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Pannella Marco - 8 dicembre 1986
Diritti umani all'Est
Intrevento di Macro Pannella al Parlamento europeo

SOMMARIO. Irride all'intervento dell'on. Pranchère: sembra di ascoltare ancora uno di quei pacifisti occidentali che "prendevano per oro colato la politica di Monaco". Dichiara di accettare la relazione Gavronski, ma ricorda che la "destabilizzazione" è l'unico sistema che contribuisce alla libertà dei popoli contro le dittature.

(DISCUSSIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO, 8 dicembre 1986)

Pannella (NI). (FR) Signor Presidente, onorevoli colleghi, se chiudessimo gli occhi, ascoltando l'onorevole Pranchère, potremmo immaginare di essere tornati negli anni '30, tra quei pacifisti delle democrazie occidentali che prendevano per oro colato la politica di Monaco e che ogni volta che Hitler o Mussolini davano qualche assicurazione, pensavano che la pace avesse fatto un passo avanti.

(Interruzione dell'onorevole Pranchère)

Sa perfettamente, onorevole Pranchère, che lei, a quell'epoca, avrebbe esaltato l'accordo von Ribbentrop Stalin, quindi abbia il pudore di tacere!

(Interruzione dell'onorevole Pranchère: »ai morti di Stalingrado! )

Senta, non sono certo i cosiddetti pacifisti occidentali, che sono morti a Stalingrado. Stalingrado, onorevole Pranchère, è appunto il risultato della politica d'unione con i nazisti.

Detto ciò, credo che l'essenziale sia riconoscere che, malgrado tutto, con la relazione Gawronski facciamo un passo nella buona direzione, anche se insufficiente. D'altra parte, diamo atto all'onorevole Gawronski, di aver accettato alcuni dei nostri emendamenti.

Da parte nostra, signor Presidente, riteniamo che la destabilizzazione delle dittature sia l'unico sistema che contribuisce ad ottenere la libertà dei popoli. L'illusione che delle buone relazioni con le dittature possano indurle a dar prova di maggiore umanità, è una illusione pericolosa, direi quasi suicida.

Signor Presidente, prendo la parola per dire che mi esprimerò in favore della relazione Gawronski, ma anche per ricordare che dei militanti radicali si fanno arrestare, quando manifestano come obiettori di coscienza. Essi lottano e sono al servizio della sicurezza del loro paese, quando forniscono informazioni ed appoggiamo quei popoli che, come quello polacco, hanno per nemico della loro libertà il loro stesso governo.

 
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