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Partito radicale - 1 giugno 1978
L'11 GIUGNO SI VOTA SUL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI
TI CHIEDIAMO DI VOTARE SI' ALL'ABROGAZIONE

SOMMARIO: [Volantino ciclostilato, giugno 1978]. Spiega le ragioni per cui occorre votare "sì" all'abrogazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, che costa "allo Stato - cioé a te - ben 45 miliardi l'anno". Elenca gli scandali avvenuti dopo l'entrata in vigore della legge, che dunque non ha moralizzato i "partiti-apparato esistenti", ecc.

L'11 GIUGNO SI VOTA SUL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI

TI CHIEDIAMO DI VOTARE SI' ALL'ABROGAZIONE

Ecco perché:

Questa legge scandalosa, che costa allo Stato - cioè a te - ben "45 miliardi l'anno", è stata votata "in soli 16 giorni", nel 1974, da tutti i partiti (tranne il PLI e noi radicali che allora non eravamo in Parlamento).

Né prima, né dopo se ne è più parlato tanto che avrai notato che "c'è voluto il referendum" perché i partiti accennassero con gli elettori a questo problema.

Ti dicono che il finanziamento pubblico moralizza la vita politica, perché così i partiti possono fare a meno di fondi neri e contributi "sporchi".

COME DIRE CHE AI LADRI BISOGNA REGALARE DEI SOLDI PER NON METTERLI IN TENTAZIONE DI RUBARE!

"E poi in realtà i fondi neri sono continuati":

vedi traghetti d'oro DC Gioia

prefabbricati in Friuli DC Zamberletti

scandalo SIR-Rovelli, lo scandalo STANDA DC A. Galli e Mammì repubblicano

scandalo SIAI-Marchetti dei falsi danni di guerra DC Cervone, Colombo, Andreotti e PSDI Preti

scandalo delle Assicurazioni del DC Bisaglia e del DC Salizzoni per parlare bene o male solo degli scandali venuti alla luce negli ultimi mesi.

E sempre con questo ricatto della ``moralizzazione'' c'è il rischio che, se la legge non verrà abrogata, "vengano poi a chiederci un aumento", visto che dal 1974 il valore della lira si è ridotto quasi della metà.

Ancora ti dicono che questa legge sarebbe ``garanzia di democrazia''. Ma come, se i soldi vengono versati alle segreterie nazionali dei partiti che ne fanno ciò che vogliono, senza alcun controllo, né politico degli iscritti, né tecnico della Corte dei Conti, e l'unico obbligo che che hanno è di pubblicare un bilancio formale col quale è possibile nascondere tutto, tanto è generico. In realtà sono pochi burocrati a controllare i partiti, dato che stringono i cordoni della borsa e possono così tenere in riga la base periferica del loro partito ed ogni opposizione interna. UN PARTITO CHE DIPENDE ECONOMICAMENTE DALLO STATO E NON DA CUI CREDE NELLE SUE BATTAGLIE, PRENDERA' LE SUE DECISIONI POLITICHE SENZA ASCOLTARE LA BASE E MAGARI CONTRO LA VOLONTA' DI QUESTA.

Dicono poi che senza i miliardi pubblici non potrebbero continuare la loro attività politica. Questo perché la concepiscono come frutto di una enorme e costosa macchina burocratica e non hanno alcuna fiducia nella gente, in quello che potrebbe essere fatto con il loro contributo e la loro partecipazione.

E' invece vero che il finanziamento pubblico concepito quale sostegno ai partiti-apparati esistenti (e non come aiuto indiretto, che pure andrebbe dato, all'attività politica dei cittadini) mantiene artificialmente in vita partiti vecchi e sclerotizzati ed esclude formazioni nuove emergenti nella società.

LA RAI-TV NON TI INFORMERA' E MENTIRA'

USA LA TUA TESTA

VOTA E FAI SI' ALL'ABROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI

 
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