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Partito radicale - 1 maggio 1983
Li voterete per altri 30 anni?

(testo del volantino diffuso dal Partito radicale in occasione delle elezioni del 26 giugno 1983)

Da 35 anni votate questi partiti. E ad ogni elezione vi sentite in dovere di rivotarli. Ve lo dicono anche personaggi autorevoli: turatevi il naso, chiudete gli occhi, ma votateli. E voi, ubbidienti, li votate e poi riprendete a lamentarvi.

Dite che i politici sono tutti uguali, che la politica fa schifo, che non c'è nulla da fare. Smettetela, per favore: se dopo 35 anni abbiamo questa classe politica, la colpa è anche vostra. Essa vive del vostro voto e del vostro consenso, è a vostra immagine.

Ubbidirete anche stavolta?

Il partito radicale ha predisposto una "doppia diga contro la partitocrazia".

1 Il nostro primo impegno è di ottenere che il massimo numero di cittadini neghi a queste elezioni dignità e legittimità democratiche, con comportamenti capaci di costringere i partiti a cambiare politica: "scheda nulla, scheda bianca, astensione". Anche noi faremo così: annulleremo le nostre schede, scriveremo su di esse i nostri programmi, le firmeremo perché siano riconoscibili.

Il 26 giugno ci potrà essere un 20 per cento e anche più di elettori che diranno non alla partitocrazia e alla sua politica rovinosa. E con questo grande "sciopero" democratico daranno vita al secondo partito italiano, quello dei cittadini critici, dei puritani della democrazia.

2 Per tutti coloro, invece, che non se la sentiranno di seguirci nel rifiuto, per coloro che non sono del tutto convinti o intendono comunque votare un partito, abbiamo predisposto una seconda diga per impedire che anche stavolta prevalga un voto partitocratico: "le liste radicali".

La rosa nel pugno offre la possibilità di una scelta in positivo contro la partitocrazia. Il voto radicale è l'unico tra tutti i partiti compatibile con una politica di vita e di qualità della vita, di democrazia, di pace, di giustizia e libertà. E' l'unico che può assicurare, dando forza al partito, il successo pieno di una politica nuova e già in atto - dalle pensioni alla lotta contro lo sterminio per fame, dall'ecologia alla spesa pubblica, alla lotta contro la corruzione e la degenerazione partitocratica -, la sola in grado di rinnovare la vita pubblica nel nostro paese.

Tutto questo è possibile: dipende solo da voi...

Un SI' per la democrazia

Occorre riconquistare alla Repubblica la piena legalità democratica e costituzionale, travolta dalla partitocrazia.

E' necessario, subito, abolire l'immunità parlamentare e la commissione inquirente, che è divenuta la commissione dell'impunità dei ministri. E' necessario punire lottizzazioni e scandali, colpire i profitti del regime, i ladrocinii, gli arricchimenti illeciti della classe dirigente della partitocrazia applicando contro di essi le stessa norme e le stesse indagini patrimoniali previste per la lotta alla mafia e alla camorra.

Ma è necessario anche riportare al centro della "politica" (cioè del governo della città, perché questo significa politica) la vita e la qualità della vita: al centro della politica estera e internazionale la salvezza della vita di coloro che altrimenti condanniamo allo sterminio per fame e malnutrizione; al centro della politica interna la "nostra" qualità della vita ogni giorno di più massacrata da una classe dirigente che ha ridotto la politica a controllo e spartizione del potere.

Da qui al 1990, e cioè per i prossimi sei anni, 120 mila miliardi di lire sono già ipotecati in spese per l'acquisto di nuovi sistemi d'arma (e ciò indipendentemente dagli ordinari bilanci della difesa, più che raddoppiati negli ultimi anni). 100 mila miliardi verranno spesi entro il '90 per il piano energetico nazionale, basato soprattutto sul nucleare. Ogni tanto 40 mila miliardi vengono persi dallo Stato a favore degli evasori fiscali o per spese clientelari e sprechi di regime. Ogni anno vengono intrecciati con i paesi poveri del Terzo Mondo affari per migliaia di miliardi intorno al commercio d'armi o ad imprese economiche di cui si avvantaggiano soltanto grandi industriali e classi dirigenti locali.

