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Federazione Romana del Pci - 1 maggio 1979
PANNELLA E I RADICALI: PIACCIONO ALLA DESTRA, ATTACCANO LA SINISTRA
Chi sono? Cosa vogliono? Cosa si nasconde dietro la facciata dei loro atteggiamenti, delle loro posizioni?

SOMMARIO: Il testo del volantino con cui la Federazione Romana del Pci, in occasione delle elezioni del 3 e 4 giugno, invita i cittadini a non votare per il partito radicale. Secondo il pci, i radicali non hanno un programma per il futuro del paese e la loro linea di destabilizzazione è un rischio per il Paese. »Pannella ha proposto la costituzione di un governo-ombra. E' una proposta perfetta per le aspirazioni dell'arroganza democristiana. Ai DC, da soli, tutto il governo ed il potere, agli altri solo "l'ombra" .

Abbiamo voluto riportare dichiarazioni e comportamenti dei radicali per ragionare attorno agli atteggiamenti di questo partito e di suoi dirigenti alla luce di dati concreti, di fatti incontestabili. Lo vogliamo fare, con serenità, perché ci pare occorra indagare dietro la facciata degli atteggiamento esteriori del partito radicale per comprendere la natura reale della sua linea. Perché, ad esempio, in una campagna elettorale impostata dalla DC contro i comunisti ed il loro ingresso al governo i radicali hanno scatenato la loro offensiva quasi esclusivamente contro il PCI? Perché Montanelli, alfiere della destra italiana, proprio partendo dalla constatazione che Pannella attacca apertamente i comunisti lo giudica "uno dei nostri"? Perché Piperno e l'autonomia operaia dichiarano il loro voto al partito radicale convinti che questo gioverà al loro progetto: quello della destabilizzazione del Paese?

Ecco perché il radicali, o perlomeno i loro dirigenti non sono forze del cambiamento, il loro obiettivo è quello per il quale lavorano le forze apertamente conservatrici e reazionarie: indebolire il PCI, piegare la classe operaia, destabilizzare la situazione italiana.

Al centro di questa campagna elettorale sono le lotte di questi anni, i risultati conquistati, le prospettive aperte. Questa cieca logica elettoralistica che spinge, per pochi voti, alle manovre spregiudicate delle quali diamo conto in queste pagine, fa a pungi anche con la storia e le lotte che gli stessi militanti radicali hanno, con posizioni spesso lontane da quelle del PCI, condotto in questi anni. In questa competizione elettorale le polemiche principali delle forze conservatrici e reazionarie sono rivolte contro il PCI perché esso rappresenta le forze storiche del cambiamento. Ciò che questo gruppi sperano è ridurre la forza dei comunisti. A questo obiettivo hanno lavorato, a questo obiettivo lavora Marco Pannella.

Tutti coloro i quali si collocano a sinistra e nella sinistra hanno militato debbono poter riconoscere le manovre elettoralistiche della vera posta in gioco di questa campagna.

Per questo ci sentiamo di dire, ancora una volta, che per cambiare il voto che conta è il voto al PCI.

A PROPOSITO DI:

Almirante

Pannella parla così del torturatore fascista Almirante da lui chiamato "capo Giorgio". "Almirante non è un rottame fascista. Il fascismo è qualcosa di maggiore e tremenda dignità".

(da Quaderni Radicali pag. 196 dal titolo "Mein Kampf di Marco Pannella").

Ventura e Avanguardia nazionale

Franco De Cataldo, avvocato, deputato del Partito radicale, ha difeso al processo di Catanzaro Ventura, responsabile della strage di Piazza Fontana ed anche gli squadristi di Avanguardia nazionale.

I picchiatori fascisti

Nelle liste radicali compare un certo Vincenzo Cirillo, picchiatore fascista. Alla denuncia de l'Unità i radicali hanno risposto con una conferenza stampa alla quale erano presenti Spadaccia, Vincenzo Cirillo, e, dice "Notizie Radicali", suo fratello Luigi, amico di Saccucci, picchiatore, indicato in un dossier come appartenente agli squadristi fascisti di "Lotta di popolo".

Saccucci

Così Pannella in una riunione parla del fascista Saccucci, golpista, responsabile dell'assassinio del giovane comunista Luigi Di Rosa. "Pannella darà ragione a chi ha teorizzato la doppia tessera MSI-PR, sostenendo che persino Saccucci ha diritto ad essere ``splendido compagno'' dei radicali".

