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Pannella Marco - 15 aprile 1986
Governi di morte
Intervento di Marco Pannella al Parlamento europeo

SOMMARIO. Dove era il PE, dove erano i suoi deputati quando i paesi d'Europa, Francia, Gran Bretagna, Italia, ecc., "facevano straripare di armi la Libia, la Siria, il medio Oriente e l'Africa"? Le lacrime di oggi sono lacrime di coccodrillo...E' in conseguenza della latitanza dell'Europa se "lo sceriffo di Hollywood" "fa oggi quello che fa, contro tutte le tradizioni parlamentari civiche e umane degli USA". Pertanto, potremo dirci fieri di essere europei "il giorno in cui vi sarà l'unione degli Stati europei uniti nel diritto, nella pace e nella libertà". No ad una "Europa che va dagli Urali all'Atlantico", sì all'Europa-Stato, all'Europa della libertà.

(DISCUSSIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO, 15 aprile 1986)

Pannella (NI). (FR) Ad ascoltarli, che straordinaria Assemblea di novizi, di chierichetti e di angeli lei sta presiedendo, signor presidente.

Nessuna autocritica! Solo la buona coscienza farisea!

Ma dove eravate, cari colleghi, con i vostri governi di destra, di sinistra o del centro; dove eravate quando la Francia, la Gran Bretagna, l'Italia, il Belgio e gli altri facevano straripare di armi la Libia, la Siria, il Medio Oriente e l'Africa? Per alimentare la ferocia dei loro dittatori prima contro i loro stessi popoli e oggi contro i nostri!

(Applausi a sinistra)

In concorrenza fra di voi, come nella cooperazione politica!

In concorrenza, l'Inghilterra, l'Italia, la Francia, il Belgio. In concorrenza fra di loro e, tutti insieme, in concorrenza con la Cecoslovacchia, la Bulgaria e la Germania orientale. Voi formate veramente l'Europa dall'Atlantico agli Urali.

Le vostre lacrime di oggi sono le lacrime di quella Europa, sono lacrime di coccodrillo, perché i vostri governi di destra, di sinistra o del centro, sono governi di commercianti, sono governi di morte o di armi!

(Applausi a sinistra)

Le armi che il criminale Gheddafi e il criminale Hassad hanno prima collaudato contro le libertà dei loro popoli e che oggi usano contro quelli in nome dei quali pretendete parlare, sono le armi che voi avete loro fornito, ridendo con il vostro cinismo imbecille di noi nonviolenti. E adesso pretendete erigervi a giudici della violenza di cui siete, anche se ignari, i responsabili?

Signor presidente, non si dovrebbe mai chiedere a un marinaio di garantire l'ordine pubblico in un porto o a uno sceriffo di Hollywood di garantire l'ordine internazionale. E' una prova di cattivo gusto ed è contrario alla saggezza. Ma, cari colleghi del Parlamento del 1986, così diverso dal Parlamento del trattato Spinelli, dal Parlamento fasullo di Lussemburgo e dell'atto unico, dal Parlamento della cosiddetta cooperazione politica, non è questa forse come una »supplenza alla vostra incapacità di mostrarvi europei, di volere un'autorità politica europea, che lo sceriffo di Hollywood fa quello che fa, contro tutte le tradizioni parlamentari civiche e umane degli Stati Uniti?

E quindi di questa follia, non solo siete vittime, ma anche responsabili!

Signor presidente, il giorno in cui il Parlamento avrà il coraggio di dire che ieri ha provato un senso di umiliazione nel vedere i Dodici riuniti nel contesto della cooperazione politica non prevista dai nostri trattati quel giorno potremo dirci fieri di essere europei. Sarà il giorno in cui dovremo anche avere il coraggio di votare il progetto di trattato grazie al quale, di fronte agli Stati Uniti d'America nostri alleati e all'URSS, vi sarà l'unione degli Stati europei uniti nel diritto, nella pace e nella libertà, e non come importatori di pace, che del resto non esiste, ed esportatori delle armi più vigliacche, perché i bilanci delle vostre industrie e dei vostri Stati sono alimentati da quello che voi imponete al terzo mondo, dalle armi che vi vendete e che sono pagate da coloro che muoiono di fame, sono proprio loro che ve le pagano ogni giorno!

(Applausi a sinistra)

Basta guardare nel suo paese, signor presidente, o qui nel nostro Parlamento. Dobbiamo dire di no a questa Europa che va dagli Urali all'Atlantico! E dire di sì a un'Europa della fierezza, a un'Europa-Stato, a un'Europa della libertà, a un'Europa che avrà il diritto di vivere nell'interdipendenza di paesi liberi e pacifici. No a un'Europa al servizio, come la Nato stessa, di quello che il presidente Eisenhower aveva denunciato come »il complesso industriale-militare che domina tanto questa parte del mondo quanto l'altra !

Il giorno in cui, onorevole Veil e cari amici, vorrete mostrare le vostre lacrime davanti alle vittime, vi chiedo di annunciare, non con lacrime abusive, ma con il sorriso e con l'umiltà dei forti, che siete decisi ad ovviare a questa »supplenza e a creare l'Europa degli Stati, l'Europa dei popoli ma anche l'Unione europea, per la quale siamo stati eletti a questo Parlamento!

Il resto non è altro che miseria, sono le tristi chiacchiere dei nostri Stati, le tristi chiacchiere degli impotenti che non possono fare altro, nei momenti di violenza, che essere codardi, servili e subordinati agli altri!

(Applausi a sinistra)

 
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