SOMMARIO: In merito ad episodi di violenza ed assassini accaduti nelle carceri, che fanno pensare sia stato ripristinato un vero e proprio "controllo da parte della malavita delle attività carcerarie".
(Atti Parlamentari - Camera dei Deputati - VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 2 APRILE 1981)
SCIASCIA, CICCIOMESSERE, CRIVELLINI, AGLIETTA, BONINO, MELLINI, E TESSARI ALESSANDRO. - Al Ministro di grazia e giustizia - Per conoscere le sue valutazioni sugli ultimi episodi di violenza che si sono verificati nelle carceri italiane e che hanno visto l'assassinio di numerosi reclusi da parte di altri detenuti.
Le modalità e le motivazioni di queste vere e proprie esecuzioni mafiose denunciano l'esistenza di una organizzazione di criminali e terroristi che tende ad imporre il proprio controllo sulle carceri italiane attraverso l'intimidazione e la violenza, occupando quel vuoto rappresentato dalla mancata attuazione della riforma carceraria e dall'assenza di una riforma organica del personale addetto alla sorveglianza.
Per sapere infine se, alla luce della emblematica storia del detenuto Cesare Chiti che sembra svolgere il ruolo di giustiziere e che ottenne il trasferimento proprio in quelle carceri dove doveva realizzare le sue atroci vendette, non si debba supporre che nelle carceri sia stato ormai completamente ripristinato quell'»ordine basato sul controllo da parte della malavita delle attività carcerarie.
(3-03569)