(dal libro dell'ex radicale Giuseppe Caputo "La rosa rubata").

A PROPOSITO DI MAFIA

Nelle liste radicali in Calabria compare, contro la volontà degli stessi radicali, l'avvocato Luigi Gullo, difensore di alcuni capo-mafia, di "don Momo Piromalli" e degli accusati dell'assassinio del compagno Rocco Gatto ucciso perché si rifiutava di sottostare alle regole mafiose.

A PROPOSITO DI FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI

I radicali hanno, l'anno scorso, fatto fare un referendum sul finanziamento pubblico.

In realtà hanno preso e messo in banca i soldi che avevano giurato di non aver toccato. Inoltre con la scusa delle doppie elezioni hanno chiesto il raddoppio dei fondi di quel finanziamento pubblico sul quale dicono di non essere d'accordo.

Con loro era, ovviamente, la DC. Solo il PCI si è opposto per evitare che i contribuenti sborsassero altri miliardi.

A PROPOSITO DI DIRITTI DELLE DONNE

I radicali hanno votato contro la legge sull'aborto che le donne italiane attendevano.

Hanno detto "no", insieme ai democristiani e ai fascisti.

A PROPOSITO DI PRESENZA IN PARLAMENTO

I radicali non si sono presentati e non hanno votato:

- il trattato di Osimo;

- l'indennità di contingenza (scale mobili anomale)

- il costo del lavoro

- le norme sulla disciplina militare

- la riconversione industriale

- la regolamentazione della caccia

- la parità tra uomo e donna in materia di lavoro

- l'occupazione giovanile

- la riforma sanitaria.

A PROPOSITO DI PROPOSTE CONCRETE

I radicali hanno annunciato in una conferenza stampa che non presenteranno programmi. Nelle loro proposte c'è tutto e il contrario di tutto. E' un vecchio vizio, trasformistico, della politica italiana.

E' un modo come un altro per cercare di tenere insieme l'area vasta, da Almirante agli autonomi, nella quale Pannella cerca di prendere voti.

A PROPOSITO DI IPOTESI DI GOVERNO

Pannella ha proposto la costituzione di un governo-ombra. E' una proposta perfetta per aspirazioni dell'arroganza democristiana. Ai DC, da soli, tutto il governo ed il potere, agli altri solo "l'ombra".

A PROPOSITO DI DEMOCRAZIA INTERNA

L'ex segretario provinciale ed oggi iscritto al partito radicale di Firenze, Riccardo Calamandrei ha affermato che "almeno il 90% delle liste è stato confezionato da Pannella e dai suoi amici".

Calamandrei ha poi contestato che il partito è "stato preso in consegna in periferia da funzionari tra la socialdemocrazia ed il fascismo".

A PROPOSITO DI AMICIZIE PERICOLOSE

Indro Montanelli

In un articolo sul Giornale Nuovo, dal titolo "auguri a Pannella" ha scritto Indro Montanelli: "Pannella, anche se chiama la sua gente compagni, è uno dei nostri. La sua è una battaglia in difesa dello spazio vitale dell'individuo, contro la plumbea pressione delle masse.

Ha avuto il coraggio di andarlo a dire in casa comunista chi sono i responsabili delle Fosse Ardeatine: non Kappler, ma i partigiani scellerati".

De Carolis

L'esponente della DC di destra, legato a Strauss, Massimo De Carolis ha scritto sul settimanale "Contro" che i veri uomini "contro" sono lui stesso, Bettino Craxi, Marco Pannella.

Franco Piperno

Uno dei leader dell'Autonomia operaia, Franco Piperno, ha dichiarato in una lettera all'Espresso: "voglio un bordellista in parlamento. I radicali sanno almeno mettere i piedi nella minestra".

I radicali non hanno un programma per il futuro del Paese.

La loro linea di destabilizzazione è un rischio per il Paese.

I radicali, come la DC, concentrano il loro attacco contro i comunisti

Il 3 e 4 giugno per ridurre i voti della DC, per far fallire il disegno conservatore, per non far tonare indietro il Paese, per un governo che governi, per cambiare l'Italia

il voto che conta è il voto al PCI

il 3 e 10 giugno per cambiare Vota PCI

Federazione Romana del Pci

 
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