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Teodori Massimo - 21 ottobre 1982
LA PRESIDENZA DELLA CAMERA HA BLOCCATO UNA MOZIONE RADICALE PER LA DENUNCIA DEL TRATTATO LATERANENSE IN SEGUITO AL FURTO DELL'IOR.
PROTESTA DEL DEPUTATO TEODORI PER L'INAMMISSIBILE PROCEDURA E SINDACATO POLITICO DELLA PRESIDENZA

SOMMARIO: L'on. Teodori deplora, presso la Presidente della camera on. Jotti, che negli Atti Parlamentari non sia stato ancora pubblicato il testo della mozione da lui (ed altri deputati radicali) presentata sulla questione "IOR e Trattato lateranense". Sostiene che le ragioni addotte per la non-pubblicazione non sono valide, ma puramente discrezionali. Segue il testo della lunga mozione in cui, dopo aver constatato che attraverso lo IOR [la Banca Vaticana, n.d.r.] si sono condotte attività finanziarie illecite e "truffaldine", si chiede "la messa in atto di adeguati strumenti di pressione internazionale" perché siano rispettate le obbligazioni contratte d Stato e Chiesa con il Concordato, si impegna il governo alla denuncia del trattato del Laterano e si sollecita intanto lo Stato perché sospenda alcune provvidenze finanziarie erogate a favore di enti ecclesiastici [di cui segue l'elenco, n.d.r.].

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Roma, 21 ottobre 1982

On. NILDE JOTTI

Presidente della Camera

Signor Presidente,

insieme con altri colleghi radicali ho presentato il 18 ottobre una mozione sulla questione "IOR e Trattato lateranense".

La mozione, ad oggi, non è stata ancora pubblicata negli atti parlamentari. Per via ufficiosa mi si è fatto sapere che esisterebbero "perplessità" sul dispositivo che impegna il Governo "a denunciare fin da ora il Trattato del laterano che, nel caso dell'IOR, è l'atto internazionale che consente l'attività del centro finanziario operante costantemente ai danni dell'Italia con vere e proprie operazioni di criminalità finanziarie".

Intendo protestare e per il metodo e per il merito. Non è accettabile il metodo, da parte della Presidenza, di bloccare atti presentati da parlamentari senza, tra l'altro, esplicitarne la ragione e, quindi, con un uso della discrezionalità non previsto dagli artt. 139 e 89 del regolamento per i quali si richiamano solo eventuali "frasi sconvenienti".

Quanto al merito, la dottrina ha diversi e contrastanti indirizzi sicchè molti autorevoli costituzionalisti si sono ripetutamente pronunziati a favore della tesi della possibilità della denuncia unilaterale del Concordato e del Trattato.

E' perciò che il blocco della mozione si configura come un atto di sindacato sull'indirizzo politico dei deputati firmatari e, come tale, non è accettabile sotto nessun aspetto.

Voglia gradire i miei cordiali saluti

Massimo Teodori

MOZIONE

Roma, 18.10.1982

Udite le dichiarazioni alla Camera del Ministro del Tesoro dell'8 ottobre 1982 nelle quali inequivocabilmente si indica in 1.800 miliardi il debito dell'IOR nei confronti del Banco Ambrosiano S.p.A.; e rilevata altresì la volontà vaticana di non onorare il proprio debito secondo quanto ripetutamente affermato da fonti autorevoli, anche negli ultimi giorni, con i vari pronunciamenti delle commissioni di indagine della Santa Sede;

constatato il ripetersi di attività finanziaria truffaldina su larga scala da parte dell'IOR ai danni dell'Italia, di cui quella relativa al Banco Ambrosiano costituisce l'ultimo episodio di una lunga serie che comprende il crack Sindona, gli scandali Svirobank con il suicidio di Mario Tronconi e l'Italmobiliare, l'uso del canale vaticano per l'esportazione di capitali da parte di privati come nel caso della "sindoniana lista dei 500": attività truffaldina già ripetutamente caduta sotto il fuoco della giustizia italiana così come evidenziato anche dagli arresti e dalle comunicazioni giudiziarie emessi in diverse occasioni nei confronti dei massimi esponenti dell'IOR, fra cui Luigi Mennini, Massimo Spada e il Cardinal Marcinkus, sì da configurare l'IOR come un vero e proprio centro di criminalità finanziaria;

valutata la natura dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR) con la sua autonoma personalità giuridica, come si desume dall'atto istitutivo del 27 giugno 1942 a firma di Pio XII, cioè di un ente che pur avendo sede nella Città del Vaticano non è destinato alla sua amministrazione civile ma risulta collegato con autonoma responsabilità patrimoniale agli organi della Chiesa Cattolica universale e quindi si presenta come un ente di diritto canonico; e considerata altresì l'applicabilità all'IOR di quanto previsto dall'articolo 11 del Trattato del 1929 che garantisce l'esenzione da ogni ingerenza da parte dello Stato Italiano negli enti centrali della Chiesa Cattolica;

constatato altresì che non esistono strumenti legali per esigere il pagamento del debito da parte dell'IOR verso l'Ambrosiano S.p.A., origine di ingenti perdite per depositanti e azionisti italiani e quindi di rilevante danno finanziario per l'intera comunità italiana a causa degli interventi compensativi dello Istituto di emissione; e ritenuto che nel rapporto fra Stato italiano e Stato Vaticano non sia percorribile altra via che non sia l'appello al Pontefice, come evidente dalle stesse dichiarazioni del Ministro del Tesoro, oppure la messa in atto di adeguati strumenti di pressione internazionale affinchè siano rispettate le obbligazioni contratte e la legalità nei rapporti fra due entità sovrane;