Dipende soprattutto da voi, dalla vostra scelta, dal vostro voto. Volete che tutto questo continui? E allora votate pure i soliti partiti. Noi vi chiediamo invece di votare per destinare queste risorse, subito, alla salvezza di 3 milioni di vivi; all'aumento a 400 mila lire il mese delle pensioni minime; alla difesa dell'ambiente e della natura; a un piano energetico alternativo; all'occupazione; alla casa.

Gli altri vi parlano di riforme istituzionali, di rigore e di sviluppo, senza dirvi in cosa consistono e come devono essere attuati. Questo è il nostro programma, è il programma del Partito Radicale. E' il programma del partito che ha conquistato al paese, con le sue lotte, il divorzio, l'aborto, l'obiezione di coscienza, il diritto di famiglia, il voto ai diciottenni; del partito che ha combattuto intransigentemente il finanziamento pubblico dei partiti, le leggi speciali, il dissesto della giustizia; del partito che non troverete mai in nessuno scandalo e in nessuna lottizzazione.

I capilista della rosa nel pugno

Camera

TORINO: Pannella, Aglietta, Roccella, Negri Giovanni, Vigevano, Civati, Chicco, Viterbo.

CUNEO: Negri Giovanni, Chicco, Arconti.

MILANO: Pannella, Bonino, Crivellini, Negri Antonio, Melega, Faccio, Corleone, Strik-Lievers, Dambrosio.

GENOVA: Teodori, Mellini, Stanzani, Bandinelli, Crivellini, Andreani, Amico.

COMO: Crivellini, Corleone, Strik-Lievers, Ghilotti.

MANTOVA: Ciccioni.

BRESCIA: Melega, Corleone, Taschera, Strik-lievers.

VENEZIA: Aglietta, Tessari, Spadaccia Giorgio, Taradash.

VERONA: Aglietta, Cicciomessere, Tessari, Rutelli, Sandroni, Benedetto.

TRENTO: Mellini, Berger.

UDINE: Cicciomesserre, Berger, Busdachin.

TRIESTE: Pecol Cominotto.

BOLOGNA: Spadaccia Gianfranco, Stanzani, Calderisi, Signorino, Cenni.

PARMA: Stanzani, Peppini, Parizzi.

FIRENZE: Faccio, Negri Giovanni, Taradash.

PISA: Melegam, Taradash, Melodia, Parenti.

SIENA: Bandinelli, Billi.

ANCONA: Teodori.

PERUGIA: Albi, Turone, Streiff.

ROMA: Pannella, Spadaccia, Negri Antonio, Teodori, Bandinelli, Rutelli, Vigevano, Billi, Arconti, Turone, Tescari.

L'AQUILA: Del Gatto, Turone.

CAMPOBASSO: Di Marzo, Del Gatto, Manzi.

NAPOLI: Spadaccia, Bonino, Cicciomessere, Negri Antonio, Calderisi, Di Lascia.

BENEVENTO: Di Lascia, Aotorino, Birelli, Spagnolo.

BARI: Faccio, Rutelli, Manzi, Dambrosio.

BRINDISI: Tessari, Dambrosio.

POTENZA: Manzi.

CATANZARO: Spadaccia Giorgio, Mancuso, De Stefano.

CATANIA: Roccella, Signorino, Calderisi, Di Lascia, Billi.

PALERMO: Bonino, Roccella, Signorino, Vigevano.

CAGLIARI: Mellini, Spadaccia Giorgio, Torzuoli.

Senato

LAZIO: Sono fra gli altri candidati Stanzani (Roma I, II, VIII), Mellini (Roma V, VI, Civitavecchia), Bandinelli (Roma IV).

