SOMMARIO: Si dichiara d'accordo con Rodotà sull'abolizione del segreto nelle sedute della Commissione Moro. Di fronte alla minaccia di dimissioni dei commissari si augura si tratti solo di una "battuta di attesa e di riflessione".
(NOTIZIE RADICALI, 27 novembre 1980)
Roma, 27 novembre '80 - N.R. - "Stefano Rodotà propone l'abolizione del segreto, per quanto riguarda le sedute della commissione d'inchiesta sull'affare Moro. Tu che ne pensi?"
"Sono completamente d'accordo". Chi risponde così lapidariamente ad una nostra domanda è Leonardo Sciascia, che "Notizie Radicali" ha avvicinato per sapere come valutava la proposta Rodotà e le dichiarazioni dei commissari socialisti, che hanno minacciato nei giorni scorsi di dimettersi. I commissari socialisti si riuniranno questo pomeriggio con Craxi, per un'esame della situazione. Covatta ci ha detto che non ritiene di dover aggiungere nulla a quanto già dichiarato, che vuole attendere l'esito della riunione. E Sciascia che ne pensa?
"Spero - dice - che non sia decisione definitiva. Mi preoccuperebbe, se così fosse. Se invece serve, come mi auguro, per una battuta di attesa e di riflessione, sono d'accordo".
"Voi siete magistrati a tutti gli effetti. Non è un'ingerenza che la magistratura vi chieda deposizioni e verbali su una vicenda sulla quale indagate?"
"Direi di sì - dice Sciascia - anche perché si tratta anche di deposizioni non rese. Comunque, come ho detto, se si tratta di una battuta di attesa e di riflessione, sono d'accordo".