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Cicciomessere Roberto, Fiori Publio, Fortuna Loris - 25 marzo 1984
Minimi di pensione: IL TESTO DELLA MOZIONE RADICALE
di Cicciomessere, Fiori, Fortuna

SOMMARIO: La mozione parlamentare con la quale s'impegna il governo all'aumento delle pensioni sociali e dei minimi pensionistici ai livelli di sussistenza.

(NOTIZIE RADICALI N. 67, 25 marzo 1984)

La Camera,

premesso che nella seduta del 9 agosto 1983 il presidente del Consiglio dei ministri, illustrando gli indirizzi programmatici del governo, affermò che "l'ancoraggio del sistema previdenziale agli stati di bisogno effettivi, così come richiede interventi di contenimento, impone per converso che siano assicurate condizioni di dignità e di solidarietà sociale ai cittadini anziani e comunque bisognosi. Accanto quindi ad una politica nazionale di sostegno ad iniziative locali in materia di terza età, sono fondamentali l'aumento graduale dei minimi verso livelli di effettiva sussistenza, ad esclusivo beneficio di coloro che non percepiscono altri redditi";

rilevato che nella seduta del 30 novembre 1983 il ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, rispondendo ad interrogazioni sulle pensioni, confermò questo intendimento del governo precisando i tempi entro i quali sarebbe stato predisposto l'apposito provvedimento: "Noi parlavamo e parliamo delle pensioni del fondo sociale e nel corso delle prossime settimane predisporremo un provvedimento in questo senso essendo evidente che la pensione sociale, oggi di circa 180-190 mila lire, va assolutamente rivalutata";

rilevato che nel corso della discussione della legge finanziaria, il 19 dicembre 1983, il governo accolse il seguente ordine del giorno presentato dai deputati Cirino Pomicino, Sacconi, Macciotta, Mennitti, De Luca, Monducci, Ciocia, Bassanini, Cafiero, Calamida: "La Camera, premesso che l'ammontare attuale delle pensioni sociali, dei trattamenti minimi di pensione e degli assegni assistenziali non assicura ai cittadini, sprovvisti di altri redditi, un adeguato livello di protezione sociale; considerato che appare opportuno garantire ai soggetti ultrasessantacinquenni sprovvisti di altri redditi (con la esclusione di quello relativo alla casa di abitazione) una prestazione assistenziale integrativa per un adeguato livello di protezione, impegna il governo a realizzare entro il 31 maggio una rilevazione intesa ad individuare i soggetti aventi titolo, tenuto conto anche del reddito complessivo del nucleo familiare di appartenenza, ad una prestazione idonea ad assicurare un adeguato livello di protezione e a de

terminare gli oneri derivanti dall'adozione di norme per la erogazione della prestazione anzidetta";

rilevato che alla data odierna non risulta che il governo abbia né concluso la rilevazione di cui al citato ordine del giorno né provveduto all'adeguamento dei minimi pensionistici ai livelli di effettiva sussistenza come più volte annunciato, impegna il governo a dare conto dei risultati della eventuale rilevazione di cui all'ordine del giorno citato informando nel contempo se da tale rilevazione non si evinca l'opportunità e l'urgente necessità di disporre con unico provvedimento, in sede di assestamento di bilancio, sia l'aumento delle pensioni sociali e dei minimi pensionistici ai livelli di sussistenza, sia la determinazione delle condizioni e modalità per averne diritto.

 
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