(14-15 novembre 1981)SOMMARIO: Il Consiglio Federale del Pr, denunciando il silenzio con il quale sono stati accolti dal governo italiano gli appelli dei Premi Nobel per un immediato intervento contro lo sterminio per fame in atto nel sud del mondo, delibera l'intensificazione delle iniziative politiche a partire dallo sciopero della fame di Marco Pannella e dalla proposta di mozione parlamentare che ha visto la convergenza di parlamentari appartenenti a diversi gruppi politici.
--------------------
Il Consiglio Federale del PR, ascoltata la relazione del Segretario del Partito, analizzati i risultati sinora raggiunti con lo sciopero della fame di Marco Pannella, e dibattuto delle iniziative concernenti la lotta allo sterminio per fame
denuncia che gli appelli, le richieste, le ingiunzioni provenienti da 54 Premi Nobel, dal PE, da diversi settori del mondo politico, culturale, religioso in Italia ed in Europa, sono rimasti finora lettera morta.
All'impegno degli uomini di buona volontà, che lottano oggi affinchè si "salvi e si salvi subito", affinchè tre milioni di esseri umani abbiano garantita la sopravvivenza per almeno dodici mesi, il Governo Italiano risponde con una politica demagogica, velleitaria e tragicamente illusoria e menzognesca condanna il nostro paese ad essere uno degli esempi più mostruosi di ingiustizia e di squilibrio nel mondo.
Ultimo fra i paesi ricchi nel contributo per l'aiuto pubblico allo sviluppo (con lo 0,15%), il nostro paese è primo nell'incremento vertiginoso delle spese militari (il 29% nel solo 1981, una previsione di ulteriore aumento del 35% per il prossimo anno).
Le apparenti buone intenzioni, le promesse, le dichiarazioni di volontà sono oggi l'alibi e la copertura di questa politica e del venir meno persino dell'impegno formalmente assunto nel luglio passato, da individuare nel termine massimo del 15 settembre, la scadenza ultima di relazione del governo alle Camere sulla iniziativa di salvataggio di vite umane e sul reperimento di 3000 miliardi.
Le responsabilità delle forze politiche di maggioranza sono in tal senso flagranti: violazione degli impegni assunti in nome del nostro paese in sede internazionale, violazione degli impegni continuamente annunciati al paese ed assunti in sede parlamentare.
preso atto della convergenza di parlamentari appartenenti a diversi gruppi attorno ad una proposta di mozione che impegna la Repubblica a garantire la sopravvivenza di 3 milioni di esseri umani, e ritenendo che solo questa mozione possa rappresentare un impegno minimamente adeguato nella direzione di una politica di vita, di pace e di sviluppo.
delibera
1) di promuovere ogni iniziativa e mobilitazione fra i cittadini affinchè ciascun deputato della repubblica assuma la propria piena responsabilità di legislatore, pronunciandosi sulla proposta di mozione parlamentare;
2) di investire gli Enti locali, nonchè i gruppi, i movimenti, i partiti, le associazioni che sono espressione della vita politica, civile e sociali organizzata, affinchè esprimano le proprie volontà indirizzandosi alle istituzioni ed alle più alte responsabilità dello Stato;
3) di promuovere una campagna per l'informazione, ad ogni livello, locale e nazionale, scritta ed audiovisiva sulle possibilità concrete di salvataggio di vite umane, essendo l'informazione - così come affermato dagli stessi Premi Nobel - una delle condizioni essenziali e costituenti una politica di vita;
4) di indire, in accordo con le centinaia di associazioni e di comitati d'appoggio al manifesto dei Nobel ed allo sciopero della fame di Marco Pannella, che agiscono in Belgio, Francia, Gran Bretagna, Olanda, una giornata internazionale di mobilitazione per il 27 novembre, giorno in cui si svolgerà a Londra la riunione del Consiglio dei Ministri della CEE.
invita il Segretario Federale ad avviare immediatamente lo studio delle procedure atte a processare sia a livello internazionale che nazionale i governanti responsabili di violazione del diritto alla vita ed alla pace, responsabili di concorso nello sterminio di centinaia di milioni di persone.