SOMMARIO: Per sapere quale sia il giudizio del governo sulle dichiarazioni rilasciate da Licio Gelli ad una agenzia di stampa, dichiarazioni che dovrebbero essere coperte dal segreto istruttorio; e se non ritenga comunque di dover prendere iniziative onde evitare che, utilizzando agenzie di stampa o simili, le associazioni mafiose possano stabilire comunicazioni e intese tra i loro membri.
(NOTIZIE RADICALI, 19 maggio 1981)
Roma, 19 maggio '81 - N.R. - In merito al comunicato rilasciato da Licio Gelli ad una agenzia giornalistica, il Gruppo Parlamentare Radicale, primo firmatario Leonardo Sciascia, ha presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri la seguente interrogazione:
"I sottoscritti chiedono di interrogare il signor Presidente del Consiglio dei Ministri per sapere quale giudizio dà del fatto che un'agenzia giornalistica abbia diffuso un comunicato del Sig. Licio Gelli - indiziato di reato - che nello stesso comunicato si dichiara indisponibile nei riguardi dei giudici preposti all'inchiesta - evidentemente rivolto ad avvertire, rassicurare ed ammonire i suoi adepti o complici, senza tener conto in alcun modo che comunicati simili, da parte di indiziati od imputati, debbono essere considerati parte del processo istruttorio, e come tali coperti dal segreto e comunque non divulgabili senza previa visione e autorizzazione del Magistrato competente.
Desiderano inoltre sapere quali provvedimenti il Sig. Presidente del Consiglio intende prendere o sollecitare affinché il fatto non venga a costituire un precedente per cui associazioni di tipo mafioso non stabiliscano comunicazioni tra i loro membri attraverso agenzie di Stampa o altri mezzi di comunicazione gestiti o garantiti o protetti dallo Stato. Chiedono, con cortese urgenza, risposta orale".