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Pannella Marco - 12 agosto 1982
PANNELLA: L'OSTRACISMO DEGLI SCRIVANI DELLA FIAT E DELLA MONTEDISON, DEI GIORNALI DI CARACCIOLO E I RISCHI DELL'ESPLODERE DELLA VIOLENZA - COLORO CHE PUNTANO SUL PENTAPARTITO GUIDATO DA FANFANI ESCANO ALLO SCOPERTO - LA POSIZIONE RADICALE NON E' PREGIUDIZIALMENTE CONTRARIA A NULLA MA...

SOMMARIO: Nonostante il silenzio della stampa (dal "giornale della Montedison...a quello della FIAT") i radicali continuano a battersi per l'"alternativa a un putrido sistema di potere", chiedendo "nuove elezioni" e proponendo un programma di governo su tre punti: Diminuzione delle spese militari, approvazione della legge dei Sindaci, destinazione delle somme recuperate a occupazione, casa e pensioni.

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(COMUNICATO STAMPA, 12 agosto 1982)

L'ostracismo che di nuovo cade sulla posizione e sulle attività radicali, dal giornale della Montedison ai telegiornali, dai giornali dell'editore socio affezionato e leale di Carboni a quello della FIAT, non ci si sgomenta poiché era ed è scontato. Ma ci conferma quanto radicale deve essere l'alternativa ad un putrido sistema di potere; alternativa di cultura, non solamente e limitatamente di specifico programma politico.

Occorrono nuove elezioni, anche se il gioco elettorale rischia di essere truccato, poichè si cerca di impedire al paese di conoscere per scegliere e deliberare. La prima riforma da perseguire è quella democratico-elettorale: se non fosse realizzata l'Italia sarebbe all'immediata vigilia di gravi svonvolgimenti autoritari, di esasperazione, di rivolte, di violenze senza precedenti. Noi siamo impegnati a sostituire questo sbocco che sembra fatale con quello della nonviolenza e della civiltà democratica. Solamente un paese che consapevolmente sceglie la via della ricostruzione può parteciparvi e sostenerla.

Coloro che pensano di risolvere la crisi, bruciando quel che resta di non bruciato di Spadolini, per far ricorso ad un pentapartito diretto dal Presidente Fanfani, è opportuno che non facciano perdere tempo ed escano allo scoperto.

Quel che interessa ai radicali è: 1) che si recuperino urgentemente i 100.000 miliardi impegnati da qui all'86 in spese militari, specie in acquisti di nuovi sistemi d'arma ed altre spese parassitarie; 2) che tenendo fede alle dichiarazioni di priorità sul fronte della vita e della pace, si approvi e si realizzi la proposta di legge dei sindaci per una grande azione politica internazionale, guidata da una alta autorità politica, per assicurare la vita anziché lo sterminio di almeno tre milioni di persone nei prossimi dodici mesi; 3) che venga affermata l'altra priorità degli investimenti sociali, destinando all'occupazione, alla casa, alle pensioni, alla sanità la maggior parte di quei 100.000 miliardi di lire.

Siamo convinti che questo può essere realizzato solamente attraverso il leale ricorso al giudizio del paese. Se vi fossero altre strade non rifiuteremmo certo prioritariamente di percorrerle. Ma questa semplice ipotesi è tutta da dimostrare, poiché non crediamo che questo o quell'uomo possa arrivare a correggere davvero la putrida logica partitocratica che ha portato il governo Spadolini a essere quello dello sfascio e del fallimento.

 
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