SOMMARIO: I corsivi pubblicati dal quotidiano "PAESE SERA" dal 1976 al 1978 ("il pugno o la rosa", a cura di Valter Vecellio, Bertani editore, 1979)
("PAESE SERA", 12-1-1978)
I radicali, che hanno una inclinazione irresistibile alla denuncia (all'autorità competente, sia chiaro), minacciano un ricorso contro "Paese Sera", definito "falso e denigratorio" per avere scritto così: "Il PR ha dichiarato varie volte che chi parla di modifica delle leggi o dei meccanismi referendari è solo uno che cerca, come si dice, escamotage". Se valesse la pena polemizzare, si potrebbe citare l'onorevole Marco Pannella ("Lotta Continua", 7 gennaio): "Non c'è più tempo di legiferare democraticamente; non c'è che da fare, e vincere i referendum o rapinarli o assassinando la Costituzione".
Ancora Pannella ("Notizie Radicali", 2 gennaio): "Sia chiaro fin d'ora che la nostra risposta a tentativi di imposizione di leggi truffaldine, con procedure da guerra lampo rommelliana, anche se guidata dal vertice parlamentare del Pci, della Dc, con la connivenza del Psi e degli altri clienti dell'esarchia, sarebbe durissima". Si potrebbe aggiungere "Notizie radicali" del 31 dicembre: "I partiti intensificano gli sforzi e ricercano accordi e compromessi di vertice per sottrarre al paese con vere e proprie truffe legislative il diritto costituzionale a pronunciarsi con il voto su problemi e leggi oggetto di referendum".
Comunque, questi radicali stiano tranquilli, non risponderemo con una contro-denuncia per falso. Ci limitiamo a segnalare ancora una volta la facilità sospetta con cui ricorrono all'arma del terrorismo burocratico, anzi "legalitario". Le occasioni per usarla sono quasi a portata di mano: basta che qualcuno li contraddica.