SOMMARIO: Leonardo Sciascia commenta l'interrogazione di un deputato liberale che chiede ragguagli sulle notizie riportate dalla stampa in merito all'altissimo numero di morti di militari in servizio di leva: "E' come se l'esercito italiano combattesse una piccola, inesauribile guerra".
(NOTIZIE RADICALI, 3 marzo 1979)
Palermo 3 marzo '79 - N.R. - Non so quanti giornali l'abbiano pubblicata, e quelli che l'hanno pubblicata non le hanno certo dato più spazio e risalto del giornale su cui la leggo: ma la notizia dell'interrogazione al ministero della Difesa di un deputato liberale, a conferma o smentita di quanto pubblicato dall'"Osservatore Militare", è tra le più impressionanti e preoccupanti in cui ci si possa anche in questo momento, che di terribili notizie i giornali sono gremiti, imbattere". Lo afferma lo scrittore Leonardo Sciascia, che tra l'altro aggiunge:
"Il deputato chiede se è vero che dal 1973 al 1977, tra i giovani militari di leva si siano verificati incidenti per arma da fuoco con 19 morti e 209 feriti, incidenti automobilistici con 347 morti e 6711 feriti, altri incidenti con 66 morti e 1845 feriti. E ancora: 35 morti e 24 infortunati per annegamento; 14 morti e 6 infortunati per incidenti di volo; 1 morto e 1402 infortuni per incidenti sul lavoro; 13 morti e 2696 infortuni per incidenti di addestramento; 3 morti e 5496 infortuni per cadute accidentali. Ma la cifra più spaventosa è quella dei suicidi: 185".
"E' come - conclude Sciascia - tirando le somme, se l'esercito italiano combattesse una piccola, inesauribile guerra".