Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 21 mag. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Pannella Marco - 14 aprile 1984
CONTRO I MERCANTI DELLA DROGA
La proposta di risoluzione presentata da Marco Pannella al Parlamento europeo

di Marco Pannella

SOMMARIO: La richiesta di costituzione di una commissione d'inchiesta del parlamento europeo sul traffico internazionale di droga incaricata "di stabilire quali siano le misure legislative e di diritto internazionale, politiche, sociali, sociali ed economiche atte a battere ed eliminare il suddetto sistema di multinazionali criminali individuando quali siano le reali cause e le leve del loro affermarsi, i metodi e le armi usate, gli interessi che li proteggono, gli obiettivi che perseguono, e di proporre coerenti scenari di lotta e un sistema adeguato di misure di difesa e di attacco per liberare il mondo da questo flagello e da questa ancor più grave minaccia".

(NOTIZIE RADICALI N. 69, 14 aprile 1984)

"Il Parlamento europeo, considerato:

1. il gravissimo pericolo rappresentato per i Paesi della Comunità e in genere per tutti i Paesi di democrazia politica, di civiltà giuridica umanistica, di libertà d'impresa ed economica dall'affermarsi impetuoso delle organizzazioni multinazionali criminali di produzione e commercio delle droghe;

2. che l'opera di queste organizzazioni si traduce in un attacco senza precedenti per l'ordine sociale internazionale, comunitario e dei singoli Paesi che colpisce le leggi, gli stessi sistemi economici e finanziari del mondo democratico, mentre sembrano in grado di controllare la stessa vita istituzionale d'interi Stati, specie in America Latina e in Estremo Oriente;

3. che nell'ultimo decennio l'Onu e gli Stati nazionali hanno sempre più accumulato sconfitte, su tutti i piani, su questo fronte caldissimo della vita contemporanea, come dimostrano sia l'estendersi delle zone di produzione da province circoscritte alla maggior parte del continente sud-americano, sia l'estendersi dell'esercito di tossicodipendenti da loro controllato e promosso a decine di milioni di individui, e che di conseguenza il pericolo è ormai sottoposto a una crescita geometrica;

4. che le statistiche e le stime di vari Paesi democratici colpiti da questo flagello indicano che oltre l'80% dei reati quali furti, rapine, aggressioni sono da attribuirsi a tossicodipendenti che in tal modo cercano di assicurarsi i proventi per la droga loro necessaria;

5. che il traffico della droga e quello delle armi sono notoriamente in simbiosi e che la droga stesso è spesso divenuta l'unità di pagamento delle armi stesse;

6. considerato che da parte di molte autorevoli fonti ufficiali d'informazione si afferma che il traffico congiunto di armi e droga viene protetto e usato a fini di destabilizzazione dei Paesi di democrazia politica oltre che di quelli del Terzo Mondo da Paesi totalitari, a cominciare da quelli dell'Est europeo;

7. che i proventi delle suddette multinazionali del crimine sono ormai cifrati in molti miliardi di dollari annui per la sola area europea, che ovunque la conversione e il riciclaggio di questi immensi profitti minaccia e inquina ogni settore, anche i più delicati, dell'economia, della produzione e della politica internazionale, realizzando quindi rapporti di forza e di potere sempre più svantaggiosi per il mondo democratico e per le sue istituzioni;

8. che la lotta contro il sistema di queste organizzazioni criminali non può che essere condotta sul piano internazionale con un'unica strategia, con leggi e armi convergenti e adeguate, con norme di diritto internazionale e il coordinamento coerente sul piano esecutivo di queste norme; Rilevato:

1. da una parte l'urgenza assoluta di adottare e applicare una strategia vincente e adeguata e dall'altra la realistica previsione che a livello mondiale occorreranno molti anni prima di raggiungere tale obiettivo;

2. che la Comunità europea e i singoli Stati non appaiono adeguatamente organizzati e muniti per questa battaglia che contro di loro è condotta e che li ferisce gravemente;

3. che ogni sforzo deve esser assicurato per sostenere le iniziative sia pubbliche che private per il recupero sociale dei tossicodipendenti con particolare riguardo alle comunità terapeutiche federate, da una parte, e dall'altra per potenziare la preziosa opera dell'organizzazione specializzata delle Nazioni Unite per la conversione delle colture di oppio e di coca, unici fronti di lotta esistenti sul piano operativo in grado di circoscrivere in qualche misura l'estendersi del flagello;

1. Impegna la Commissione e il Consiglio ad assicurare il massimo sostegno della Comunità e dei singoli Stati membri al Fondo delle Nazioni Unite per il controllo dell'abuso delle sostanze stupefacenti, di Vienna, per promuovere la conversione delle colture nei Paesi tradizionali produttori dell'oppio e di cocaina;

2. Impegna altresì la Commissione e il Consiglio a fornire il massimo sostegno all'attività delle comunità terapeutiche e di recupero sociale di ex-tossicodipendenti nei Paesi della Comunità; Delibera

1. La costituzione di una commissione d'inchiesta incaricata di stabilire quali siano le misure legislative e di diritto internazionale, politiche, sociali, sociali ed economiche atte a battere ed eliminare il suddetto sistema di multinazionali criminali individuando quali siano le reali cause e le leve del loro affermarsi, i metodi e le armi usate, gli interessi che li proteggono, gli obiettivi che perseguono, e di proporre coerenti scenari di lotta e un sistema adeguato di misure di difesa e di attacco per liberare il mondo da questo flagello e da questa ancor più grave minaccia;

2. invita la Commissione a intervenire presso gli Stati membri per attivare a questo stesso fine e non solo all'aspetto settoriale della prevenzione dell'uso di droghe l'apposita Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti e a presentare un rapporto su tale iniziativa entro tre mesi dall'adozione della presente risoluzione;

3. incarica il suo presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi, dei Paesi membri e al segretario generale delle Nazioni Unite".

 
Argomenti correlati:
parlamento europeo
risoluzione
stampa questo documento invia questa pagina per mail