SOMMARIO: la Presidente del Parlamento Europeo Mme Veil viene contestata da un deputato socialista per via di alcune dichiarazioni rilasciate nel corso di una visita negli Stati Uniti a capo di una delegazione del PE, ritenute eccessive e di parte. Pannella coglie l'occasione per criticare la costante violazione del Regolamento e dei diritti delle minoranze compiuta in seno al Parlamento con la sostanziale unanimità della Presidente e dei principali gruppi politici, e le esprime la sua ironica solidarietà (11-02-80).
Pannella. - (F) Signora Presidente, se me lo permette, vorrei intervenire allo stesso titolo per cui è intervenuto il collega Sarre, ma anche più brevemente.
Comprendo come possa sgradevolmente impressionare il fatto che il Presidente del Parlamento europeo - a titolo personale, se ho bene inteso e sottolineandolo - esprima una interpretazione che a taluni pare eccessiva. Ma ho appreso dalla stampa che si è trattato proprio della sua interpretazione. Stando così le cose, Signora Presidente, se facessimo parte di un Parlamento con una tradizione di vari secoli e in cui i regolamenti vengono effettivamente difesi ogni giorno con accanimento, comprenderei la sensibilità dell'onorevole Sarre. Di fronte al fatto che i regolamenti vengono violati - lo vedremo tra un minuto - io denuncio invece l'atteggiamento del gruppo socialista (non voglio parlare della banda dei Quattro) che si associa a questa violazione. Desidero esprimerle, signora Presidente, tutta la mia solidarietà perché non si può essere il Presidente di un Parlamento che accetta tutti i giorni di vivere al di fuori dei regolamenti e di imbavagliare le minoranze. Denuncio dunque questa forma di pseudosensib
ilità demagogica di cui ha dato prova l'onorevole Sarre.