrici. Per fare dei buoni spaghetti al burro è importantissimo sciogliere il formaggio (tanto) in una padella a parte, scolare gli spaghetti al dente e mantecarli". Apparecchia con degli orribili bicchieri gialli, ex contenitori di Nutella, e scava nel frigorifero alla ricerca di un improbabile secondo piatto.

"Sei geloso?"

"No, non sono geloso o, almeno, cerco di non esserlo" (nel frattempo ho saputo che sta da quattro anni con la sua ragazza).

"Ci sono dei problemi nella convivenza?"

"Io non convivo, "vivo con", il che è molto diverso. Certo, le difficoltà ci sono. Viene sempre il momento in cui anche il rapporto più intenso mostra la corda e cede alla noia, allora bisogna avere il coraggio di trasformarlo in qualche cosa di diverso per non farlo morire".

"Hai paura, in questo periodo di violenza, che qualcuno se la prenda anche con te?"

"Sono proprio i portatori di violenza quelli che hanno paura. Più si è deboli e soli, più si è violenti".

"Ma girando di sera in queste strade buie..."

"La notte non mi fa paura, è bella. Guardo le stelle".

"Ti piace mangiare?"

"Moltissimo!". Mi guarda e ride: "Mi chiedevo proprio quando saresti arrivata a chiedermi dello sciopero della fame".

"E' stato un grosso sacrificio?"

"No, è stata una scelta, sono contrario ai sacrifici. Ho un fisico robusto, solo l'ultima volta me la sono vista brutta".

"Che regalo vorresti dal bambino Gesù?"

"Voglio arrivare ai referendum, ma non mi aspetto molto aiuto da Gesù. Soprattutto non mi aspetto regali".

"Ti accusano di essere troppo tollerante, di accettare perfino i fascisti..."

"La tolleranza è la mia prima regola di vita e la seconda è di ricordare sempre che ciò che è diverso non è necessariamente perverso".

Dice queste cose, un tantino solenni, trafficando in cucina con grande competenza.

Prima di uscire portiamo la stufetta a Mirella: è laureanda in medicina, ha 26 anni, dei begli occhi scuri e un golfone enorme dentro il quale sparisce. "Il nostro è stato il classico amore contrastato, adesso con la famiglia di lei ci vogliamo bene, ma i primi tempi ero considerato un depravato seduttore di bambine", commenta l'onorevole.

Mirella scuote la testa e ride. "Ma che seduttore! E' l'ultimo dei romantici".

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L'UOMO DEI REFERENDUM

Considerato (con una punta di cattiveria) lo showman della politica italiana, Marco Pannella è, al di là delle facili apparenze, uno dei difensori più tenaci dei cosiddetti diritti civili. Laureato in giurisprudenza, giornalista professionista, non gli mancano le armi per la polemica. Oratore instancabile e trascinante, già oltre dieci anni fa si segnalava per le arringhe contro il potere della Chiesa. I suoi digiuni e le sue iniziative clamorose gli hanno procurato grande popolarità ma anche oltre 150 denunce e moltissimi processi. A Pannella si deve la battaglia (a fianco del socialista Loris Fortuna) per la vittoria del referendum sul divorzio. Sempre a lui (anzi, questa volta, soprattutto a lui) si deve l'altra battaglia (bloccata, poi, da una legge nuova) per il referendum sull'aborto. L'ultima bomba è quella degli otto referendum abrogativi del Concordato, del codice militare di pace, dell'ordinamento giudiziario militare, della Commissione Inquirente, delle norme repressive del codice penale (Codice R

occo), del finanziamento pubblico dei partiti, della legge Reale sull'ordine pubblico, della legge sui manicomi giudiziari. La bomba, ormai, sta per scoppiare perché la Corte di Cassazione ha ratificato la validità delle firme raccolte. Il 17 gennaio del '78 la Corte Costituzionale dovrà decidere definitivamente se andremo a votare per gli otto referendum.

 
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