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Consiglio federale Pr - 2 febbraio 1986
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO FEDERALE

SOMMARIO: Approvando l'opera di attuazione della risoluzione congressuale che chiede di preparare un progetto politico di cessazione delle attività del Partito, rileva che tale ipotesi non può non comportare una identica previsione di cessazione per i soggetti autonomi dell'area radicale (Radio radicale, Televisioni radicali...); concorda con il giudizio negativo della segreteria a proposito dell'attuazione dell'obiettivo di salvare almeno tre milioni di persone dallo sterminio per fame e sulla degradazione dell'impegno governativo in tal senso; approva quanto predisposto per giungere a iniziative giudiziarie di massa contro l'illegalità di regime; approva le iniziative referendarie, sempre e nella misura in cui siano comuni ad altri partiti, invitando in questo quadro gli organi esecutivi a convertire in comuni proposte legislative quelle iniziative inizialmente ipotizzate come referendarie.

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Il Consiglio Federale, riunito a Chianciano dal 30 gennaio al 2 febbraio 1986,

UDITE LE RELAZIONI del Segretario Federale e del Tesoriere, dopo ampio ed intenso dibattito sullo stato del partito, sulle sue iniziative esterne, sull'attuazione degli obiettivi stabiliti dal Congresso per il 1986, sulle nuove proposte delle quali é stato investito dagli organi statutari,

NELL'APPROVARE le suddette relazioni del Segretario e del Tesoriere, IN PARTICOLARE

APPROVA l'opera di attuazione della risoluzione volta a preparare un adeguato progetto politico di cessazione delle attività del Partito da presentare al prossimo Congresso ordinario o a un Congresso straordinario, in relazione al persistere di uno stato di non legittimitàe di non democraticità della vita delle istituzioni e della vita politica del nostro Paese.

RILEVANDO che opportuna e forte é la scelta di coinvolgere, nella verifica stessa del giudizio politico sulla situazione italiana data dal partito, un vastissimo arco di rappresentanti della cultura e del mondo del diritto,

INVITA il partito in tutte le sue istanze ad impegnarsi per il successo e la realizzazione rapida di quest'iniziativa, e a mettere in rapida esecuzione anche il lavoro necessario per la redazione tecnico-operativa di un'eventuale cessazione delle attività, nelle varie forme configurabili.

CONSTATA, inoltre, che L'IPOTESI DI UNA CESSAZIONE DELLE ATTIVITA DEL PARTITO come risposta necessaria, adeguata e positiva alla negazione dello Stato di diritto e dei diritti-doveri democratici, NON PUO NON COMPORTARE PER I SOGGETTI AUTONOMI DELL'AREA RADICALE, QUALI LA RADIO RADICALE E LE TELEVISIONI RADICALI, UNA SPECIFICA PREVISIONE di scelta DEL PROPRIO AVVENIRE, SOTTO FORMA DI UN'INIZIATIVA DI CESSAZIONE DELLE LORO ATTIVITA, da autonomamente elaborare e prendere in considerazione.

RILEVA che lo stato di simbiosi oggettiva del partito e di questi soggetti autonomi porta a ritenere che la vita degli uni e dell'altro, il raggiungimento di obiettivi e di spazi che consentano soluzioni diverse dalla cessazione di attività e di quelli relativi al diritto alla vita e alla vita del diritto, possano dipendere in misura rilevante dalla comune capacità di una straordinaria mobilitazione convergente e di una conseguente mutazione dei propri, autonomi, progetti per l'immediato futuro.

Il Consiglio Federale, quindi, nel rispetto delle proprie competenze e limiti statutari verso gli organi istituzionali del Pr e verso soggetti esterni assolutamente autonomi sul piano giuridico, statutario e politico, invita il partito e i suddetti soggetti autonomi a immediatamente operare in tale direzione.

a) PER QUANTO RIGUARDA GLI OBIETTIVI COSTITUTIVI DEL PARTITO RADICALE DEL 1986, QUALI FISSATI DALLA MOZIONE CONGRESSUALE:

CONCORDA con il Segretario e il Tesoriere sullo stato di grave ritardo in cui versa il Partito nel suo insieme, che ha trovato purtroppo riscontro anche nel dibattito del Consiglio Federale, in ordine all'attuazione dell'obietivo d'assicurare nel 1986 il diritto alla vita ad almeno tre milioni di persone nel corso di un anno, di fronte alla gravissima, progressiva degradazione dell'impegno governativo, con ampia corresponsabilità del Parlamento e delle volontà e delle decisioni politiche acquisite con l'esposizione del programma di governo e con la presentazione della proposta di legge Piccoli;

RILEVA che le iniziative di Food and Disarmament, assicurate in primo luogo dall'apporto di militanti radicali come Emma Bonino, costituiscono un'indicazione, e una leva di grande valore, morale e pratico, che può e dev'essere usata dal Pr per giungere senza giudizi definitivi e irreparabili all'appuntamento della diretta iniziativa del Pr e di tutti isuoi militanti;

RINGRAZIA per il generoso e puntuale impegno i 45 compagni ed amici che su iniziativa di "Vita e Disarmo" stanno conducendo un digiuno di dialogo di quindici giorni con l'obiettivo di ottenere dal Governo l'impegno di una seria presa in considerazione della situazione della lotta mancata contro lo sterminio per fame nel mondo,

e CHIEDE A TUTTI i militanti radicali, a qualsiasi livello di responsabilità, di aiutare nella misura del possibile la conoscenza di quest'iniziativa e l'iniziativa stessa.

b) PER QUANTO RIGUARDA LE INIZIATIVE PER LA DIFESA DELLA VITA DEL DIRITTO:

