Cirillo, Piccoli, Pazienza, Andreotti, il volto oscuro del Paesedi Massimo Teodori
SOMMARIO: L'apertura del "caso Piccoli", cioè la comunicazione giudiziaria che Flaminio Piccoli ha avuto qualche settimana fa per "associazione per delinquere" in relazione al "caso Cirillo" e alla rete di rapporti stabiliti con Francesco Pazienza e altri simili personaggi, rappresenta il risultato di una iniziativa radicale. D'altra parte, anche il caso Cirillo non sarebbe venuto fuori senza la costante azione che noi radicali andiamo conducendo. Il nostro obiettivo è di ottenere una indagine parlamentare che sbocchi in una commissione d'inchiesta e faccia luce sullla situazione che il PR, con un'azione documentata giorno per giorno, ha condotto dal mese di gennaio fino al mese di ottobre.
(NOTIZIE RADICALI N. 74, 10 maggio 1984)
Qualche settimana fa il presidente della Dc, Flaminio Piccoli, ha ricevuto una comunicazione giudiziaria per "associazione per delinquere" in relazione al "caso Cirillo" ed alla rete di rapporti stabiliti con Francesco Pazienza ed altri simili personaggi. Proprio su questi stessi fatti nel gennaio 1984, insieme a Pannella e Cicciomessere, avevamo presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Roma - "Piccoli parte dell'associazione a delinquere Pazienza" - affinché la magistratura indagasse e riscontrasse eventuali reati penali nei comportamenti dell'on. Piccoli per l'uso privato e di partito dei servizi segreti e di altre pubbliche strutture.
L'apertura quindi di un "caso Piccoli" anche in sede giudiziaria rappresenta il risultato di una iniziativa radicale. Per tutto un intero anno abbiamo con continuità condotto, in sede politica, e pubblicistica e con iniziative parlamentari e giudiziarie, una campagna perché si andasse a fondo nella ricerca e nell'accertamento delle gravissime responsabilità sul "caso Cirillo". La comunicazione giudiziaria a Piccoli, a cui fa da contraltare l'autorizzazione a procedere che la Giunta della Camera ha concesso, su nostra sollecitazione, per la querela per diffamazione e calunnia che a sua volta Piccoli ha sporto nei nostri confronti, è la più evidente risposta a quel brulichio di voci e di insinuazioni che ci attribuivano non so quale baratto tra radicali e Piccoli, tra iniziativa per la fame e denunzia del "caso Cirillo". Senza la sollecitazione radicale, la magistratura per tanti versi condizionata, influenzata ed influenzabile dal potere politico, non sarebbe andata a fondo anche nei confronti di un altro lea
der democristiano che fino a qualche tempo fa sembrava dover essere annoverato fra gli "intoccabili".
Senza tema di attribuirci meriti sproporzionati alla forza della nostra iniziativa di denuncia e di ricerca della verità dobbiamo oggi affermare che il "caso Cirillo", e più in generale tutto il marcio che si va a mano a mano scoprendo nel comportamento dei servizi segreti e nell'attività dei "faccendieri di regime" alla Pazienza, non sarebbe venuto fuori senza i radicali e la costante azione con costanza andiamo conducendo.
A gennaio abbiamo riproposto il "caso Cirillo", contro i silenzi e le omertà che lo avevano relegato al silenzio anche in seguito alla ritirata del Pci dopo l'incidente della pubblicazione del falso sull'"Unità". Nello stesso periodo ci siamo recati più volte alla Procura della Repubblica per rafforzare la denuncia politica e l'iniziativa parlamentare con denunce penali. Nella primavera-estate abbiamo, da soli, polemizzato con il comitato dei servizi segreti nel quale democristiani e comunisti, socialisti e missini sotto la presidenza repubblicana andavano costruendo una "verità - cioè menzogna - di stato" a proposito del più torbido episodio della vita nazionale di questi anni, il maggiore nel quale si è verificato l'intreccio fra delinquenza organizzata nella Camera, servizi segreti, Brigate Rosse ed autorevoli esponenti dello Stato e dei partiti. All'inizio dell'autunno abbiamo voluto, contro i temporeggiamenti della Dc ed il voto contrari del Pci, che venisse concessa l'autorizzazione a procedere contro
di noi (Pannella, Cicciomessere e Teodori) per la controdenuncia di Piccoli. Ad ottobre abbiamo presentato il progetto per una inchiesta parlamentare sul "caso Cirillo" dopo che per mesi e mesi avevamo inutilmente tentato di coinvolgere in una iniziativa comune le altre forze politiche pure, verbalmente, proclamavano di voler andare a fondo nella questione mentre poi sostanzialmente, fornivano coperture e disinvolte interpretazioni come quella del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti.
