SOMMARIO: Rivolge un appello ai parlamentari della maggioranza perché il Parlamento voglia respingere e "battere" il tentativo del governo "di non stanziare altro che somme marginali per il progetto di legge dei sindaci...", tentativo di cui il presidente del Consiglio Spadolini ha informato il vicepresidente del gruppo radicale on. Franco Roccella. Così facendo, il governo "manca di parola": ma la realtà è che "i fondi spesi lo sono stati [...] per sostenere speculazioni e affari", ecc.
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(COMUNICATO STAMPA, 31 luglio 1982)
Il Presidente del Consiglio Spadolini ha ieri sera comunicato al Vice-Presidente del Gruppo Franco Roccella che il Governo sarà stamane chiamato a deliberare sulla sua proposta di non stanziare altro che somme marginali per il progetto di legge dei sindaci contro lo sterminio per fame nel mondo.
Tale comunicazione, al termine di mesi, settimane, giorni, ore di dibattito, di speranze, di appelli di autorità civili e religiose, di profondo coinvolgimento dell'opinione pubblica, di promesse e di impegni di ministri, deputati, segretari di partiti, di organizzazioni internazionali e nazionali, danno la misura esatta di un Governo e di una maggioranza che giungono a "stangare" perfino il pane e gli elementi di prima necessità per la vita dei cittadini più poveri, pur di dilapidare decine e decine di migliaia di miliardi in acquisti di armamenti, e di tappare le falle di un sistema di potere del quale gli scandali ormai innumerabili costituiscono il vero volto e la vera realtà.
Il Presidente Spadolini, il Ministro degli Esteri, in tal modo, mancano di parola di fronte al mondo intero, cui avevano lo scorso anno, con dichiarazioni altisonanti, a livelli di capi di Stato e di governo, dinanzi ad assemblee che riunivano i rappresentanti di tutto il terzo e quarto mondo, annunciato la spesa di tremila miliardi aggiuntivi ai 4.700 stanziati per il triennio 81-83.
La realtà è altra: finora i fondi spesi lo sono stati, non di rado e sempre più frequente, per sostenere speculazioni ed affari, politiche di guerra, dirigenti corrotti.
Ora, il Governo rifiuta di dare anche in lire 1983, quel che gli aveva procurato, sulla parola, prestigio e plausi, ovunque, essendo dati come spesi nel 1981.
Il Partito radicale, i Gruppi parlamentari ritengono che il Parlamento debba, per rispetto di sè stesso e della figura stessa del paese nel mondo, respingere, battere questa decisione letteralmente ignobile del Governo. E, per questo, si impegnano immediatamente, sin da stamane, con le azioni opportune e necessarie perchè il paese conosca e giudichi quanto sta accadendo.
Il Partito Radicale rivolge un appello non solo ai Partiti che hanno assunto l'impegno pubblico di sostenere "la legge dei sindaci", ma a tutti e ciascuno quei parlamentari della maggioranza che intendano onorare i motivi stessi della loro milizia politica, la propria coscienza e i valori per i quali gli elettori li hanno deputati a rappresentare la nazione".