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Pannella Marco - 3 agosto 1982
PANNELLA: A PRESCINDERE DA QUANTO SARA' RESO PUBBLICO NELLA CONFERENZA-STAMPA CHE OGGI ALLE 12 TERRO' CON I RAPPRESENTANTI DEL MOVIMENTO DEI SINDACI E DEL NUOVO MANIFESTO DI INTELLETTUALI, RENDO PUBBLICA QUESTA "LETTERA APERTA" AI DIRETTORI DEI GIORNALI ED AI MASSIMI DIRIGENTI DELLA RAI-TV

SOMMARIO: Pannella si chiede, preoccupato, "cosa mai dovrà accadere perché il Segretario del partito radicale possa informare l'opinione pubblica" delle sue iniziative, visto che "il servizio di Stato della Rai-TV" prosegue nel suo "ostracismo". E, ancora, si chiede quando lui, Pannella, potrà avere diritto alla sua "immagine" reale e non a quella falsificata, magari grazie a foto di archivio, trasmessa dalla stessa TV. Infine, "quando un giornale ... oserà informare" in merito alle censure e ai richiami ricevuti dalla TV di Stato ad opera delle massime istituzioni dello Stato. Non ci rende conto che con questi silenzi si realizza una "sfida alla legalità" ben più grave di quella perpetrata dalle BR?

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(COMUNICATO STAMPA, 3 agosto 1981)

Ho da porre pubblicamente al Presidente della RAI-TV, al nuovo Direttore Generale, al nuovo Direttore della Rete 1, ed al vecchio della Rete 2, della Televisione, ma anche ai direttori delle reti e delle testate radiofoniche, da una parte, e - dall'altra - pubblicamente ai Presidenti delle Camere, al Presidente della Commissione di Vigilanza (peraltro unico organismo che mostri e abbia mostrato in questa vicenda consapevolezza costituzionale e senso di responsabilità), una domanda, la seguente:

Cosa mai dovrà accadere perché il Segretario del Partito Radicale possa informare l'opinione pubblica, com'è suo diritto e dovere, attraverso il servizio di Stato della RAI-TV, delle sue proposte e delle sue attività, se prosegue nei suoi confronti l'ostracismo in ogni forma ed occasione, se non ha diritto di andare in voce né in occasione di un Comitato Federale del suo partito, né in occasione di fatti ed eventi per i quali dalle televisioni e dalla stampa di ogni parte del mondo viene invece intervistato, e dopo che tutte le forze parlamentari, all'unanimità, hanno constatato e denunciato l'ostracismo del quale è oggetto da più di un anno, se non da sempre? E, ancora, un'altra domanda, tecnico-professionale: quando Pannella avrà diritto alla sua immagine, quando nei francobolli con cui si compitano "notizie" senza informazione sul suo conto, egli apparirà non con foto di archivio, che smentiscono le sue condizioni, ad esempio quando si annuncia (se lo si annuncia) che i medici non possono dargli più di qu

alche giorno, due o tre, se prosegue il suo sciopero della sete?

E, infine, quando un giornale che non abbia vergogna di dire la verità, oserà informare il pubblico e pronunciarsi sul fatto che la RAI-TV da un anno, e ora in 75 giorni, ha rifiutato quattro, ripeto quattro pubblici richiami alla legalità, ed agli indirizzi, del Parlamento, appoggiati dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Senato, dal Consiglio di Amministrazione della stessa RAI-TV, dal Presidente stesso del Consiglio d'Amministrazione, rifiutando giorno dopo giorno di realizzare una grande informazione, pubblici ed ampi dibattiti nelle fasce orarie di massimo ascolto della televisione, sul progetto di legge dei Sindaci, sulle loro petizioni, sul dibattito in corso in Italia e nel mondo, sul pronunciarsi delle forze politiche, sindacali, culturali su questo tema? Ci si rende conto che in tal modo la sfida alla legalità, al diritto, alla giustizia, e proprio su un tema di vita e di morte, subisce un attentato infinitamente più grave che tutti quelli già perpetrati contro la dignità e la forza d

ello Stato e della democrazia, ben più che le azioni criminali delle Br e delle P2? Non è a questo punto lecito pensare che, appunto, vi siano dietro disegni e volontà golpiste, incofessabili?

 
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