Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 25 apr. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Consiglio federale Pr - 24 dicembre 1984
LA MOZIONE DEL CONSIGLIO FEDERALE
"NATALE DI VITA" - 24 dicembre 1984

SOMMARIO: Salutando nel decreto legge approvato dal Governo il successo della campagna condotta da cinque anni contro lo sterminio per fame, richiama tuttavia l'attenzione dell'opinione pubblica sul rischio che la legge sia stravolta nei 60 giorni costituzionalmente previsti per la conversione del decreto stesso. Denuncia la campagna di speculazione messa in atto dai gruppi beneficiari dell'attuale politica di aiuti allo sviluppo e in particolare dal Pci e invita il partito alla mobilitazione, a partire dalla marcia di Natale, anche sul tema dell'aumento dei minimi di pensione.m

-----------------------------------------------------------------

Il Consiglio Federale del Partito Radicale

SALUTA nel decreto legge approvato dal Governo il concreto e significativo successo di cinque anni di lotta, di appelli, di mobilitazione politica e nonviolenta, di iniziative internazionali e nazionali per affermare -contro lo sterminio determinato da una politica di fame e sottosviluppo- una politica di vita e di pace;

AFFERMA che la decretazione di urgenza si é resa indispensabile, in piena fedeltà ai principi scritti della Costituzione, di fronte ai chiari tentativi di boicottaggio immediatamente messi in atto al Senato a seguito della larga convergenza verificatasi alla Camera sul disegno di legge poi trasformato in decreto, da gruppi di interesse forti ed irresponsabili, operanti da un lato per la conservazione degli equilibri internazionali fondati sulla politica dello sterminio, dall'altro per la spartizione destinata alla cooperazione allo sviluppo.

RICHIAMA TUTTAVIA l'attenzione dell'opinione pubblica sul grave pericolo che la legge sia battuta e stravolta nei 60 giorni che ci separano dal termine costituzionalmente previsto per l'approvazione del decreto legge da parte del Parlamento; la convergenza verificatasi alla Camera, dopo lunghi ed aspri contrasti e solo a prezzo di un grave deterioramento della legge, é stata subito contraddetta e smentita dai due capigruppo comunisti della Camera e del Senato con dichiarazioni tanto gravi quanto pretestuose; si apre così la possibilità che la legge sia ulteriormente degradata ed esposta alla inefficacia e alla corruzione;

E NECESSARIO dunque battersi non solo per impedire che la legge sia sconfitta ed espulsa dai lavori del Parlamento ma per migliorarla e riconquistare le concrete possibilità di una sua efficace attuazione: una alta autorità politica come l'Alto Commissario non é una impuntatura radicale, ma una necessità politica e di politica democratica per impedire che la forza degli interventi sia legata alla precarietà della durata dei governi e al fine che poteri straordinari si accompagnino alla piena responsabilità della effettiva attuazione della legge e dell'effettivo perseguimento delle sue finalità di salvezza, entro coordinate precise: tanto tempo, tanti soldi, tante vite salvate.

IL CONSIGLIO FEDERALE DENUNCIA la vergognosa campagna di speculazione che é stata messa in atto su questo punto dai sostenitori degli interessi beneficiari dell'attuale politica degli aiuti allo sviluppo, in particolare la campagna di stampa diffamatoria e strumentale guidata da un quotidiano espressione di gruppi di potere e ambizioni particolari del PCI; mentre resta sottaciuta l'attuale e passata dilapidazione di gran parte delle migliaia di miliardi in dotazione (5.350 per il prossimo biennio) al Dipartimento.

RILEVA CHE in realtà chi si oppone a poteri, organi e strumenti di carattere straordinario si oppone alla possibilità stessa di realizzare un intervento straordinario; tale opposizione da parte del PCI appare sempre più chiaramente determinata dai suoi rapporti internazionali e dai condizionamenti che subisce la sua politica nel Terzo Mondo e in particolare in Africa.

LA MARCIA DI NATALE deve pertanto diventare l'inizio di una nuova, immediata e indispensabile mobilitazione del Partito Radicale e dei suoi iscritti, mobilitazione tanto più urgente nel momento in cui, sull'altro obiettivo di lotta parlamentare nonviolenta radicale, l'aumento dei minimi di pensione, si vanno realizzando significative convergenze politiche e sindacali (di cui tappa importante sarà il convegno Pr-PSI previsto per la prima metà di gennaio) e mentre dal governo giungono rinnovati inpegni ad una sollecita approvazione di una legge in tal senso.

IL CONSIGLIO FEDERALE RIVOLGE pertanto un appello a quelle forze e a quegli uomini che in questi mesi si sono impegnati sulla legge, perché essa diventi da subito -anche in coincidenza con l'assunzione italiana della presidenza del Consiglio dei Ministri della Cee- l'occasione per una iniziativa internazionale contro lo sterminio;

INVITA tutti coloro che si sono riconosciuti nelle iniziative politiche e nonviolente di questi mesi a trarne le conseguenze, decidendo di dare forza -con la loro iscrizione e il loro contributo anche finanziario- al Partito Radicale e alla sua politica, che ha oggi necessità vitale di essere condotta da un partito di ben maggiore dimensione, forza, capacità di presenza politica;

DA MANDATO agli organi esecutivi di mettere a punto quanto prima tutte le forme di mobilitazione per il miglioramento della legge contro lo sterminio per fame e per l'incremento di almeno quattrocentomila lire mensili delle pensioni minime e sociali, invitando fin d'ora gli iscritti ad un impegno straordinario -da oggi sino al 20 di gennaio- per il raggiungimento di tali obiettivi.

 
Argomenti correlati:
mozione
decreto legge
pci
natale
psi
stampa questo documento invia questa pagina per mail