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Parlamento Europeo - 30 settembre 1981
PARLAMENTO EUROPEO - Risoluzione sul manifesto-appello dei premi Nobel sulla fame nel mondo e il contributo della comunità europea
approvata dal Parlamento Europeo a norma dell'articolo 49 del regolamento il 30 settembre 1981 e firmata da:

ABENS, ADAM, ADONNINO, AGNELLI, ALBER, ALBERS, ANSQUER, ANTONIOZZI, ARFE', BADUEL, GLORIOSO, BALFE, BALFOUR, BATTERSBY, BAUDIS, BETTIZA, BEYER DE RYKE, BLANEY, BOMBARD, BONINO, BOOT, BOSERUP, BOURNIAS, BOYES, BROK, BUCHAN, CABORN, CALVEZ, CAPANNA, CARETTONI ROMAGNOLI, CARIGLIA, CASSANMAGNAGO CERRETTI, CASTELLINA, CASTLE, CATHERWOOD, CECOVINI, CHAMBEIRON, CHARZAT, CLINTON, CLWYD, COLLA, COLLESELLI, COLLINS, COMBE, COSTANZO, COTTRELL, DE COURCY LING, COUSTE, CRAXI, CRONIN, CURRY, DALAKUORAS, DALSASS, DAMSEAUX, DANKERT, DAVERN, DE CLERCQ, DE GUCHT, DE KEERSMAEKER, DELATTE, DEL DUCA, DELEAU, DELMOTTE, DELOROZOY, DESOUCHES, DE VALERA, DIANA, DIDO', DILIGENT, DIMOPOULOS, DONNEZ, EISMA, ESTGEN, EWING, EYRAUD, FAJARDIE, FANTON, FAURE E., FERRI, FICH, FILIPPI, FISCHBACH, FOURCADE, FRANGOS, FRIEDRICH B., FUCHS G., FUILLET, GALLAGHER, GALLAND, GATTO, GAUTIER, GENDEBIEN, GEORGIADIS, GHERGO, GIAVAZZI, GIUMMARA, GONDICAS, GONELLA, GREDAL, GRIFFITHS, HAGERUP, HAENSCH, HAHN, HERKLOTZ, HERMAN, HOFF, HUME, IPPOLITO, IRMER, IS

RAEL, JAQUET, JONKER, JUNOT, KAPPOS, KATZAFADOS, KELLET-BOWMAN EDWARD, KEY, KLINKENBORG, KUEHN, LALOR, LEZZI, LIGIOS, LIMA, LINKOHR, DE LIPKOWSKI, LIZIN, LOMAS, LOO, LUSTER, LYNGE, MACARIO, MC. CARTIN, MACCIOCCHI, MAFFRE-BAUGE, MAHER, MAIJWEGGEN, MAJONICA, MALANGRE, MARKOZANIS, MART, MARTIN S., MARTINET, MEGAHY, MERTENS, MIHR, VAN MINNEN, MODIANO, MOELLER, MOORHAUSE, MOREAU J., MOREAU L., MORELAND, MÜLLER-HERMANN, NARDUCCI, NIELSEN J. B., NIKOLAU, O'DONNEL, OEHLER, O'HAGAN, ORLANDI, PANNELLA, PAPAEFSTRATIOU, PATTERSON, PEDINI, PELIKAN, PENDERS, PERCHERON, PERY, PESMAZOGLOU, PETERS, PETERSEN, PFLIMLIN, PININFARINA, PLASKOVITIS, POTTERING, PROUT, PROVAN, PRUVOT, PULETTI, PURVIS, QUIN, RABBETHGE, RADOUX, RIEGER, RIPA DI MEANA, ROBERTS, ROGERS, RUFFOLO, SABLE, SABY, SALISCH, SASSANO, SCHALL, SCHIELER, SCHINZEL, SCHMID, SCHWARTZENBERG, SCRIVENER, SEAL, SEELER, SEIBEL-EMMERLING, SELIGMAN, SCHERLOCK, SIMONNET, SIMPSON, SUSSUROIANNIS, SPAAK, SQUARCIALUPI, SUTRA, THAREAU, THEOBALD-PAOLI, TINDEMANS, TRAVAGLINI, TREACY

, TURCAT, TURNER, TYRREL, VANDEMEULEBROUSKE, VANDEWIELE, VAN MIERT, VANNECK, VAN ROMPUY, VARDAKAS, VAYSSADE, VERGES, VERNIMMEN, VERROKEN, VIE, VIEHOFF, VISAS, VISENTINI, VLAHOUPOULOS, VIYADZIS, VON DER VRING, WAGNER, WALTER, WALZ, WARNER, WAWRZIK, WEBER, WELSH, WETTING, WIECZOREK-ZEUL, ZACCAGNINI, ZAGARI, ZARDINIDIS, ZIGHDIS.

