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Notizie Radicali - 26 maggio 1978
L'immaginazione alle urne
Senza un soldo, senza manifesti, esclusi dall'informazione, spetta ora ad ogni radicale, ogni democratico, ogni cittadino, portare...

SOMMARIO: Inizia la campagna referendaria per il voto su legge Reale e finanziamento pubblico dei partiti. Questo numero di "Nr" è l'unico che il partito può stampare; nelle tribune elettorali in Tv sarà detto che, sui tabelloni elettorali, non compariranno che manifesti scritti a mano, con pennarelli o vernice. La campagna elettorale è affidata ai tavoli per le strade, all'impegno militante. Per contrastare la disinformazione sui giornali, occorrerà scrivere lettere; ma soprattutto è necessaria un'attività di denuncia di ogni abuso elettorale, e in particolare contro le affissioni abusive. In questo articolo, tutte le scadenze e gli adempimenti elettorali fino alla data del voto, 11 giugno.

(NOTIZIE RADICALI N. 119, 26 maggio 1978)

Gli strumenti di cui disporremo per condurre la campagna elettorale sono modesti. Sono gli strumenti di chi ha rifiutato il finanziamento di regime e si deve scontrare con una utilizzazione dei mezzi di comunicazione antidemocratica, incostituzionale e violenta. Una situazione difficilissima per far fronte alla quale sarà necessario il massimo impegno e insieme l'utilizzazione e l'invenzione dei mezzi più semplici ed efficaci di propaganda e di iniziativa. Non avremo un manifesto nazionale. Il deficit che abbiamo non ce lo consente. Ma il manifesto nazionale che manca sarà il simbolo della nostra "povertà", sarà il messaggio forse più efficace di tutti gli altri. Anche in Tv sarà detto che i tabelloni che ci spettano sono vuoti o sono riempiti solo con manifesti fatti a mano, con scritte fatte con il pennello e la vernice, con semplici strisce indicanti l'indirizzo e il telefono delle associazioni e dei compagni radicali del posto, per consentire a chiunque intenda darci una mano di mettersi in contatto con

noi.

Non ci sarà, oltre a questo giornale, altro materiale "nazionale". Le associazioni e i gruppi radicali, i comitati locali e i cittadini che vorranno fare la campagna per il sì, dovranno farsi in proprio i volantini e i ciclostilati, se credono utilizzando parti di questo stesso numero di "Notizie Radicali".

Ancora una volta saranno indispensabili i tavoli da mettere ovunque, nelle strade, nelle piazze, nei quartieri, davanti alle fabbriche e alle scuole, soprattutto per informare, per cercare il dialogo con la gente, per incrinare quel meccanismo di fiducia e di delega passiva ai "partiti" su cui conta il regime.

Per questa campagna elettorale sarà indispensabile la partecipazione e il contributo diretto dei cittadini, della gente. Dobbiamo capire come riuscire a favorire il dibattito ovunque: l'uso delle radio e Tv libere sarà determinante, soprattutto se riusciremo a realizzare "fili diretti" con gli ascoltatori. La Tv ha programmato solo poche trasmissioni e comunque nessun contraddittorio tra rappresentanti delle opposte tesi. Quello che non fa la Tv di stato, saranno portate più facilmente a fare le radio e le Tv libere, se opportunamente sollecitate.

Per quanto riguarda la distorsione delle notizie e la disinformazione della stampa, sarà necessario che da parte di tutti si prenda l'abitudine di scrivere quotidianamente lettere ai giornali e settimanali di ogni tipo di tendenza, organizzando allo scopo anche gruppi di lavoro.

Oltre a tutte le altre possibili iniziative da inventare e trovare a livello locale, dovremo procedere dappertutto anche a specifiche iniziative giudiziarie relative agli adempimenti elettorali, in particolare contro qualsiasi affissione abusiva sui tabelloni elettorali assegnati al pr e ai comitati. La legge al riguardo è tassativa, bisognerà esigerne il rispetto e provvedere a tutte le opportune denunzie (in base all'art. 5 della Legge n. 130 del 24 aprile 1975), producendo foto e testimonianze. In caso di condanna penale potremo chiedere il risarcimento per danni! Analogamente dovremo fare per qualunque altra violazione delle leggi elettorali.

Di seguito riportiamo alcune indicazioni e l'elenco delle scadenze e degli adempimenti elettorali che restano, da ora all'11 giugno.

