SOMMARIO: Per sapere se non vi siano elementi che autorizzino quantomeno opportuni accertamenti riguardo all'affidamento della progettazione di infrastrutture nella zona zolfifera in questione, dove vi è sospetto di "grossa manovra speculativa".
(Atti Parlamentari - Camera dei Deputati - VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 1979)
SCIASCIA, ROCCELLA, AJELLO, AGLIETTA MARIA ADELAIDE, BOATO, BONINO EMMA, CICCIOMESSERE, CRIVELLINI, DE CATALDO, FACCIO ADELE, GALLI MARIA LUISA, MACIOCCHI MARIA ANTONIETTA, MELEGA, MELLINI, PANNELLA, PINTO, TEODORI E TESSARI ALESSANDRO. - "Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia". - Per sapere se non ritengano vi siano elementi che autorizzino l'iniziativa della magistratura e della polizia e dei carabinieri, quanto meno per accertamenti, riguardo all'affidamento della progettazione delle infrastrutture industriali della zona zolfifera siciliana ad una società romana da parte dell'assessore all'industria della Regione siciliana.
Gli interroganti premettono:
a) che con la legge n. 42 del 1975 l'Assemblea regionale siciliana ha disposto provvedimenti per la ripresa economica delle zone ricadenti nei bacini zolfiferi;
b) che dopo 4 anni, di fronte all'inerzia dell'assessore competente, le amministrazioni comunali di Aragona, Comitini, Favara, Grotte e Recalmuto ponevano la urgente esigenza a che la legge trovasse applicazione nella loro zona;
c) che l'assessore all'industria faceva conseguentemente noto in data 4 ottobre 1979 che le risposte degli imprenditori erano »esigue ;
d) che improvvisamente lo stesso assessore, senza aver consultato né avvertito i comuni interessati, affidava la progettazione ad una società romana;
e) che il deputato regionale La Russa così si esprimeva in una sua interpellanza in proposito: »l'interpellante chiede di conoscere quali siano gli intendimenti del Presidente della Regione, nella sua responsabilità politico-amministrativa, per rassicurare le popolazioni dell'agrigentino che intravedono nella volontà di spesa ad ogni costo di oltre 12 miliardi, senza idonee e concrete prospettive future, una grossa manovra speculativa che, puntando ad una pretesa infrastrutturazione della zona industriale di Aragona-Favara, miri, viceversa, a lucrare con progettazioni, direzioni di lavori e successivi appalti, rilevanti somme di denaro pubblico .
(3-01089)