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Notizie Radicali - 3 settembre 1982
"Comiso tradita"

SOMMARIO: Contro il pacifismo di sola protesta i radicali propongono la mobilitazione mirata a sconfiggere la politica di riarmo adottata dall'Italia.

(Suppl. a NOTIZIE RADICALI n. 33, 3 settembre 1982)

Il 29 e 30 novembre 1982, per 48 ore, Marco Pannella a tenuto un Filodiretto a TeleRoma 56 e Radio: Radicale sul tema "Comiso tradita?". Con gli interlocutori e gli ospiti che si sono alternati ai microfoni delle emittenti romane, il segretario radicale ha sostenuto una tesi precisa: la battaglia di Comiso si vince a Roma, in Parlamento, nello scontro con il Governo e le sue scelte, e la mobilitazione popolare ha senso solo se mirata sull'obiettivo di sconfiggere la politica militarista - di riarmo convenzionale e nucleare - adottata nel nostro paese.

Scalpore ha determinato la tesi del Professor Fornari: il problema non è tanto di bloccare i missili, quanto di assegnare all'Europa (e a ciascun continente: Asia, Africa e Oceania, secondo una ripartizione geopolitica piuttosto misteriosa) una capacità nucleare deterrente di pari valore qualitativo e quantitativo rispetto a quelle delle superpotenze. Solo così si realizzerebbe - secondo Fornari, promotore in prima fila della Marcia Milano-Comiso - una situazione "a prova di Machiavelli", e ci si orienterebbe verso la pienezza, del diritto a disporre di condizioni paritarie di autodistruzione atomica. Ma la tesi di Fornari non deve scandalizzare, in quanto, porta alle ineluttabili conseguenze logiche la teoria dell'"equilibrio del terrore".

Pannella ha posto pubblicamente nel corso della trasmissione ai promotori della Marcia ed al PCI, che ne è il solo, vero organizzatore, la proposta di far confluire per alcuni giorni i marciatori a Roma in occasione della presentazione del nuovo Governo al Senato e alla Camera, di recuperare con piena dignità tra gli obiettivi dell'iniziativa l'Operazione Sopravvivenza lanciata da 1.300 Sindaci italiani, di reclamare l'immediata riduzione delle spese militari a favore di investimenti civili e di progresso (occupazione, pensioni, case, innanzitutto). Pannella ha anche proposto al PCl e alle forze di sinistra la costituzione - nella prospettiva del Governo-ombra delle forze di alternativa - un Ministero-ombra sulle questioni della pace e della politica della difesa.

Nonostante che queste proposte fossero poi rilanciate in colloqui formali, i radicali non hanno raccolto che dichiarazioni di buona volontà che si sono rapidamente dissolte: né manifestazione a Piazza Navona (in prossimità di Palazzo Madama e Montecitorio), né fermata dello Marcia a Roma, né manifestazioni sotto le sedi dei partiti, né modifica dei contenuti e degli obiettivi: le iniziative generiche ed agitatorie mostrano di essere più redditizie, di quelle - puntuali, difficili, onerose - di vera opposizione; di quelle capaci di promuovere "protesta" ma anche "proposta".

E' la stessa logica per cui, a Comiso, il PCI ha lasciato cadere da un anno e mezzo le proposte radicali per un referendum consultivo comunale sui missili, per un ostruzionismo in Consiglio Comunale contro gli atti amministrativi relativi alla base, per il rilancio della destinazione civile dell'Aeroporto Magliocco. Per questo oggi, a maggior ragione, la sorte di Comiso si deciderà a Roma.

 
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