Oggi dunque il nodo è l'indagine parlamentare. Sappiamo che con grande difficoltà e solo al prezzo di una intensa mobilitazione parlamentare e politica, questo progetto di verità potrà trovare sbocco in una commissione d'inchiesta. Come nel passato, con la commissione Sindona e la commissione P2, la restituzione ad un momento istituzionale della ricerca della verità potrà venire solo dall'iniziativa radicale. Perché non solo vi sono uomini e forze che vi si oppongono, e certamente la Dc o una sua importante parte sono fra queste, ma vi sono anche altre forze come il Pci che, con una inerzia non casuale, finiscono per collaborare alla omertà di regime. La storia di questi anni dimostra che è possibile mettere le mani su quel fiume sotterraneo di poteri occulti e di poteri partitocratici fra loro intrecciati che scorre al di sotto della vita politica visibile solo al costo di un grande impegno radicale.
Tale è ancora, in questo momento, la battaglia in atto sul caso Cirillo.
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Un anno contro la P2
Tutte le tappe dell'attività di denuncia radicale, dossier, inchieste parlamentari, autorizzazioni a procedere
11 gennaio
conferenza stampa di Pannella, Cicciomessere e Teodori con annuncio dell'esposto-denuncia "Piccoli parte dell'associazione a delinquere Pazienza", pubblicizzazione del dossier e richiesta di due inchieste parlamentari sul "caso Cirillo" e sui "servizi segreti";
12 gennaio
consegna dell'esposto-denuncia al procuratore generale Franz Sesti con i seguenti capitoli: l'associazione a delinquere sotto processo; formazione del gruppo di potere Pazienza; vicenda Calvi; appalti zone terremotate; liberazione Cirillo; Giardili-Pazienza-Calvi; la malavita;
14 gennaio
denuncia-querela di Flaminio Piccoli nei confronti di Cicciomessere, Pannella e Teodori per i reati di diffamazione a mezzo stampa (artt. 595 e 596 bis C.p.) e calunnia (368 C.p.)
20 gennaio
audizione di Piccoli alla Commissione P2;
25 gennaio
interrogatorio di Pannella, Teodori e Cicciomessere del sostituto procuratore Carlucci sulla denuncia di Piccoli. Consegna di un secondo dossier "Viaggi a New York della delegazione Dc guidata da Piccoli";
lettera a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari affinché si arrivi a una proposta comune per una indagine parlamentare sul caso Cirillo;
18 febbraio
denuncia su "Notizie radicali" dell'ipotesi che la Stet di Michele Principe abbia pagato una parte del riscatto Cirillo;
23 febbraio
richiesta di una commissione d'inchiesta su Cirillo e dell'abolizione del Comitato dei servizi;
6 marzo
lettera aperta di Teodori a Gualtieri, presidente del Comitato sui servizi, per la mancata consegna al Parlamento della relazione sul "caso Cirillo";
2 maggio
lettera al presidente del gruppo Pci Giorgio Napolitano per un'iniziativa comune Pci-Pr sulla commissione d'inchiesta. Altre lettere e sollecitazioni verbali ai responsabili parlamentari del Pci (Napolitano, Spagnoli, Petruccioli, Bellocchio) per un'inchiesta parlamentare vi sono state nei mesi precedenti e in quelli successivi il maggio;
12 maggio
trasmissione da parte del ministro Martinazzoli alla Presidenza della Camera della richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Cicciomessere, Pannella e Teodori;
20 luglio
deposito della relazione di minoranza Teodori sulla P2. Capitolo 14.1: "I tre incontri determinanti di Pazienza: Santovito (Sismi), Piccoli (Dc) e Calvi". L'operazione Cirillo. Inoltre la VII appendice: appunti su Pazienza dai documenti;
luglio, agosto, settembre
discussione della Giunta per le autorizzazioni sull'autorizzazione a procedere, 18 luglio e 6 settembre. Lettere e audizioni di Cicciomessere, Pannella e Teodori con la richiesta da parte dei deputati radicale che l'autorizzazione sia concessa a procedere;
settembre, ottobre
sollecitazione da parte radicale alla conferenza dei capigruppo della Camera della discussione sul caso Cirillo;
ottobre
concessione dell'autorizzazione a procedere per la denuncia sporta da Flaminio Piccoli: voto contrario del Pci;
24 ottobre
presentazione di una proposta d'inchiesta parlamentare firmata dai deputati radicali (documento XXII, n. 3 Camera).