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Pannella Marco - 11 dicembre 1981
SOSPENSIONE CICCIOMESSERE: "LA VICENDA E' RITENUTA FATTO NORMALE DAI PIU', NEI PALAZZI, A CONDIZIONE CHE VITTIME NE SIANO GLI ALTRI". SULLA SOSPENSIONE DI ROBERTO CICCIOMESSERE, UNA DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO RADICALE MARCO PANNELLA.

SOMMARIO: M. Pannella stigmatizza la sospensione di 12 giorni dai lavori parlamentari inflitta all'on. Cicciomessere [che era saltato sul banco della Presidenza della Camera in protesta per l'espulsione del disegnatore satirico Vincino dalle tribune]: si tratta, osserva Pannella, di "un modo di comportarsi nei confronti dei radicali alla camera dei Deputati che è semplicemente da sottobosco e da sottocultura fascista". L'episodio infatti avviene dopo anni di vane denunce radicali per i (questi sì) gravi fenomeni di inquinamento della vita pubblica: dalle nomine di piduisti ai "vertici dei Corpi più prestigiosi" all'immunità garantita dalla Commissione Inquirente" ai più pericolosi delinquenti di Stato". Pannella denuncia insomma "i moralisti senza moralità, gli ipocriti e i vili che si scandalizzano perché un nonviolento fa un salto da saltimbanco nell'Aula per richiamare l'attenzione del Presidente su comportamenti violenti," ecc...

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(COMUNICATO STAMPA, 11 dicembre 1981)

Roma, 11 dicembre 1981 - NR - In merito al provvedimento disciplinare deciso dalla Presidenza della Camera a carico del deputato radicale Roberto Cicciomessere, il segretario nazionale del Partito Radicale, Marco Pannella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Per anni vi era il dubbio, fra la gente, che mi accadesse di essere spesso eccessivo. Per esempio quando da soli affermavamo che il Presidente Leone doveva essere cacciato via. O quando per cinque anni dichiaravo anche alla Camera, anche alla televisione, che la P2 era ancora più pericolosa della P38.

Mentre denunciavo questo si nominavano dei piduisti ai vertici dei Corpi più prestigiosi dello Stato; o quando per anni denunciavamo come sindoniano, piduista e bancarottiere il più potente editore italiano; o ancora quando denunciavamo l'Inquirente come garanzia di vergognosa immunità per i più pericolosi delinquenti di Stato.

Il tempo è il nostro alleato e oggi la gente, a volte, ci rimprovera forse troppa saggezza. Solo perchè non abbiamo rabbia, avendo saputo giudicare, giorno per giorno, la gravità della situazione nel nostro Paese.

Mi auguro che questa premessa non venga censurata perchè inquadra ed aggrava quanto un avvenimento di oggi mi induce ora a denunciare.

La decisione presa dalla Presidente della Camera nei confronti di Roberto Cicciomessere mi addolora, ma non mi sorprende per nulla. Dal '76 infatti va crescendo, fino a divenire ormai un riflesso prevalente, un modo di comportarsi nei confronti dei radicali alla Camera dei Deputati che è semplicemente da sottobosco e da sottocultura fascista. Per intendersi, in linea con la sottocultura di Farinacci e non certo quella di Bottai e nemmeno quella di Mussolini. Ho detto e ripeto: un riflesso, ed un riflesso dominante.

E per far passare agli occhi della gente, del popolo, della democrazia, comportamenti fascisti, si deve innanzitutto ricorrere all'inganno e alla menzogna perchè la gente sia resa cieca e non possa giudicare. E' quanto è accaduto in questi giorni e in questi mesi, è quanto accade da anni. I moralisti senza moralità, gli ipocriti, e i vili che si scandalizzano perchè un nonviolento fa un salto da saltimbanco nell'aula, che dovrebbe essere prestigiosa, per richiamare infine l'attenzione della Presidente della Camera su comportamenti violenti che stanno rovesciandosi addosso a dei Parlamentari colpevoli solo di cercare di esprimere le loro opinioni. Oltre tutto se dei deputati alla fine usano dei mezzi straordinari, ma comunque assolutamente nonviolenti, per impedire che si continui a consentire nell'aula della Camera dei Deputati ingiurie e violenze degne di un lupanare di suburra, non ci si dovrebbe meravigliare. Ma è vero che la violenza è ritenuta fatto normale dai più, nei palazzi, a condizione che vittime

ne siano gli altri. Ciò detto non mi meraviglierei se qualcuno comincerà a chiedere che il Segretario del Partito Radicale sia espulso per 12 mesi dal Paese. Con le Iotti e i Lagorio che corrono...

 
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