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Notizie Radicali - 5 febbraio 1983
Fanfani governa, e il Pci gli fa la guardia

SOMMARIO: Il Pci puntello della maggioranza governativa; presenti o assenti a seconda delle necessità di regime, la loro connivenza si compra con poco. Aumento del bilancio militare. Nilde Jotti kapò in aula. Fino a quando compagni?

(NOTIZIE RADICALI N. 4, 5 febbraio 1983)

"Montecitorio". Alla conferenza dei capigruppo, Giorgio Napolitano è fra i più intransigenti. La Camera deve discutere solo dei decreti Fanfani, della stangata. Non d'altro. fissato l'ordine dei lavori, si va in aula a recitare la tragicommedia. Basterebbe che un terzo dei deputati comunisti si alzassero, prendessero la parola, presentassero emendamenti. Ma non succede. Negli ultimi giorni si è addirittura visto un Pci ridotto a truppa d'appoggio: massiccia presenza d'aula per garantire il numero legale, affinché non sia sconvocata la seduta, non saltino i decreti, non cada il governo. Il Pci, ha bisogno di Fanfani: a lui il monopolio della maggioranza, per averne in cambio il "pieno di voti" di opposizione.

"Commissioni parlamentari". Si discute di nuovi salassi ai precari della scuola. Nelle sezioni sono volate parole grosse: "Non passeranno". Al momento del voto in commissione, 14 dei 15 commissari del Pci sono fatti squagliare. Desaparecidos. Uno resta a "opporsi". Al Senato viene approvato l'art. 17 per comprare l'assenso dei comuni sul nucleare. I comunisti lo dicono apertamente: se la maggioranza tentenna la leadership dell'atomo la prendiamo noi. Intanto le tipografie lavorano a pieno ritmo per stampare gli autoadesivi dell'ARCI da dare ai ragazzi: "Centrali nucleari uguale bombe nucleari".

"Bilancio dello Stato". 105% di aumento del militari in tre anni, grazie al silenzio dei parlamentari del Pci. E' l'altra faccia della medaglia. Sull'Unità si deve solo scrivere delle "marce per la pace, contro i missili". E mentre la mattina si mette sotto accusa il "sistema dei partiti", al pomeriggio si dividono con gli altri le torte, magari all'"emiliana". Unità sanitarie locali e cooperative, Rai, regioni, comuni e quartieri.

"Presidenza della Camera". Lo stile è cambiato. Non è più quello di Pietro Ingrao. La Jotti entra nella storia come la presidente che ha modificato due volte le regole del gioco. Chi "disturba" è gettato fuori dell'aula. Se insiste, può anche prendersi qualche "carezza", come è avvenuto pochi giorni fa.

"Informazioni". Per la prima volta, da anni, il Pci è divenuto in questi ultimi mesi di partito più presente sugli schermi di Stato. Più della DC! Più del governo! E' il prezzo che questo regime gli paga.

"Cari compagni del Pci", questi non sono che alcuni esempi. Se ne potrebbe (e forse dovrebbe) scrivere un'enciclopedia. Si prepara il "grande congresso del grande partito della grande alternativa". E' per irridotta speranza di dialogo che continuiamo e continueremo a dirvi queste cose, offrendovi le nostre lotte, la nostra attività parlamentare, queste petizioni, la possibilità di battaglie comuni. Voi sapete che mai abbiamo rincorso falsi problemi. Mai ci siamo accomodati alle tonnellate di parole sprecate nel chiedervi "lo strappo". E' altro vero strappo in questione: lo strappo con una politica perdente. Uno strappo forse ancor più doloroso, ma altrettanto necessario. E' questo che da compagni abbiamo il dovere di chiedervi.

 
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