APPROVA l'opera impostata per giungere a iniziative giudiziarie di massa contro le illegalità di regime e di una giustizia ingiusta, per la difesa del diritto all'identità e all'immagine, contro l'azione sovversiva ed eversiva nei confronti dei diritti politici dei cittadini e della Costituzione, operata dalla RAI-TV, le iniziative varie prese e attuate finora, ed esprime il proprio profondo e positivo apprezzamento per i risultati già ottenuti di alleanze politiche con altri partiti, in particolare il PSI e il PLI, su questi temi;

RILEVA come la solitaria battaglia del Partito Radicale contro ogni emergenza "giudiziaria" e "legislativa", contro i suoi effetti distruttori e perversi, sia in questi mesi divenuta propria di molti, anche prestigiosi, cittadini, forze politiche, esponenti delle istituzioni.

c) PER QUANTO RIGUARDA LA LOTTA PER L'AFFERMAZIONE DI COSCIENZA, PER L'INTERNAZIONALITA E IL CARATTERE FEDERALISTA EUROPEO DELL'AZIONE RADICALE:

APPROVA quanto fatto dal partito,

RILEVA che le condizioni generali di antidemocraticità e d'illegittimità della lotta politica rendono necessariamente lenti e drammaticamente costosi i tempi di realizzazione e anche d'impostazione democratica e popolare di questo aspetto della vita del partito e richiede energie finanziarie e organizzative lontane da quelle effettivamente e realisticamente disponibili da parte del partito;

INVITA quindi, a maggior ragione, il partito, tutti e ciascuno, a uno sforzo d'impegno e di speranza, di concrete opere in questa direzione, sottolineando che si é comunque conquistato in questi mesi un salto di qualità in queste lotte, ridotte fin in un recente passato a petizioni di principio e a testimonianze individuali o sporadiche.

Il Consiglio Federale, infine, APPROVA le ipotesi referendarie, sempre e nella misura in cui siano comuni ad altri partiti ed organizzazioni, sulle quali il partito ha operato, e in particolare quelle oggetto di ipotesi di immediata intesa con il PSI e il PLI e che il Consiglio Federale del Pr rimette nella loro testualità agli accordi ultimi che devono intervenire fra gli organi dirigenti dei suddetti partiti.

In questo quadro, il Consiglio Federale INVITA IL SEGRETARIO E IL TESORIERE a convertire in ipotesi di comuni iniziative legislative immediate (parlamentari o popolari) sia quelle iniziative inizialmente ipotizzate come referendarie, sia ogni altra che investa il paese e le istituzioni di comuni iniziative e di comuni progetti dei partiti appartenenti alla storia e agli ideali umanistici, di tolleranza, di democrazia, di civiltà giuridica, di libertà, iniziative e progetti finalmente adeguati e non marginali e subalterni, ma alternativi e di lotta contro tradizioni e interessi ad essi opposti e comunque lontani.

Per quanto concerne il referendum sulla caccia, prospettato da tempo dal partito stesso e promosso dagli Amici della Terra nel corso del loro congresso di rifondazione, il CF indica per ogni altra iniziativa referendaria, anche nel presupposto di un'iniziativa comune a forze adeguate e determinate ad alleanze politiche piene e senza riserva, una condizione per decisioni definitive, demandate alla responsabilità politica del segretario del partito e del tesoriere.

Il Consiglio Federale, preso atto della comunicazione del segretario sullo stadio terminale di riflessione e di maturazione di un criterio che gli appaia adeguato in ordine all'opera e agli incarichi militanti nelle istituzioni di eletti radicali, rileva che l'esercizio dei poteri-doveri del segretario per assicurarne il migliore funzionamento e la massima forza del partito in questo settore, il più ampio e convinto apporto di energie militanti é necessario alla vita del partito nelle ore e nelle lotte che incombono.

Il Consiglio Federale rivolge - a tutti coloro che abbiano a cuore giustizia, libertà, ordine democratico, una svolta storica nella lotta del nostro paese e dell'Europa, e comprendono che senza organizzazione e progetti ed energie politiche questi valori e questi beni non possono essere assicurati - un monito ed un invito fraterno;

le testimonianze di forza, di rigore e d'integrità politica e civile che vengono dal presidente del Partito Radicale Enzo Tortora, dal compagno Olivier Dupuis, da quanti, come Emilio Vesce, o Gino Del Gatto, o Gaetano Dentamaro, o le compagne e i compagni oggi impegnati in azioni nonviolente in difesa concreta della vita di milioni di agonizzanti per fame e miseria sono anche il portato di un sistema che promuove irresponsabilità, impotenza, rassegnazione e dispeazione, rabbie ed illusioni, abbandoni e isolamenti, per proseguirsi e perennizzarsi a rischio di vita, di pace, di giustizia, di qualità della vita.

Questi impegni straordinari, di dedizione pressoché totale, così come quelli dei coniugi Filipov e di coloro che con loro si accingono a un confronto drammatico e ad oltranza per ottenere il rispetto delle leggi e dei diritti umani fondamentali, sono il portato della diserzione e dell'indifferenza in sé e negli altri.

Sono effetti politici e possono e debbono essere battuti sul piano politico: e, su questo piano, ogni mancata iscrizione, ogni mancato sostegno al Partito Radicale può oggi essere conclusivo apporto alla scomparsa delle speranze e degli obiettivi, degli ideali e dei progetti che sono i suoi, che ha elaborato e scoperto, o che si trova ad adottare nel corso di una crescita che può ormai essere determinata solamente ed esclusivamente dalle immediate assunzioni di responsabilità e di solidarietà, di autodifesa e di fraternità che l'essere, il divenire radicali comportano.

 
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