LOMBARDIA: Spadaccia Gianfranco (Milano II, V, Varese), Teodori (Brescia, Milano I, IV), Faccio (Bergamo, Como, Milano VI), Signorino (Vimercate, Busto, Milano III).

CAMPANIA: Pannella (Napoli I, VI, Torre del Greco), Aglietta (Napoli II, III, IV), Melega (Napoli V, Afragola, Salerno).

PIEMONTE: Roccella (Torino I, II, III).

Un NO contro la partitocrazia

Queste sono elezioni truffa

Cittadini, non contate quasi nulla e lo sapete. I partiti rubano, ma non rubano solo i vostri soldi, hanno rubato anche il parlamento, la costituzione, rubano l'informazione. Vi hanno lasciato questa scheda elettorale per il 26 giugno; ma è un diritto limitato, quasi niente, dopo anni e anni di informazione truccata, con una campagna elettorale che la Tv di Stato e le reti private hanno ridotto a una truffa.

Ora tentano l'ultimo inganno per fare del vostro voto un atto completamente inutile: vi dicono che la scheda annullata, l'astensione, la scheda bianca non servono a nulla e che è meglio votare ancora una volta per loro.

E' vero il contrario: votare per questi partiti, per uno qualunque di essi, non serve a nulla, non cambia nulla. Il nuovo parlamento non conterà niente, proprio come quelli che l'hanno preceduto. Il nuovo governo - sia guidato da Fanfani, da Craxi o da Spadolini - non potrà governare, esattamente come quelli che l'hannop preceduto. Tutto continuerà ad essere deciso al di fuori di esso e al di fuori del parlamento, nelle segreterie dei partiti.

Vi siedereste al tavolo con i bari?

Avete ragione quando imprecate contro questi partiti, quando dite son tutti ladri, non cambieranno mai. Avete ragione quando dite che siamo arrivati al limite: la disoccupazione che cresce, le pensioni da miseria, l'inflazione che si magia gli stipendi e i quattro soldi in banca, la casa che non si trova, la sanità che non funziona, le città sempre più invivibili e le campagne abbandonate a se stesse...

E i responsabili di ciò - i capipartito e le loro fameliche clientele, i padroni del vapore, le burocrazie sindacali, gli affaristi - intenti solo a spartirsi poltrone, enti, industrie. Intenti a rubare come prima e meglio di prima. A spartirsi la Rai-Tv, le televisioni private e i giornali per dare ai cittadini un'informazione truccata e mantenere così, barando il consenso.

Hanno eliminato ogni regola del gioco e ogni certezza del diritto: in parlamento, nella vita pubblica. Unica legge, la lottizzazione e la tangente.

Nessun partito, di governo o di opposizione, ha un programma, nessuno si confronta con i problemi che contano. Parlano tutti lo stesso gergo, i loro interessi sono gli stessi; uguali l'incapacità, il cinismo, il distacco dalla gente.

DC, PSI, PCI, MSI, PSDI, PRI, PLI... Non c'è alternativa, non c'è nessuna scelta possibile all'interno della partitocrazia. Spostare una decina di deputati da un partito all'altro non cambia nulla.

Bisogna porre un argine alla partitocrazia, se non si vuole che le cose vadano sempre peggio.

Sei firme che valgono

1. Petizione contro lo sterminio per fame, per una legge di vita

2. Petizione per una nuova legge di aumento dei minimi pensionistici

3. Petizione contro gli sprechi, per una politica energetica alternativa

4. Petizione contro l'ipoteca di 120.000 miliardi e il 105% d'aumento del militare

5. Petizione per far luce sui traffici d'armi entro la fine della legislatura

6. Petizione per verificare patrimoni, operazioni finanziarie di partiti e sindacati

Un evento unico in 30 anni di politica

Il primo comizio non di Stato per milioni di persone

Lunedì 13 giugno dalle ore 22,30

Pannella a casa tua

In diretta sulle radio e sulle televisioni radicali

 
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