Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 03 mag. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Pannella Marco - 26 agosto 1982
DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA, SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO RADICALE

SOMMARIO: Suggerisce che i due rami del Parlamento trovino il modo corretto, legale e civile per abrogare la disposizione della Costituzione che vieta il rientro in Italia degli eredi dei Savoia; ove ciò non fosse possibile, suggerisce ad Umberto di Savoia "di compiere uno di quei gesti nonviolenti e socratici di civile disobbedienza" per ottenere l'eliminazione di una legge ormai "ingiusta". Il PR si impegnerebbe "sul piano pratico" a sostenere tale "civilissima azione".

-------------------------

(COMUNICATO STAMPA, 26 agosto 1982)

Sulla vicenda di Umberto di Savoia, e del suo umanissimo desiderio di rientrare in Italia e di non essere più considerato altrimenti che come un semplice cittadino italiano, non dovrebbero mancare soluzioni anche tecniche ed immediate.

I "costituzionalisti" ed i politici che per 35 anni hanno inventato ed imposto la Costituzione "materiale" contro lettera e spirito della Costituzione scritta, non dovrebbero trovarsi in altro imbarazzo che quello della scelta. Ma per il legittimista della Costituzione repubblicana che io sono, c'è la via semplice e doverosa di una procedura lineare: perchè non liquidare in pochi giorni da lunedì prossimo fra le due Camere la questione, rendendo così un giusto servizio alla Repubblica Italiana, togliendo di mezzo una disposizione di salvaguardia e tutela che non ha più - per fortuna - alcuna ragione di esistere? Lo ripeto: dinanzi ad una speranza molto umana di una persona, perchè inutilmente tradirla, perchè non dare la pienezza dei diritti repubblicani ai discendenti della Monarchia Sabauda? Mi auguro che tutti i Gruppi, non solo quelli radicali della Camera e del Senato, vogliano e sappiano muoversi in questa direzione. Altrimento non ci resta che suggerire ad Umberto di Savoia, non solo e non tanto per s

é o i suoi discendenti ma per la Repubblica italiana, di compiere uno di quei gesti nonviolenti e socratici di civile disobbedienza onde ottenere che una legge ormai, più che inutile, ingiusta, sia posta al centro dell'opinione pubblica e, di conseguenza, eliminata.

Va da sè che il Partito Radicale non potrebbe, in tal caso, sul piano pratico non impegnarsi a sostegno di siffatta civilissima azione.

 
Argomenti correlati:
monarchia
costituzione
stampa questo documento invia questa pagina per mail