di Angiolo BandinelliSOMMARIO. Il "Terrorismo", anzi "lo Spettacolo del Terrorismo" è "l'ultima abiezione della Società dello Spettacolo". Esso serve addirittura a "fondare" la politica di questa società, dove i partiti, i sindacati, le forze politiche insomma, non esercitano più una funzione intelligibile, dialogica ma, "asserragliati nel chiuso del Palazzo" stanno bloccati a "rimirare" lo Spettacolo del terrorismo, alimentandolo e facendolo alimentare "sul sanguinoso palcoscenico": "finché esso si riprodutrrà essi sanno bene che sopravviveranno"...
(QUADERNI RADICALI, gennaio-giugno 1980 - Ripubblicato in "IL RADICALE IMPUNITO - Diritti civili, Nonviolenza, Europa", Stampa Alternativa, 1990)
E sempre più difficile distinguere la sfera del Politico dal resto, la società civile, eccetera (altro risultato che si desiderava ottenere, del resto). Il Terrorismo, anzi il Discorso sul terrorismo, anzi - ancora - lo Spettacolo del Terrorismo, ultima abiezione della Società dello Spettacolo, si svolge interamente all'interno della sfera del Politico. Di più, esso è ciò che fonda, giustifica, regge, la sfera del Politico. Partiti, forze sociali e politiche, sindacato, eccetera, non svolgono più, in effetti, una attività razionale, intellegibile, agibile, dialogica; sono puramente e semplicemente asserragliati nel chiuso del Palazzo - la sfera del Politico - a rimirare lo Spettacolo del Terrorismo. Lo alimentano e lo fanno alimentare, anzi, di se stesso, perché finché esso si riprodurrà sul suo sanguinoso palcoscenico essi sanno bene che sopravviveranno, mentre saranno spazzati via nel momento stesso in cui quelle ombre rosse e sanguinanti non si agiteranno più e saranno dissolte.
Il fenomeno non è nuovissimo, del resto. La società del Politico, in Italia, ha da un pezzo la caratteristica di fondarsi e giustificarsi attraverso Discorsi ugualmente totalizzanti, analoghi a quello del/sul Terrorismo: la Resistenza, l'Anti-fascismo hanno svolto fino a ieri, fino al loro esaurirsi, funzioni esattamente analoghe a quella assolta oggi dal Terrorismo. E sullo sfondo appare a tratti ancora una volta, a porre i suoi beffardi interrogativi, il Fascismo, che fu anche esso, innanzitutto, un Discorso sul Fascismo.