Sterminio per fame, Pippo Baudo, pubblicità ed elezioniSOMMARIO: Pippo Baudo conduce da Montecatini una serata di gala per raccogliere "fondi contro la fame". Marco Pannella, presente in sala, chiede la parola per denunciare la farsa: aggredito e messo in condizione di "non nuocere" alla rispettabilità del regime. Il testo del volantino diffuso da militanti radicali all'ingresso del teatro.
(NOTIZIE RADICALI N. 8, 2 maggio 1983)
(La sera di domenica 29 maggio, a Montecatini, Marco Pannella, deputato europeo, Segretario del Partito Radicale, è stato malmenato, gettato a terra, fra lo sgomento di oltre 1.300 persone e il crepitìo dei flash dei fotografi, nel corso dello spettacolo sulla fame nel mondo, condotto da Pippo Baudo, perché aveva tentato di chiedere la parola e, assolutamente solo e inerme, testimoniare lo sdegno contro il perpetrarsi di una ignobile farsa a carico degli agonizzanti per fame nel mondo.
Diamo di seguito il testo del volantino diffuso nell'occasione dal Partito Radicale a Montecatini.)
Signora, Signore,
denunceremo alla magistratura gli organizzatori e gli esecutori di questo spettacolo, che costituisce la più immonda, sacrilega, vergognosa delle truffe di un regime che non rispetta ormai più nulla, nessun valore umano, nemmeno se stesso.
Truffa fondata sui migliori sentimenti di tutta la gente idealmente invitata, come Lei, a parteciparvi, ad applaudirla, a realizzarla: quasi venti milioni di italiani.
Di nuovo, stasera, si cerca di riscuotere una tangente enorme sullo sterminio per fame e armi nel mondo, sullo sterminio che nella sola giornata di oggi, 27 maggio 1983, ha provocato la morte di almeno 30 mila persone del Terzo e Quarto mondo. Dopo le tangenti sui petroli, sul commercio e la produzione delle armi e della droga, sull'infanzia e perfino quello sulle bare, in Italia, si passa ora alle tangenti politiche ed elettorali sulla politica di morte che impongono al mondo ed a noi tutti.
La RAI-TV ha rifiutato l'ordine del Parlamento di organizzare serate di massimo ascolto sulle proposte di legge europee e italiane, sostenute da 80 Premi Nobel, dal Parlamento Europeo, da 400 cardinali, vescovi, autorità di tutte le religioni del mondo, da 3.200 sindaci italiani in rappresentanza di 30 milioni di cittadini, per salvare, "già nel 1982", almeno tre milioni di agonizzanti per fame. Costoro sono stati sterminati, tutti fino all'ultimo.
"Le proposte di legge prevedevano una spesa di 3.000 miliardi". Per comprare nuove armi, di qui al 1990 si sono ipotecati "120.000" miliardi di lire. Aumentare i minimi di pensione a quattrocentomila lire costerebbe 1.600 miliardi l'anno. Il solo scandalo Calvi costa ai lavoratori italiani 2.500 miliardi. In un solo giorno l'ENI ha 7 miliardi di passivo. Dunque quella proposta sostenuta dai massimi economisti ed esperti mondiali costava poco o nulla, e la cifra era quella che Colombo e Spadolini avevano proclamato in sede ONU.
Per un decreto di vita, invece che la conferma del decreto di sterminio, i radicali hanno dato tutto di se stessi. Circa l'80% del loro bilancio del 1982 è stato impegnato su questo fronte: ed il loro bilancio è dato dai soldi degli iscritti. Hanno anche cercato e cercano di lottare perfino con la fame - la "loro" fame dei digiuni gandhiani - contro la fame nel mondo, oltre che quella dei pensionati e dei poveri italiani.
Cosa si fa invece con questo immondo spettacolo? Per raggranellare in modo ignobile qualche miliardo di truffa la generosità e l'intelligenza degli italiani, mentre migliaia di miliardi vengono loro rubati par finanziare la politica di armamenti, di sterminio, di morte, di corruzione.
Si chiede di finanziare micro-progetti, fornendo cifre false, sia sul loro impatto sia sulla loro situazione, cercando così di rimuovere la dimensione di nuovo olocausto e le sue ragioni politiche; si cerca di far apparire i responsabili di questa politica di sterminio come benefattori dell'umanità e individui generosi.
In tal modo si organizza la telefonata del Ministro degli Esteri Colombo e tutta l'Italia si commuove per l'annuncio di mezzo miliardo da lui prelevato dalle nostre tasche e già stanziato a queti fini. Si organizza la telefonata dalla sede della DC di Roma, si fa propaganda elettorale a Ciriaco De Mita, a Clemente Mastella che promettono "50" milioni (perché non rendono i venti miliardi che Piccoli deve all'Ambrosiano, e il denaro riscosso in tutti gli "affari" di questi anni?). Si applaudono ditte e industriali che in tal modo realizzano una pubblicità quasi gratuita, altra speculazione sugli agonizzanti e sui morti.
Così gli elettori potranno votare per la DC, il governo, la partitocrazia tutta intera, in pace con la propria coscienza.
Signora, Signore,
non applauda questo spettacolo. E quando si parlerà magari di nuovo del micro-progetto somalo, ricordi che i profittatori di questo spettacolo immondo hanno regalato al corrotto e feroce dittatore locale per "acquisto di armi" oltre "cento, ripetiamo cento miliardi" di lire, togliendole dalle somme che i radicali erano riusciti a far destinare alla lotta contro la fame nel mondo. In questo momenti di ricordi che Lei ha la possibilità e la responsabilità di dar voce, volto, forza ai sentimenti degli italiani, dei venti milioni che nelle loro case vi ascolteranno.