Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 28 apr. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Pannella Marco - 11 gennaio 1983
Vogliamo vincere, con te, una realtà insopportabile
di Marco Pannella

SOMMARIO: E' insopportabile sapere che la vita e la dignità della vita dipendono solamente da scelte politiche, dallo scegliere una legge piuttosto di un'altra, semplicemente dal volerlo. E' possibile e necessario convertire anche fame e sete in cibo per la vita e la giustizia. 800 iscritti al Partito radicale, costituiti su obiettivi precisi. Le scelte individuali alla base della possibilità di successo.

(NOTIZIE RADICALI n. 2, 11 gennaio 1983)

L'inizio di quest'anno ci pare già lontano. Troppo grave d'eventi, per scienza e coscienza, diventa il tempo che stiamo vivendo, perché venti albe invernali non gravino come indicibilmente lunghe e lente, indicibilmente definitive, ciascuna, per la sorte di tanti, del paese, di speranze crudelmente adeguate e necessarie ai ragionevoli compiti di donne ed uomini di buona volontà, uniti per conquistare un po' di pace, di vita, un po' di legge e di suo rispetto in un mondo pazzesco per la follia o la cattiveria dei poteri.

Non si tratta di voler farci carico, come l'"agnello di Dio" delle bella preghiera, di tutto il male del mondo. Detestiamo sacrifici e sofferenze, amiamo esser vivi e tentare la felicità. Né di voler esser angeli: ché chi vuol essere angelo, è bestia; e lo sappiamo.

Ma - vivaddio! - saper quanto dipende solamente dal volerlo, che milioni e milioni di agonizzanti si levino vivi e con loro il lavoro della vita e dello sviluppo per tanta parte del mondo; saper che l'angoscia d'una vita sempre più stenta, insopportabile, per milioni di noi, senza lavoro, senza il danaro per sopravvivere decentemente, danaro cui s'ha diritto per pensione, può esser vinta e alleviata; sapere che questo volerlo, questo deciderlo costituirebbe anche per subito già attaccare le cause stesse e non solo il male, poiché la prima causa è nella scelta di altro da questo, e scelte politica, è scelte di una legge anziché di un'altra, sapere tutto questo rende letteralmente, letteralmente "insopportabile" quel che accade.

C'è la legge proposta e sostenuta da uno schieramento senza precedenti per un decreto di vita per almeno tre milioni di esseri che altrimenti sono già morti, proposta di legge che sindaci rappresentanti 36 milioni di italiani richiedono oggi di votare. C'è la riforma pensionistica, la loro, promessa, assicurata, per subito, per la settimana, il mese, la stagione successiva, per ora. C'è il bilancio dello Stato che grida che il minimo delle pensioni per milioni di persone può essere elevato, solo cessando di distogliere centinaia di migliaia di miliardi dalle opere per cui sono forniti e prodotti dalla gente che lavora, paga tasse, è stangata, e continua ad esser onesta e leale.

Allora, compagne, compagni, abbiamo ragione a dirci che non c'è scelta, che non sia di morte, di sconfitta, di sciagurata incoscienza. Allora è ragionevole, impossibile fare altrimenti, che da venti giorni del 1983, mattina, sera, notte, alla Camera, al Senato, al Partito, a casa, per le strade di nuovo, con tavoli e firme, marce e disobbedienze, parlando, scrivendo, con tutto il rigore e la puntualità della fantasia radicale, con l'integrità e la forza di tutto il nostro essere, dia più che mai davvero corpo, parola, mano, intelligenza, amore, davvero valore, realtà ad una politica forte, vincente, di pace, di vita, di umile e anche lieta, ma straordinaria volontà e ambizione.

E' possibile, è necessario convertire anche fame, anche sete, in cibo per la vita e la giustizia.

Siamo, ad oggi, in Italia, ottocento compagne e compagni ad esserci costituiti in Partito Radicale del 1983, con questi obiettivi, per queste settimane, perché in queste settimane il Parlamento italiano, il Governo, questo, non più di questo, decretino.

Gli altri, quelli che in questo momento ci leggeranno, o ascolteranno da altrove, ciascuno di voi, tu - senza retorica - tu che leggi, da quel che farai, prefigurerai in questo momento nella tua coscienza, in quel che farai o non farai, nell'ora successiva, restando fra gli altri sessanta milioni, o unendoti a noi per non consentire che si sia battuti e cancellati, tu, prima ancora che Governo e Parlamento, tu anche - che lo voglia o no - emetti un decreto, valido per la vita, per il mondo. C'è bisogno di te. ti aspettiamo.

 
Argomenti correlati:
pensioni
stampa questo documento invia questa pagina per mail