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Consiglio federale Pr - 17 ottobre 1983
ELEZIONI: OBIEZIONE DI COSCIENZA E SCIOPERO DEL VOTO

SOMMARIO - Il documento approvato dal Consiglio federale del Pr sulle elezioni amministrative a Napoli e a Reggio Calabria: obiezione di coscienza e sciopero del voto.

(NOTIZIE RADICALI n. 41, 22 ottobre 1983)

"Il Consiglio Federale del Partito Radicale Riunito a Roma il 15 ottobre 1983

Udita la relazione del Segretario Federale e discusse le sue proposte relative alle scadenze amministrative in particolare di Napoli, Reggio Calabria, a quelle regionali del Trentino-Sud Tirolo, alla situazione determinatasi a Torino;

Considerato l'evolversi in senso sempre più autoritario e usurpatore di ogni spazio di legalità e di legittimità del regime partitocratico; la sistematica violenza contro l'informazione ed il diritto dei cittadini di conoscere per scegliere e giudicare con cui si vanifica il gioco democratico-costituzionale delle istituzioni e dei momenti elettorali; il valore sempre più politico generale - o di mero tentativo di ridistribuzione del potere di sottogoverno locale - conferito alle elezioni locali; l'urgenza di sostenere, promuovere, organizzare, potenziare, difendere, "convertire in proposta responsabile e in speranza di rinascita" il dilagare della rassegnazione, dello sdegno, della rabbia, della protesta, della miseria di ogni tipo, del sentimento di condizioni impossibili ed ingiuste di vita, di fatalità della corruzione; l'esigenza primaria di farne scaturire adeguato monito alle oligarchie partitiche, sindacali, produttive, corporative che sono al potere nel nostro Paese;

Rilevato che condizione e premessa necessaria di ogni seria riforma è la riforma dei partiti stessi e dei loro comportamenti; che tale riforma non può intervenire se non per il compiersi di lotte politiche e sociali, civili e nonviolente, rigorose e radicali, di strati sempre più importanti della popolazione e dell'elettorato che mostrino di esigere democrazia e di rifiutare l'usurpazione e l'impostura partitocratica, delegittimandone il potere, i metodi, le pratiche di governo ad ogni livello;

Ribadito che gli schieramenti, le liste, il personale partitico devono ritenersi in quanto tali estranei agli interessi specifici degli Enti Locali, e che non possono non rappresentare interessi ideologici o clientelari, perniciosi per le comunità ed i territori da essi amministrati; e che soggetti e protagonisti elettorali e di governo devono divenire forze che si aggregano su programmi ed interessi specifici propri, forze cioè alternative ed assolutamente autonome dalle gerarchie e dalle oligarchie di regime, non meno che dai potentati padronali, sindacali, finanziari che sono con queste al potere in Italia;

Preso atto che è stata esplicitamente respinta o non è stata raccolta la proposta lanciata dal Segretario del PR perché a Napoli sorgesse, in quest'occasione, una lista di questo tipo e rispondente a questa esigenza - proposta che il PR, in questi giorni, rinnova rispetto alla situazione di Torino;

Considerato il carattere straordinario anche di test politico che assumono le elezioni a Napoli, ed anche a Reggio Calabria, rispetto all'esigenza di sottolineare e far crescere la forza della linea scelta dal Partito in occasione delle elezioni politiche anticipate del 26 giugno oltre che per affrontare situazioni politiche, civili, sociali di gravissimo segno.

Rilevato altresì che occorre che il Partito sappia cogliere ogni occasione per far crescere la linea di alternativa politica, democratica e legalitaria, antipartitocratica e di proposta ideale, civile e sociale, affermata con le elezioni del 26 giugno, e le lotte successive in questi mesi d'avvio della nuova legislatura;

Nel denunciare il carattere surrettizio di estremi baluardi di regime che le "opposizioni" comunista e missina assumono sempre più chiaramente a livello nazionale e delle istituzioni, ovunque;

Delibera quanto segue:

1) Il Partito sarà presente ed impegnato al massimo compatibile con i suoi obiettivi statutari e congressuali, in questa tornata elettorale, per promuovere, sostenere, organizzare, far affermare obiezione di coscienza e sciopero del voto, attraverso il più esteso uso della scheda di proposta, della scheda bianca, dell'astensione dal voto da parte degli elettori;

2) Il Partito porrà a disposizione degli elettori anche proprie liste, che avranno carattere di "liste nazionali" per assicurare al massimo il carattere di strumento di lotta senza quartiere, specie nei centri vitali del regime, contro la partitocrazia, per la democrazia, per una diversa politica fondata sulla priorità assoluta della difesa e della promozione di una politica della vita, di un ordine fondato sulle esigenze di giustizia e di libertà, di pace e di dignità umana dell'immensa maggioranza dei cittadini inermi e senza potere, onesti e pacifici, sfruttati ed offesi del nostro Paese;

3) Tali liste saranno composte dal Segretario del Partito; dal Tesoriere; dagli eletti radicali alle Camere e al Parlamento europeo; dai membri di Giunta; dai membri del Consiglio federale; dai compagni iscritti, i quali sin dalla campagna elettorale s'impegnino a comportamenti analoghi a quelli stabiliti - tra l'altro - dal codice di comportamento degli eletti alle Camere;

4) Tali indicazioni (punti 2 e 3) valgono per Napoli ed eventualmente Reggio Calabria; mentre per il Trentino-Sud Tirolo non possono essere realizzate in considerazione delle leggi regionali vigenti;

5) Il Consiglio Federale esprime una vigorosa raccomandazione a tutti gli iscritti perché uniformino a questa decisione il loro comportamento elettorale, essendo chiaro che la proposta del Partito, per il Partito, per gli elettori è quella dell'"obiezione di coscienza" e di "sciopero del voto" e non quella del voto alle liste "Partito Radicale".

 
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