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Pannella Marco - 7 ottobre 1986
Droga
Intervento di Marco Pannella al Parlamento europeo

SOMMARIO: Stigmatizza la sensibilità per i morti di droga mentre si resta indifferenti per i morti da alcool, da tabacco, ecc. Ricorda come Mendès-France fosse caduto anche per l'ostilità dei produttori di distillato. Purtroppo, c'è oggi una "destra di Stato" che vorrebbe una politica alla Komeini e dà vita a campagne denigratorie dell'antiproibizionismo. Il vero problema della droga è che questa crea "la multinazionale della droga", finanzia la mafia, ecc. Il proibizionismo è sostenuto dai miliardi e dall'esercito criminale della droga. Noi oggi vorremmo, quanto meno, che sia convocata una conferenza di studio sul problema.

(DISCUSSIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO, 7 ottobre 1986)

Pannella (NI). (FR) Signor Presidente, che bell'assemblea di farisei! Onorevole Scrivener, vuole il mio fazzoletto di seta per piangere? Lei piange i morti della droga. Ma quanti sono? Sui morti dell'alcool, del tabacco, dei prodotti cioè incoraggiati dalla pubblicità, lei rimane del tutto indifferente. Belle parole superficiali quelle di oggi, e poi il nulla giuridico. Quanti sono coloro che vengono uccisi dalla droga? Si diceva che Mendès-France non era caduto solamente per ragioni politiche. Che i produttori di distillato non avevano molta simpatia per Mendès-France e che la sua caduta fu provocata anche da loro. Voleva attaccare i privilegi di cui godevano certi potenti gruppi di pressione dell'alcool ed essi lo hanno colpito.

Signor Presidente, vorrei ora rivolgermi alla destra dirigista sfrenata, quella che vorrebbe che lo Stato intervenisse ovunque, anche nelle coscienze, che controllasse se il nostro sonno è dovuto alla canapa indiana o a qualcos'altro, che spiasse, che ripristinasse la pena di morte, tagliasse qualche piede o qualche mano alla Komeini perché magari in questo modo si risolverebbe qualcosa. Questa destra di Stato intervenzionista come nessuna sinistra lo è mai stata, questa destra che utilizza, onorevole Scrivener, contro certe posizioni liberali, le argomentazioni che vennero utilizzate contro la signora Veil sull'aborto: »è questo che volete, legalizzare l'infamia, legalizzare l'assassino! Quelle stesse argomentazioni che utilizzavano i proibizionisti negli Stati Uniti, negli anni venti. Se questo atteggiamento avesse allora predominato, vivremmo oggi in un paese in cui Al Capone non sarebbe morto, avrebbe anzi raggiunto la potenza internazionale e mondiale, visto che avremmo la proibizione dell'alcool a

nche in Europa.

Il problema della droga è che crea la multinazionale della droga e le conferisce una forza immensa. Lo sapete che la mafia finanzia il protezionismo ed è quindi violentemente contraria alla nostra posizione antiproibizionista? In questo, mi dispiace dirlo, voi avete la stessa posizione delle mafie che lottano contro l'antiproibizionismo della droga. Non dico che parlate come parlate perché siete pagati per farlo. Ci conosciamo troppo bene perché io possa dire una cosa simile. E' evidente però che il vostro proibizionismo è sostenuto dai miliardi di miliardi, dall'esercito criminale delle mafie che hanno bisogno del vostro atteggiamento per continuare a prosperare.

Ma cosa chiediamo noi? L'abolizione della proibizione? No. Noi siamo persone serie. Chiediamo semplicemente che venga convocata una conferenza per studiare, dico bene per studiare, questo tabù. Voi avete paura, non volete studiare le conseguenze del regime proibizionista! Questa è invece l'unica cosa che vi chiediamo. Voglio vedere se avrete il coraggio di rifiutare il mio emendamento, di rifiutare di chiedere alla Commissione e al Consiglio di convocare in autunno una conferenza internazionale al riguardo.

 
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