replica di Aligi TascheraSOMMARIO: Gli atti del convegno sullo statuto e sull'esperienza del Parito radicale che si è svolto a Roma all'Hotel Parco dei Principi nei giorni 5, 6 e 7 aprile 1978.
("L'ANTAGONISTA RADICALE" - La teoria e la prassi del partito nuovo, socialista e libertario; e lo statuto e l'esperienza del PR nella società e nelle istituzioni - Convegno del consiglio federativo del Partito Radicale - Roma, aprile 1978)
Aligi Taschera (Replica) *
Sarò brevissimo. Volevo dare un chiarimento non tanto a Vattimo, al quale avevo detto all'inizio del mio intervento di ieri che non mi interessa essere capito, quanto a Sergino Stanzani (che credo invece di riuscire a capire e dal quale mi interessa essere capito), il quale essendo ingegnere e non filosofo mi sembra che ha capito abbastanza bene uno dei noccioli della questione; quindi volevo precisargli: Sergino ha fatto notare come la differenza tra ideologia e teoria sia nel fatto che le teorie sono, diciamo così, verificabili e falsificabili cioè sottostanno al principio di verificazione fattuale - detto in termini tecnici - mentre l'ideologia no. Condivido anche io questa impostazione, non ho potuto partire da questo tipo di distinzione nel fare la mia relazione, se no evidentemente dovevo fare una lezione di due ore in cui si sarebbe capito forse anche poco, e ho usato altri criteri, e spiego brevissimamente perché.
Se il problema con cui ho a che fare è il problema politico e quindi dello Stato, esso è più complesso di certi problemi della scienza quando la scienza è conoscitiva, per esempio della scienza fisica; non solo perché è più complessa la situazione, ma perché la politica ha a che fare con il sistema dei valori. Avendo a che fare con il sistema dei valori, ciò che verifica o falsifica una teoria politica non possono essere soltanto delle previsioni di fatti, ma evidentemente appunto anche un sistema di valori. Ora il punto di riferimento che io posso avere per verificare o falsificare un sistema di valori o è Dio (ma io evidentemente non ci credo) oppure è, appunto l'individuo. E' per questo che ho definito l'ideologia come un qualche cosa di separato da certe esigenze profonde dell'individuo.
Ora sono proprio queste esigenze profonde che mi fanno, che fanno verificare se un sistema di valori è valido o no. Allora, se un sistema di valori politico non mi dà tutta una metodologia, una ``tecnologia'' che mi possa fornire i metodi della sua verificazione, e i metodi della sua verificazione possono essere solo nella soddisfazione e nella felicità individuale, questo sistema risulta inverificabile e infalsificabile e, appunto ideologico in quanto separato dalla vita personale. Questo era più o meno la precisazione che io dovevo fornire a Sergino; ritengo che un sistema politico che vive al suo interno, che non fornisce un sistema metodologico che lo collega alla liberazione individuale, al raggiungimento di una maggiore felicità individuale, non ha nessun metodo per poter venire dichiarato valido o invalido e in quanto tale è fine a se stesso, vive al suo interno, è inverificabile, ideologico come la metafisica.