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Pannella Marco, G.U.C.E. - 11 febbraio 1980
SECONDO PROGRAMMA QUINQUENNALE CONCERNENTE I RIFIUTI RADIOATTIVI

SOMMARIO: in tale intervento Marco Pannella stigmatizza il frequente rigetto da parte dell'assemblea europea di testi elaborati ed approvati in commissione dagli stessi partiti che poi ribaltano le loro posizioni vanificando il lavoro delle commissioni e del Parlamento stesso (11-02-80).

Pannella. - (F) Signora Presidente, credo che una volta di più noi ci troviamo costretti come è stato già detto dall'onorevole Coppieters - a fare una constatazione. Che avviene qui troppo spesso? L'abbiamo visto di recente a proposito della fame nel mondo: i gruppi politici delegano alla commissione per lo sviluppo e la cooperazione un certo numero di colleghi che sono sensibili a questo problema; si lavora, si costituiscono gruppi coi lavoro, si cerca dunque di giungere ad un certo risultato; poi, i Presidenti dei gruppi politici sabotano in seduta plenaria le posizioni che i loro delegati hanno assunto in commissione.

E' ciò che si è ripetuto nel caso presente. I gruppi politici designano nella commissione i membri che si occupano precipuamente dell'aspetto tecnico di questi problemi - questi hanno votato quello che il relatore ci ha ricordato - e poi, in seduta plenaria, vengono approvati emendamenti contrastanti con le posizioni assunte giustamente dai delegati di questi gruppi politici! Tale è la logica di questo Parlamento! Così come non credo un solo istante che tutti i problemi regolamentari che abbiamo avuto e che ci impediscono di parlare siano dovuti al caso, ritengo che questi fatti abbiano un sottofondo politico non attribuibile al caso.

In realtà non si ha il coraggio, al livello dei tecnici e degli esperti, di sostenere certi punti di vista, ma lo si fa in seduta plenaria, ignorando la discussione che ha avuto luogo in commissione.

E' per protestare contro questo atteggiamento politico che tengo a sostenere la posizione dell'onorevole Weber e che dichiaro dirammaricarmi, signora Presidente, del fatto che ci troviamo troppo spesso in una situazione nella quale i risultati dei nostri lavori in commissione siano smentiti in seduta plenaria dai gruppi politici che la dirigono.

 
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