IL PARLAMENTO EUROPEO

- prendendo atto del Manifesto-Appello lanciato il 24 giugno 1981, contro lo sterminio per fame, da oltre cinquanta Premi Nobel,

- atteso che, come sostenuto nell'Appello dei Nobel:

"occorre" l'affermarsi di una nuova volontà politica ed un nuovo, specifico organizzarsi - nel mondo e negli Stati - per dare assoluta priorità all'obiettivo di rendere alla vita le decine di milioni di agonizzanti per fame e sottosviluppo, vittime del disordine politico ed economico internazionale oggi imperante,

"occorre" che siano realizzati immediatamente i tanti progetti inutilmente esistenti o di nuovi, e che vengano votati (dagli elettori), dai parlamentari, dai governi, dalle istanze internazionali nuove leggi e nuovi bilanci,

"occorre" che i popoli non siano più tenuti all'oscuro della responsabilità piena e immediata di una politica di vita e di salvezza,

"occorre" che le più alte autorità internazionali, gli Stati, i popoli intervengano con tutti i mezzi per assicurare il diritto alla vita degli agonizzanti per fame, e questi ultimi in particolare, inermi, ma in inerti, usino le armi della democrazia politica e delle grandi azioni gandhiane e nonviolente per imporre obiettivi puntuali, certi e adeguati perché venga impedita la morte che incalza,

- ricordando le cifre drammatiche dello sterminio per fame nel mondo e l'urgenza assoluta di farvi fronte,

- richiamando la sua risoluzione del 18 settembre 1980 sul contributo della CEE alla lotta contro la fame nel mondo (doc, 1-826/80),

1. chiede ai governi degli Stati membri di ottemperare entro l'anno all'obbligo di fornire lo 0,70 per cento del proprio PNL in aiuto pubblico allo sviluppo come indicato nella soluzione n. 2626 del 24 ottobre 1970 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite;

2. chiede altresì che i governi dei paesi rispettino gli altri impegni internazionali da essi assunti mediante l'adozione di risoluzioni delle organizzazioni internazionali in materia di aiuto e cooperazione allo sviluppo, specie al fine di assicurare la sussistenza alimentare dei paesi del Terzo e Quarto mondo colpiti dal dramma della fame e malnutrizione;

3. chiede che i paesi membri investano d'urgenza il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del problema della fame nel mondo considerato sotto i suoi aspetti di minaccia grave alla pace ed alla sicurezza internazionali, restituendo allo sterminio per fame la dimensione che gli è propria, e cioè quella politica;

4. chiede alla Commissione di elaborare un piano di emergenza volto a strappare dalla morte per fame e malnutrizione almeno cinque milioni di vite umane, già condannate dalla situazione attuale, entro il 1982 e di presentarlo non oltre trenta giorni dall'adozione della presente risoluzione;

5. chiede alla Commissione di progettare, di conseguenza, un bilancio suppletivo straordinario per l'anno 1982 di 5.000.000.000 UCE, finanziato da contributi straordinari ponderati degli Stati membri, al fine di fornire gli strumenti tecnici e finanziari adeguati per la realizzazione del piano di emergenza e di presentare il progetto al Cosiglio entro e non oltre quarantacinque giorni dall'adozione della presente risoluzione;

6. auspica che le istituzioni comunitarie, le organizzazioni internazionali, i governi ed i parlamenti nazionali, le forze politiche e sindacali, i mezzi di informazione, gli uomini di cultura e di scienza si mobilitino per assicurare la massima diffusione al Manifesto-Appello dei Nobel presso l'opinione pubblica internazionale;

7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione ed al Consiglio, ai governi dei paesi membri e al segretario generale delle Nazioni Unite.

 
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