"25 maggio": scadenza del termine per la consegna agli elettori dei certificati elettorali, da effettuarsi a cura del Comune (art. 13 L. n. 352-1970). Qualora il certificato non sia recapitato, bisogna subito andare all'ufficio elettorale del Comune per ritirarlo.

"22 maggio - 1· giugno": nomina degli scrutatori da parte della Commissione comunale riunita in pubblica adunanza della quale deve essere dato avviso pubblico, almeno due giorni prima, con apposito manifesto affisso all'albo pretorio del Comune; (art. 36 Testo Unico 30 marzo 1957 n. 361); come rappresentanti del pr e di ciascuno dei comitati ancora in piedi bisogna subito prendere contatto, se non lo si è già fatto, con la Commissione elettorale, esigendone di farne parte. Dovrà essere respinta qualsiasi spartizione degli scrutatori tra i vari partiti secondo i criteri di proporzionalità in base alla rappresentanza parlamentare o nel consiglio comunale. Dovrà essere favorita inoltre la nomina a scrutatore del maggior numero possibile di cittadini non designati dai partiti ma che abbiano personalmente fatto la richiesta.

A tutti gli scrutatori designati dal pr e dai comitati dovremo chiedere, ovviamente, di versare una parte della somma che verrà loro data, per l'autofinanziamento della campagna elettorale.

"5 giugno": termine per la notifica ai prescelti, a cura del Sindaco, della nomina a scrutatore.

"8 giugno": termine entro il quale gli elettori ricoverati nei luoghi di cura e detenuti aventi diritto devono far pervenire al Sindaco del Comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, la richiesta di esercitare il diritto di voto nel luogo di degenza o di detenzione (art. 51 comma 2, T.U. 30 marzo 57 n. 361 e art. 8 l. 23 aprile 1976 n. 136). Entro il giorno successivo ai richiedenti deve essere rilasciata attestazione dell'avvenuta inclusione negli elenchi delle sezioni elettorali.

"9 giugno": designazione dei rappresentanti presso gli Uffici elettorali di sezione. L'atto di designazione deve essere presentato al segretario comunale entro venerdì 9 giugno; oppure direttamente ai singoli presidenti del seggio il sabato pomeriggio o la domenica mattina stessa, purché prima delle votazioni. La designazione dei rappresentanti di lista deve essere fatta su carta semplice autenticata dal notaio o dal sindaco da parte dei segretari provinciali dei partiti o da parte di persone a loro volta munite di mandato (autenticato dal notaio) dei segretari "provinciali" (art. 19 L. n. 352/1970). Per il pr potranno quindi designarli direttamente i segretari regionali o persone munite di loro mandato. Per i comitati dei referendum, i promotori ufficiali hanno dato mandato per la designazione dei rappresentanti di lista agli stessi segretari regionali del pr.

"10 giugno": termine per la presentazione della domanda da parte dei marittimi di votare nel Comune in cui si trovano per motivi di imbarco.

"Domenica 11, ore 12": scadenza del termine per la presentazione alla cancelleria del Tribunale dell'atto di designazione di un rappresentante effettivo e di uno supplente da parte dei partiti e dei promotori del referendum, destinati ad assistere alle operazioni elettorali presso gli Uffici provinciali per il referendum (art. 19 L. n. 352 1970 e art. 25 T.U. n. 361). Le designazioni di tali rappresentanti sono fatte con le stesse modalità necessarie per la designazione dei rappresentanti presso i seggi.

Ricordiamo infine che i militari possono votare nel Comune in cui prestano servizio. A tale scopo i comandanti dei reparti della FFAA entro il 25 aprile scorso dovevano aver richiesto ai sindaci competenti i certificati dei militari prestanti servizio fuori del loro Comune (art. 27, ultimo comma, T.U. n. 361). Se tali richieste non sono state fatte, oltre alle necessarie denunzie, bisognerà esigere che militari abbiano la licenza per andare a ritirare direttamente i certificati presso il proprio Comune.

Per quanto riguarda gli spazi per la propaganda elettorale, la nuova leggina approvata alcuni giorni fa dal parlamento non prevede più l'installazione dei tabelloni distinti per ciascun referendum, ma l'assegnazione su ogni tabellone di uno spazio a ciascun partito e a ciascun comitato promotore (non ancora fatto fuori ufficialmente).

 
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