Satyagraha radicaleSOMMARIO: Satyagraha in Belgio di 80 persone. Il digiuno collettivo in Italia. I telegrammi a Craxi. Dorme la stampa.
(NOTIZIE RADICALI n. 41, 22 ottobre 1983)
Dopo il satyagraha in Belgio, compiuto da 80 compagne e compagni, a cui si è aggiunta una scolaresca di bambini, e il digiuno dei compagni di Trieste, la staffetta è stata raccolta prima da un gruppo di compagne e compagni di Roma e di altre città, poi da un gruppo di radicali di Firenze.
Dalla mezzanotte di venerdì 14 a quella di venerdì 21 ottobre hanno digiunato Laura Arconti, René Andreani, Paolo Guerra e Gianni Parenti, rispettivamente di Roma, Genova e Firenze, tutti membri del consiglio federale, e con loro Mimma Forster di Genova, Roberto Benedetti di Roma, Maurizio Messini di Bologna, Daniela Maglini di Milano.
Il 20 ottobre hanno cominciato invece, a Firenze, Rosa Vanini, Vincenzo Donvito, Giovanni Simoncini, Ennio Bazzoni, Rosanna Naemi, Cinzia Turcheschi, Claudio Antonini, Rita Farci, Margherita Giarrizo, Franco Iacopetti, Fiorella Grillo e Piero Baronti, a cui si è unito, a Roma, Roberto Giachetti, redattore di Radio Radicale. Il loro proposito è di giungere al primo giorno del congresso. Avevano appena cominciato e il loro annuncio ha convinto René Andreani a non desistere dal suo ed a continuarlo fino all'ultimo giorno del congresso.
"Digiunatori a singhiozzo", tutti, secondo la definizione data da Bettino Craxi in piena campagna elettorale. E proprio al presidente del Consiglio Bettino Craxi questi "digiunatori" si sono rivolti con telegrammi per ricordare gli impegni assunti nel suo discorso programmatico sui minimi delle pensioni e contro lo sterminio per fame, per ricordare il pessimo uso dei fondi per la cooperazione e lo sviluppo, per denunciare le allarmanti dichiarazioni di Andreotti che ha in pratica annunciato un disimpegno italiano nella lotta contro la fame, per sollecitare l'approvazione e il finanziamento della legge dei sindaci.
Il Presidente Craxi ha risposto con un telegramma, che pubblichiamo a parte, in questo numero del giornale.
Se sono riusciti a sollecitare l'attenzione e la risposta del Presidente del Consiglio, non sono riusciti però a risvegliare l'attenzione della stampa: da questa hanno avuto soltanto silenzio, esattamente come Pannella durante i suoi cinque giorni di digiuno totale della fame e della sete. Ma vogliamo essere precisi fino in fondo: "Repubblica" ha pubblicato una lettera di Laura Arconti: l'"Avanti!" ha pubblicato il testo del telegramma a Craxi e la sua risposta. Il "Giornale d'Italia", unico, ha fatto un buon servizio giornalistico. Tutto qui.