IMPEGNA IL GOVERNO

a) a denunciare fin da ora il trattato del Laterano che, nel caso dell'IOR, è l'atto internazionale che ha consentito l'attività del centro finanziario operante costantemente ai danni dell'Italia con vere e proprie operazioni di criminalità finanziaria;

b) a sospendere nel frattempo le provvidenze previste nei capitoli del bilancio di previsione dello Stato per il 1982 (cassa) le quali direttamente o indirettamente vanno a beneficiare persone o istituzioni cattoliche o attività che a queste fanno capo in collegamento con gli organi della chiesa cattolica universale, di cui l'IOR è parte: e in particolare

- Ministero degli Affari Esteri. N. 3.577 "Contributi in denaro, libri e materiale didattico ad enti, associazioni e comitati per l'assistenza educativa, scolastica e culturale dei lavoratori italiani all'estero e delle loro famiglie": lire 9 miliardi.

- Ministero per la Pubblica Istruzione. N. 1461 "Assegni, premi, sussidi, contributi per il mantenimento e la diffusione delle scuole materne non statali": lire 32 miliardi; N. 2.132 "Sussidi e contributi a scuole medie non statali": lire 28.700.000;

N. 3.671 "Contributi per il funzionamento delle scuole magistrali dipendenti da enti morali": lire 800.000.000; N. 1625 "Contributi per il mantenimento di scuole elementari parificate": lire 49.000.000.000.

- Ministero dell'Interno - Amministrazione del fondo per il culto. N. 188 "Supplementi di congrua ai parroci e vicari e cappellani curati, nonchè ai canonici delle chiese cattedrali e palatine ed ai vescovi. Assegni agli economi spirituali. Emolumenti di servizio e di riposo al clero e dotazioni fisse a chiese o ad enti religiosi nelle province dell'ex-regime austro-ungarico": lire 100.000.000.000; N. 190 "Contributi per ufficiatura e manutenzione di chiese in uso alle missioni cattoliche italiane all'estero": lire 80.000.000; N. 191 "Concorso del fondo per il culto alle missioni italiane all'estero che dedicano l'opera loro anche a scopi di istruzione e di beneficenza": lire 60.000.000; N. 192 "Concorso e sussidi per spese di culto per la diffusione religiosa all'estero": lire 85.000.000; n. 193 "Sovvenzioni ed interventi per acquisto e manutenzione di mobili e arredi sacri": L. 420 milioni; n. 194 "Sovvenzioni ed interventi in favore del clero, del personale addetto al culto, dei seminari delle comunità re

ligiose. Spese per il mantenimento del clero bisognoso ricoverato in case di riposo e per il funzionamento delle case stesse": L. 980.000.000; n. 195 "Sovvenzioni ed interventi per l'esercizio del culto e per manutenzioni di edifici scolastici ed opere annesse non dipendenti dal fondo per il culto": L. 460.000.000; n. 198 "Sovvenzioni nelle spese per la ufficiatura delle Chiese": L. 230.000.000; n. 531 "Concorso per restauro e costruzione di edifici ecclesiastici a cura ed uso delle missioni cattoliche italiane all'estero": L. 30.000.000; n. 532 "Sovvenzioni ed interventi per costruzioni e restauri di edifici ecclesiastici ed opere annesse anche non dipendenti dal fondo per il culto": L. 1.430.000.000; n. 533 "Sovvenzioni ed interventi nel restauro ed ampliamento di chiese ed edifici annessi. Impianti fissi per l'esercizio del culto": L. 1.500.000.000.

- Fondo di beneficenza e di religione nella città di Roma. "Dai numeri 181 fino a 191: L. 1.261.775.000; n. 531 "Assegnazioni per restauro di fabbricati e di edifici ecclesiastici": L. 1.017.000.000.

- Ministero dei lavori pubblici. Edilizia per il culto. N. 7871 "Concorso dello Stato nella costruzione e ricostruzione di chiese": L. 10.400.000.000; n. 7872 "Contributi trentacinquennali per la costruzione e il completamento di chiese parrocchiali e locali ad uso di ministero pastorale o di ufficio o di abitazione del parroco": L. 10.000.000.000.

Teodori, Aiello, Aglietta, Bonino, Cicciomessere, Corleone, Calderisi, De Cataldo, Faccio, Mellini, Rippa, Roccella, Tessari A.

 
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