Claudio MartelliL'intervento di Claudio Martelli (Psi) al XXX Congresso del Pr di Roma (31 ottobre - 4 novembre 1984).
SOMMARIO: I nostri partiti sono vicini per affinità di valori e per le tante battaglie comuni. Si tratta dei valori che costituiscono il motore del progresso civile del nostro paese e una riserva inesauribile di democrazia. I risultati sono maggiori quando le nostre forze convergono: è il caso della lotta contro lo sterminio per fame che diventerà legge dello stato italiano. Dobiamo lavorare per una prospettiva di rinnovamento necessaria per ciascun partito e per il sistema politico nel suo complesso.
(NOTIZIE RADICALI N. 72, 10 maggio 1984)
Vi porto un saluto da amici, perché entrambi i nostri partiti sono amici della libertà e del socialismo e vi porto un saluto da compagni, perché siamo stati e siamo compagni in tante battaglie, sia quelle vinte, sia quelle perdute.
Credo che sul piano dei valori e delle prospettive le nostre affinità sono diventate maggiori tra i nostri partiti che non con altri partiti, anche se ciò non basta e non è bastato a consentire sempre politiche comuni e azioni comuni.
Tuttavia, affinità nei valori e nella prospettiva e l'esempio di buone cause sociali e civili che abbiamo combattuto insieme, costituiscono un motore, del progresso civile del nostro paese, e nello stesso tempo una riserva inesauribile di democrazia e di rinnovamento politico.
Voi combattete per campagne, concentrandovi su singoli temi, né superficiali, né episodici, né scuciti: è una possibilità nuova di fa politica che si deve a voi di avere sperimentato e che ha prodotto e produce, anche con limitate forze, grandi risultati.
La nostra lotta non ne produce di meno, sia quando siamo stati sconfitti, come sul caso Moro, sia quando abbiamo vinto, impedendo il compromesso storico, o cominciando a domare l'inflazione e ad avviare una seria politica di equità fiscale e di equità sociale.
Certo, maggiori sono stati e sarebbero i risultati, ogni volta che le nostre forze possono convergere; è il caso di un'iniziativa seria per la lotta contro lo sterminio per fame, che può diventare, deve diventare e diventerà legge riparatrice dello Stato italiano.
E' il caso dei primi correttivi, non insignificanti, alla legge sulla carcerazione preventiva; è il caso dell'aumento dei minimi di pensione, per il quale prendo un impegno solenne in questa sede radicale perché nella discussione parlamentare sulla legge finanziaria, se non esattamente al limite al quale voi lo volete portare, al limite più vicino possibile a quello che voi indicate venga portato (...).
Questa è per noi la prospettiva per cui lavorare, oggi, domani e dopodomani, questa è alternativa e cioè un processo di rinnovamento necessario di ciascun partito e del sistema politico nel suo assieme; non la vittoria, ottenuta trasformisticamente, di un vecchio schieramento su uno schieramento altrettanto vecchio, ma la creazione del nuovo, di nuove possibilità, di nuove opportunità di fare politica, il rinnovamento di quello che Sciascia chiama "il contesto" e che in modo più sobrio e più preciso riassume e ricapitola i vari aspetti della cosiddetta questione morale (...).
Abbiamo fatto, ciascuno per conto proprio, o insieme, battaglie importanti; ogni volta che l'iniziativa radicale è diventata anche una possibilità del riformismo, la democrazia, le libertà reali e materiali dei cittadini e di questo Paese hanno fatto un passo in avanti; ogni volta che i radicali e socialisti hanno espresso nella lotta politica concretamente una esigenza vera e vitale di libertà, di progresso, di avanzamento, sentita come tale da milioni di cittadini, hanno con ciò stesso individuato una maggioranza interessata al cambiamento.