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Mellini Mauro - 5 agosto 1982
Per opporsi al degrado
Crisi istituzionale: le proposte dei radicali

Contro la corruzione, le lottizzazioni, gli enti inutili, le incompatibilità. Per un "altro" rigore

di Mauro Mellini

SOMMARIO: Dieci proposte radicali: 1)Inasprire le pene per i reati di corruzione politica; 2) Restringere l'immunita' parlamentare; 3)Punire le raccomandazioni e le lottizzazioni; 4)Garantire la liberta' dei parlamentari controle sanzioni disciplinari erogate dai partiti e 5) dai Gruppi Parlamentari; 6) Abolizione del Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro, ente inutile; 7) Abrogazione del divieto di ricostituzione del partito fascista e di rientro per i discendenti maschi di casa Savoia; 8) Abolizione delle Commissioni bicamerali, "terzo mondo" del Parlamento; 9)Incompatibilita' delle cariche nazionali nei partiti con il mandato parlamentare; 10)Obbligo ai partiti di denunciare nei loro bilanci anche lo stato patrimoniale.

(NOTIZIE RADICALI N. 31, 5 agosto 1982)

Mercoledì 1 ottobre è stata tenuta una conferenza stampa nei locali del Gruppo Parlamentare radicale per illustrare una serie di proposte di legge e di modifica dei regolamenti parlamentari.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente del Gruppo Parlamentare radicale Emma Bonino e Mauro Mellini che ha curato l'estensione del pacchetto di proposte. Le norme presentate rappresentano un complesso coerente di proposte che illustrano, pur senza esaurirla, la posizione radicale sui temi istituzionali ed esprimono una scelta di opposizione concreta - con quel rigore che ha da sempre caratterizzato l'operare politico dei radicali - alla corruzione istituzionalizzata nella vita pubblica, alle degenerazioni partitocratiche, alla permanenza di Enti e sovrastrutture normative inutili e dannosi.

E' questa la prima iniziativa del Gruppo parlamentare che interviene direttamente sulla questione istituzionale ma già a novembre si cercherà di dare seguito ad essa con un convegno che analizzerà il ruolo odierno dei partiti politici alla luce dell'articolo 49 della costituzione: "I partiti sono una organizzazione privata..." per verificare cosa sia rimasto di privato a questi organismi che, dal finanziamento in poi sono fin troppo pubblici in tutto tranne che nella limpidezza di ciò che "dovrebbero" esserlo.

Questi rapporti di malcostume politico ed amministrativo hanno ormai raggiunto livelli ed estensioni tali da intaccare nelle loro generalità tutti i rapporti tra il cittadino e lo stato; sicché tutto nella vita del singolo viene spostato dal piano del diritto a quello del privilegio, della prevaricazione; alla necessità del postulare. Dalla collocazione in una scuola materna alla ricerca del posto di lavoro. Le proposte sono:

1) una legge per l'inasprimento delle pene per i reati di corruzione, di concussione, di peculato ed in genere dei reati contro le pubbliche Amministrazioni e per l'associazione a delinquere avente tale finalità, nonché per l'equiparazione degli esponenti dei partiti politici ai pubblici ufficiali agli effetti delle aggravanti per tali reati;

2) una legge restrittiva dell'immunità parlamentare;

3) una legge che punisce le raccomandazioni e le lottizzazioni;

4) una legge che vieta ai partiti politici di erogare sanzioni disciplinari ai parlamentari per gli atteggiamenti assunti in Parlamento, anche in vista dell'abolizione del voto segreto;

5) una aggiunta al regolamento della Camera che stabilisce analogo divieto per i Gruppi Parlamentari;

6) una proposta di legge costituzionale che preveda l'abolizione dell'articolo 99 della Costituzione e cioè l'abolizione del CNEL, Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro come Ente inutile;

7) una legge costituzionale che abroga le disposizioni XII e XIII della Costituzione (divieto di riorganizzazione del partito fascista e del ritorno dei maschi di casa Savoia in Italia);

8) una legge che abolisce le Commissioni bicamerali, rimettendone la competenza alle rispettive Commissioni dei due rami del Parlamento (abolizione del "terzo mondo" del Parlamento;

9) una legge che stabilisce l'incompatibilità delle cariche nazionali nei partiti politici con il mandato parlamentare;

10) una legge che aggiunge, alle disposizioni della legge sul finanziamento dei partiti, l'obbligo di corredare il bilancio della situazione patrimoniale dei partiti stessi, disposizione misteriosamente scomparsa durante la discussione alla Camera, con la conseguenza che i partiti non sono obbligati, secondo il modello di bilancio predisposto dalla Presidenza della Camera, ad esempio, a denunciare i debiti contratti con Calvi ecc. ecc.

Queste proposte muovono da una constatazione precisa: che la cosiddetta crisi istituzionale del nostro Paese in gran parte è determinata da deformazioni del meccanismo istituzionale, che molto spesso passano addirittura attraverso violazioni della Costituzione e prassi che rappresentano dei veri e propri reati. La corruzione, la lottizzazione, le raccomandazioni, la concussione sono delle attività che dal Codice Penale passano nella "Costituzione di fatto" del nostro Paese, operando una degradazione non soltanto della moralità pubblica ma anche dei meccanismi costituzionali".

 
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