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Amici della Terra - 3 settembre 1982
Gli Amici della Terra propongono: Liste verdi a primavera
Una proposta di iniziativa da attuare subito

SOMMARIO: La proposta che gli Amici della Terra hanno rivolto alle altre organizzazione ecologiste per la presentazioni di liste verdi alle elezioni amministrative.

(NOTIZIE RADICALI n. 33, 3 settembre 1982)

In una conferenza stampa tenuta il 19 novembre a Roma, gli Amici della Terra hanno illustrato la proposta da essi avanzata alle associazioni ecologiche nazionali WWF, Italia Nostra, Lega per l'ambiente Arci, e ai partiti non filonucleari DP, PDUP e PR, di un impegno comune per la presentazione di "liste verdi" alle elezioni amministrative della prossima primavera. La proposta verrà estesa a tutti i gruppi ecologisti identificabili, soprattutto a livello locale.

"Non proponiamo dibattiti teorici né tavole rotonde - ha precisato la Presidente degli Amici della Terra, Rosa Filippini -, ma un'iniziativa immediatamente operativa. Il tempo delle analisi teoriche, delle analisi sociopolitiche ecc., è finito, incalzato dai tempi politici, estremamente accelerati, della crisi economica e politica, e dalla vicinanza delle elezioni amministrative. Le "liste verdi" per la prossima primavera sono, dunque, un'iniziativa necessaria ed urgente, da avviare subito, e da realizzare nell'unità più ampia e nel coordinamento, non burocratico ma operativo, di tutte le realtà e presenze ecologiste a livello locale, oltre che nazionale".

La proposta è stata presentata anche a DP, PDUP e PR, nella speranza che questi partiti rinuncino a presentare liste proprie e si impegnino, assieme agli ecologisti, per costituire le liste verdi.

"Se questi partiti non accetteranno - ha affermato la Presidente degli AdT - commetteranno un grosso errore politico, autoescludendosi dall'unica iniziativa elettorale capace di rinnovare il quadro determinante dei governi locali. Ma in realtà siamo ottimisti sulla loro disponibilità".

Gli AdT convocheranno un incontro di lavoro entro una decina di giorni: la formazione di liste verdi locali, infatti, rischia di essere molto lunga, se si vuole che vangano mobilitate tutte le energie presenti sui tanti fronti ecologici già aperti nel nostro paese.

"Il verde - ha affermato la Presidente degli AdT - non è merce d'importazione: esiste da anni anche in Italia, malgrado la presenza soffocante dei tradizionali partiti burocratici. Tirarlo fuori e tradurlo in presenza elettorale diretta è l'obiettivo della nostra iniziativa. La vita politica italiana va rinnovata, a partire dall'ambito più vicino ai problemi quotidiani della gente".

Gli AdT hanno infine prospettato un'ipotesi-quida per la formazione delle liste: per evitare possibili strumentalizzazioni partitiche si potrebbe operare sul meccanismo dei capilista per garantire l'elezione in primo luogo, di personalità non di partito.

 
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