Intervento di Marco Pannella al Parlamento europeoSOMMARIO: Per ciascun europeo "tenuto in ostaggio" ci sono centinaia e migliaia di cittadini del Medio Oriente che "vengono uccisi per le loro opinioni". Parlare di "scontri tra Stati" è una visione "eurocentrica", mentre il vero, grande, problema del M.Oriente è quello della "libertà", della "dignità", conculcate da regimi "feroci".
(DISCUSSIONI DEL PARLEMENTO EUROPEO, 24 ottobre 1985)
Pannella (NI). Signora presidente, per ciascun europeo che ci scuote, per ciascun europeo tenuto in ostaggio, vi sono certamente; ogni giorno, nel Medio Oriente, centinaia e migliaia di cittadini del Medio Oriente e di vari paesi che vengono uccisi a causa delle loro opinioni, delle loro tribù o della loro storia.
E', a mio avviso, una visione molto eurocentrica ed anche una visione molto superficiale di politicante continuare a parlare in termini di scontri tra stati, mentre il grande, il vero problema nel Medio Oriente, per ogni donna e ogni uomo del Medio Oriente, è quello della sua libertà, della sua dignità. E' il problema che l'indipendenza garantisca la libertà, la democrazia e la dignità e non sia invece, come spesso avviene, un alibi per regimi feroci.
E allora nello stesso momento in cui, giustamente, il nostro Parlamento si preoccupa mollo giustamente degli ostaggi europei, voglio dire semplicemente che, quale radicale radicale di rito italiano penso che, o una politica europea riuscirà a garantire i diritti dei Siriani, il diritto alla vita dei Siriani, il diritto alla vita dei Libanesi, i diritti alla vita, alla libertà, all'indipendenza, ma nella libertà e nella democrazia politica, dei Palestinesi, oppure, signora presidente, rischiamo certamente di attaccarci ogni volta alle conseguenze di non fecondare insieme il seme dell'indipendenza, della libertà e della dignità.