SOMMARIO: La censura di regime sui problemi fondamentali della vita e della qualità della vita. Gli obiettivi del digiuno: alternativa allo sterminio per fame e voto per la riforma pensionistica.
(NOTIZIE RADICALI n. 2, 11 gennaio 1983)
L'8 gennaio: per richiamare l'informazione e l'attenzione sulle iniziative volte a deliberare nei parlamenti e nei governi una immediata alternativa allo sterminio per fame, e sull'insuperabile necessità di votare la riforma pensionistica, Pannella ha annunciato che riprenderà il digiuno della sete il 23 gennaio. Lo ha fatto con il seguente comunicato:
"Sui problemi fondamentali della nostra società e del nostro Paese, sulla vita e la qualità della vita in termini di leggi, di bilanci, di scelte politiche per l'oggi e per il domani, i politicanti della partitocrazia e i loro cronisti di regime cercano in ogni modo di tacere, di impedire agli italiani ogni informazione, ogni riflessione, ogni giudizio.
Una indecorosa sceneggiata, una falsa rissa calcolata a freddo, oggetti fittizi di contrapposizione dilagano così per occupare ogni spazio politico nel dibattito e nella vita democratica ad impedire che questa classe dirigente sia valutata dal popolo in relazione alle vere scelte quotidiane che compie che sono convergenti e comuni. La sola verità di questa rissa è nel bottino comune nella consueta lotta per le diverse spartizioni.
Per richiamare l'informazione e l'attenzione da una parte sulle iniziative atte a deliberare una immediata alternativa allo sterminio per fame, dall'altra sull'insuperabile necessità di votare la riforma pensionistica e di elevare subito i minimi almeno delle pensioni sociali e di quelle equipollenti, ho per tre giorni e mezzo condotto un digiuno della sete e della fame terminato alle 14 di ieri (n.d.r. domenica 16 gennaio 1983).
La risposta è stata di una rabbiosa accettazione di un'informazione politica priva di decoro nei suoi contenuti e tipicamente da regime degli anni '30 nelle sue forme e nelle sue cronache. Constatato con paura ormai che viene compiuta la dolorosa scelta di censurare tutto quanto concretamente può costituire e costituisce ogni giorno alternativa di vita o di morte, alternativa di vita civile o di vita sempre più insopportabile per la stragrande maggioranza dei cittadini.
Di conseguenza mentre viene convocato il Consiglio Federale del Partito Radicale per deliberare le iniziative opportune, annuncio sin d'ora che riprenderò il digiuno della sete il 23 gennaio, con gli stessi obiettivi di quello ieri terminato".